Serie TV > Sherlock (BBC)
Ricorda la storia  |      
Autore: waytotheend    24/02/2012    4 recensioni
Se qualcuno chiedesse a John come sta la sua risposta sarebbe che si, grazie, la sto superando.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: John Watson , Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

1 anno, 2 giorni e 16 ore

Se qualcuno chiedesse a John come sta la sua risposta sarebbe che si, grazie, la sto superando, perché è passato un anno e lui si è rimesso in piedi, si è dato una spolverata ed è andato avanti. E comunque, quante altre volte ha già visto la morte? Era un dottore nell'esercito dopo tutto, sapeva tutto sul perdere qualcuno e l'impatto che ciò aveva sulla vita delle persone.

Ma lui sta bene, questo è cio che direbbe se glielo chiedeste, perchè in fondo non conosceva Sherlock da molto. L'unica persona in grado di capire che stava mentendo era morta e il suo terapista sapeva ma non aveva idea di come raggiungere John perché anche quando si era trattato solo della sua gamba, era stato Sherlock ad aiutare.

1 anno, 3 settimane, 6 giorni e 23 ore

Non sta tenendo il conto, sarebbe assurdo, è solo che il primo post che ha scritto sulla morte di Sherlock ha una data e a volte i suoi occhi vi ci cadono, tutto qui, davvero. La sua vita sta continuando ad andare avanti, il mondo gira ancora e i sussurri sulla morte di Sherlock Holmes sono scomparsi ormai da molto.

John toglie la polvere e il terreno dalla lapide con le sue mani e non gli importa di sporcarsi i pantaloni quando vi si pulisce sopra le mani. Posa un fiore a terra e poi si infila le mani nelle tasche della sua vecchia giacca.

"Un altro giorno, Sherlock," sussurra e poi resta lì per ancora un attimo, i suoi occhi tracciano i contorni delle lettere bianche, un contrasto acceso contro il nero del marmo. Poi si volta e si allontana.

1 anno, 6 mesi, 3 settimane e 12 ore

Chiude il suo portatile e alza lo sguardo e Sherlock è lì sulla porta, indossa il suo lungo cappotto e la sua sciarpa. John sbatte le palpebre lentamente e la sua bocca si apre come se stesse per dire il suo nome ma poi tace. Era sicuro che se avesse mai iniziato ad avere allucinazioni, sarebbe accaduto vicino alla morte di Sherlock quando il dolore e la mancanza erano insopportabili. Ma è un dottore e non cederà. Riapre il suo portatile di nuovo ed ignora le parole di Sherlock che chiedono, Hey, John. Come stai?

1 anno, 6 mesi, 3 settimane e 1 giorno

"So che devi essere arrabbiato e ferito ma non avevo altro modo. L'ho dovuto fare per proteggerti." Sherlock sospira e si lascia andare per un attimo contro i cuscini del divano chiudendo gli occhi. Sapeva che sarebbe stata difficile ma John non gli sta neanche lasciando la possibilità di spiegarsi; peggio ancora, non lo sta ascoltando. "John?" prova ancora ma il suo amico non distoglie lo sguardo dal suo diario e Sherlock lascia perdere e si alza per andare in cerca di Mrs. Hudson.

John guarda con la coda dell'occhio l'allucinazione o fantasma o qualsiasi altra cosa sia lasciare il loro appartamento, il suo appartamento, corregge mentalmente dopo un istante e si chiede se magari è il caso ne parli con la sua terapeuta

1 anno, 6 mesi, 3 settimane e 5 giorni

"John, come stai?" Mrs. Hudson si siede nella poltrona e lo guarda con uno sguardo che è un insieme di compassione e determinazione.

"Sto bene, Mrs. Hudson, grazie per averlo chiesto." Le sue dita su muovono in fretta sopra la tastiera, una lettera furente indirizzata a Sherlock su quanto ingiusto sia da parte sua arrivare all'improvviso e cianciare su quanto sia dispiaciuto e l'essere stato costretto a stare lontano e su come ora che è tornato, possono per favore mettersi tutto alle spalle?

"John, volevo starne fuori ma ho visto quest'anno e mezzo come ti ha fatto e penso sia tempo che lasci andare."

John annuisce distratto come fa ogni altra volta che hanno questa conversazione e si concentra invece su cosa ha scritto. Un attimo dopo cancella tutto e chiude il computer con rabbia. Si alza e prende la sua giacca ed è quasi arrivato alla porta quando le parole di Mrs. Hudson finalmente arrivano al suo cervello.

"Mi ha chiesto di restarne fuori e di darti spazio quindi l'ho fatto e non ti ho rivolto la parola per quasi tutta la settimana. Ma John, dovreste parlarne. È così triste vedere una così bella," si ferma come se stesse cercando la parola più adatta prima di continuare con, "amicizia andare sprecata." Sospira pesantemente ancora una volta e poi si alza dalla poltrona e si avvicina a John, posando una mano sul suo braccio. "Gli dispiace veramente così tanto e ti ho visto quando pensavamo tutti che tu fossi morto. Sei stato quello che l'ha presa peggio. Hai un'altra occasione, usala." Gli da un paio di colpetti di conforto e poi comincia ad andare giù per le scale.

"Aspettate." Non ha alcun senso e John si chiede se stiano tutti quanti ammattendo. "Di cosa parlate?"

"Di te e di Sherlock," risponde Mrs. Hudson, la sua voce severa. Si ferma e si volta un po'. "Gli dispiace. Ascoltalo, sappiamo tutti che non è perfetto ma lo amiamo comunque."

"Volete dire che lo avete visto?"

"Certo che l'ho visto," dice, muovendo la testa da lato a lato. "Sono un po' avanti con gli anni ma non sono tonta, Mr. Watson." Alza il mento in aria e scompare in fondo alle scale lasciando John a sentirsi completamente confuso.

1 anno, 6 mesi, 3 settimane, 5 giorni e 3 ore

John è seduto nella sua poltrona avvolto dal buio quando Sherlock apre la porta ed entra nel loro appartamento. Saluta John distrattamente e continua verso la sua stanza ma si ferma quando John confessa, "Pensavo tu fossi un fantasma."

"Scusami?" Sherlock si volta e torna nel salotto. "Un fantasma?"

"Sei comparso fuori dal nulla e..." John scuote la testa e si alza e si avvicina fino a stare di fronte a Sherlock. "Sei vivo."

"Ho cercato di parlarti per tutta la scorsa settimana, John, ma non hai voluto ascoltarmi. Pensavo avessi un milione di domande, hai sempre domande e c'è sempre qualcosa che non capisci e tu sei lì a fare domande, ma questa volta non hai prestato attenzione. Beh," Sherlock scrolla le spalle e annuisce. "Non presti mai attenzione."

"Sei vivo," ripete John e poi comincia a ridere, un po' isterico, le sue spalle tremano e le sue mani passano in fretta sul suo volto.

"John?"

E poi John smette di ridere, chiude la sua mano in un pugno e colpisce Sherlock nella guancia facendolo barcollare all'indietro.

"Immagino che avrei dovuto aspettarmelo," dice Sherlock mentre si massaggia il viso dolorante con una mano. Sta per dire qualcos'altro quando John si avvicina e afferra il suo cappotto e lo tira in un abbraccio tanto forte da far scricchiolare alcune delle ossa di Sherlock.

John pensa che non importa quanto voglia urlare, ha la sensazione di essere finalmente uscito da sott'acqua, si sente come se avesse preso il primo profondo respiro dopo aver temuto di annegare, e adesso può fare tutte le domande di nuovo perché c'è qualcuno che avrà tutte le risposte.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: waytotheend