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Autore: MaggieMurdock    24/02/2012    7 recensioni
La mia primissima FarrelLeto..abbiate pietà *-*
Genere: Commedia, Erotico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Macciao a tutti! :D

Questa è la prima, piccolissima, shot Farrell/Leto che scrivo in vita mia, sono emozionata e ho anche un po' paura a postarla *-*

Vi prego di essere comprensivi perchè ho cercato di fare del mio meglio.. non insultatemi troppo * occhioni dolci *

E' slegata da un contesto ben preciso, è solo un'idea che mi piaceva troppo e che ho cercato di inserire in una shot! (qual è, ve lo dico dopo :P)

Non mi pare eh, ma se per caso ho inconsapevolmente scritto qualcosa di simile a qualcun'altro vi prego di farmelo notare perchè non è mia intenzione copiare né fare un torto a nessuno.

(Se necessario quindi cambio la storia o prendo altri provvedimenti.)

Detto questo, vi ringrazio anticipatamente se leggerete, se vi piacerà e anche se vorrete lasciare una recensione *-*

Buona lettura!

ps. Naturalmente non possiedo i soggetti in questione, non scrivo a scopo di lucro e blablabla.

 

L'ennesima anonima camera d'albergo che ho fatto diventare casa.

Allo specchio la mia immagine.

Mi rimanda un volto stanco, un po' segnato.

Lo controllo nei minimi dettagli, avvicinandomi a quel doppio di me stesso con il timore di scoprire qualcosa che non ho mai notato.

E' sempre il solito, invece.

Solamente, forse dovrei decidermi a impiegare qualche ora in più a dormire.

I pantaloni troppo larghi mi scivolano sui fianchi come un sacco informe, la maglietta stracciata mi rimanda le prove della mia abitudine a lanciarmi dal palco sulla folla.

E non mi pento mai, nonostante mi porti addosso una mappa di lievi abrasioni ed ematomi.. non sento il dolore, sento di essere vivo.

E le urla nelle orecchie di quelle persone che cercano di prendermi al volo, che mi accolgono, non sono nient'altro che adrenalina e benessere, per me.

Sento la loro gioia e il loro entusiasmo scorrermi sottopelle.

E non sono semplicemente persone, no.

Sono gli Echelon.

Ancora perso in queste sensazioni, quasi non mi accorgo della figura alta dietro di me, che si è avvicinata silenziosamente.

Ehi – dice avvolgendomi con un braccio e posando la testa sulla mia spalla.

I suoi occhi scuri si riflettono nello specchio, vicini ai miei.

Hanno un'aria indagatrice e provocante allo stesso tempo.

Il sorriso istantaneo che si forma sul mio viso nemmeno lo sento, se non ci fosse lo specchio a mostrarmelo non me ne sarei nemmeno accorto.

Sento le sue dita sfiorare uno di quei piccoli graffi che stavo osservando un instante prima, tra gli strappi della t-shirt.

Che fai qui impalato? - chiede la voce di Cole.

Nulla.. pensavo -

Ho capito, non vuoi dirmelo.. -

Esatto, irlandese impiccione – lo stuzzico con un filo di voce mentre mi giro a cercarlo, stanco di vederlo solo di riflesso.

Preme le sue labbra contro le mie, voluttuoso.

Sto già perdendo il controllo di me stesso, dannazione.

Allora, sei pronto? - domanda retorico, una volta appagato dal contatto tra le nostre bocche.

Sono nato pronto, lo sai, specie quando si tratta di concerti – dico senza togliermi un sorrisino idiota dalla faccia.

Mmmh, sì certo.. piccolo megalomane – conviene senza nascondere un tono ironico e rifilandomi un altro bacio, prima che possa avere il tempo di replicare.

Ringrazia che io sia in ritardo – preciso, staccandomi un attimo, non sopporto di non avere l'ultima parola.

Oh sì, perchè se no che mi faresti, pulce? - dice, di nuovo con tono da presa in giro, senza smettere di fissarmi con quello sguardo dannatamente ipnotico.

Questi nomi idioti stanno cominciando a darmi ai nervi lo sai? -

Ridacchia – Non sai quanto divertano me, invece -

Pff.. certo che ti diverti con poco, irlandese – lo provoco mentre cerco di liberarmi, fintamente offeso.

E anche se fosse? Problemi? - sussurra, tenendomi saldamente, in barba ai miei tentativi di sciogliermi dalla sua presa.

E prende a mordicchiare la pelle subito sotto il mio orecchio.

Che bastardo, sa sempre come mandarmi il cervello in pappa.

Non è il momento -dico cercando ancora di ribellarmi – lo sai che devo prepararmi -

Certo, devi truccarti, come tutte le bamboline che si rispettino – ha proprio deciso di irritarmi stasera.

Fanculo te e tutta l'Irlanda! – e cerco di nuovo di spingerlo fuori dalla stanza.

Come se non sapesse che non sopporto quando si comporta così prima dei concerti!

Cazzo, lo fa apposta.

E io stupido che non riesco a mettermi in testa che fa sempre il contrario di quello che gli chiedo e continuo a desiderare la sua presenza di continuo.

Chissà perchè.

Eddai, non ti incazzare! Lascia che ti dia una mano – il suo tono, che lascia ben poco spazio all'immaginazione, sembra quasi sottomesso ora.

Certo, come no!

Ah sì? E che vorresti fare, sentiamo!? - dico ironico.

Questa la voglio proprio vedere!

Prende la matita nera dal ripiano del bagno – Ti aiuto a truccare quei begli occhioni – e ridacchia compiaciuto.

Sei uno stronzo, lo sai? -

Sì, ma mi ami lo stesso -

Maledetto.

Mi spinge a sedere contro il bordo della vasca – Siediti e smettila di rompere, lasciami fare – ordina perentorio.

Io lo so già che me ne pentirò – sbuffo irritato, ma anche troppo curioso di vedere cosa combinerà.

Si piega su di me, brandendo la matita – Se me la ficchi in un occhio giuro che te la faccio pagare! -

 

Meno male che ti ho detto di smetterla di rompere le palle! Taci una buona volta, non rovinerò i tuoi preziosi occhioni azzurri! -

Lo fisso sentendomi vagamente terrorizzato, ma smettendo di replicare.

Tanto non lo smuove nessuno quando gli vengono in mente queste idee del cazzo!

E io lo so fin troppo bene.

Prende a delineare le ciglia inferiori, i piccoli tocchi regolari della punta della matita mi fanno il solletico e mi stupisco della insolita delicatezza che sta usando.

Ha un'espressione seria sul volto.

Si sta perfino impegnando!

Contempla soddisfatto il risultato e poi - Chiudi – dice, ancora con tono vagamente militaresco.

Eseguo ancora in silenzio, con la paura di ritrovarmi simile a un panda, ma nello stesso tempo sentendomi terribilmente elettrizzato dal suo respiro che mi accarezza la pelle.

Appoggia la matita sul bordo delle mie ciglia superiori e traccia una linea, staccando la punta un paio di volte per seguire la forma della palpebra, poi fa lo stesso con l'altra.

Ecco fatto, apri! -

Mi alzo, per osservare la mia immagine allo specchio e vedo i miei occhi perfettamente contornati di nero, anche meglio di quanto faccio di solito, da solo.

E poi l'intimità del gesto mi ha lasciato un attimo scosso, non mi aspettavo da lui una cosa del genere, né tantomeno pensavo che avrebbe mai assecondato la mia abitudine ad usare la matita.

Invece a quanto pare, anche se non fa che prendermi in giro, gli piace, mi dico sentendomi vittorioso e decidendo di tenere per me questa rivelazione.

Non sei mai stato così bello, ammettilo bambolina! - ridacchia compiaciuto.

Seh vabbè.. e poi sarei io quello che si dà delle arie! - osservo cercando di non dargliela vinta, anche se effettivamente è stato bravo.

Ma col cazzo che glielo dico!

E per tutta risposta, mi arriva una pacca decisamente forte sul sedere.

Mi giro come una furia per rivolgergli uno sguardo di finto odio.

Porca puttana Cole! -

Ridacchia ancora – Quanto mi piaci quando t'incazzi - dichiara spavaldo.

 

Non so dove trovo la forza ma riesco a sbatterlo al muro, sussulta contro il rivestimento di ceramica immacolata e mi rivolge uno sguardo sorpreso.

Non te lo aspettavi eh?

Probabilmente è stato solo per questo che ci sono riuscito, ma fa niente.

E ora? - mi dice, senza smettere la sua aria da superiore.

Il mio corpo preme contro il suo per bloccarlo, sono ancora leggermente irritato, ma non per questo posso evitare di sentire il calore sprigionato da quel contatto.

Mi prendo la sua bocca senza dire una parola, forzandone l'apertura per giocare con la sua lingua.

Non posso attuare la mia piccola vendetta come vorrei adesso, ho un concerto a cui presenziare e non posso rischiare che Shannon o chi per lui venga a prendermi per un orecchio perchè sto tardando troppo per le prove.

Questo comunque non mi impedisce di dargliene un assaggio.

Le nostre lingue si inseguono e si stuzzicano vicendevolmente, mentre mi struscio su di lui in un modo che so per certo lo farà impazzire.

Quando sento la sua erezione cominciare a svilupparsi però mi fermo improvvisamente, mi stacco da lui e mi sposto rapidamente in camera a raccogliere le ultime cose prima di scendere nella hall.

Rimane un attimo basito da questo mio cambio di programma e io me la rido internamente perchè so che certe interruzioni non gli vanno a genio.

Stronzetto, dove pensi di andare? -

A fare il soundcheck, caro il mio bastardo! E sappi che non hai ancora avuto quello che ti meriti! – accompagno questa frase con una linguaccia e mi fiondo in corridoio prima che possa acchiapparmi e riportarmi dentro con la forza.

Si sporge rimanendo sulla porta con aria visibilmente alterata.

Sa che non possiamo permetterci troppe scenate fuori dalla stanza con il rischio che qualcuno ci becchi e questo lo manda ancora più in bestia, se possibile.

Bambolina, tu giochi con il fuoco! - replica parlando alla mia schiena, dato che mi sto già allontanando rapidamente verso l'ascensore.

Lascia che bruci, so benissimo come giocarci! – mi volto a guardarlo ironico, ancora una volta, facendo un gesto con la mano in segno di saluto, prima di sparire dietro le porte dell'ascensore.

 

 

 

 

 

 

 

 

NdA:

 

Quello di cui parlavo all'inizio è l'idea di Cole che trucca Jared...non lo so perchè ma a me piasce :3

Spero anche a voi *-*

Alla prossima, se mai riuscirò a scrivere altro su questi due adorabili uomini <3

  
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