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Autore: rukiachan15    24/02/2012    1 recensioni
Questa piccola storia parla dell'amore tra Jeremy e Anna. Ho voluto impostare la storia in modo particolare. A parlare è la dolce e fragile Anna che è appena tornata dall'aldilà.
Spero la gradiate :D
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anna | Coppie: Anna/Jeremy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi guardavo intorno, come se non avessi mai visto quel luogo, quella stanza. E invece la conoscevo bene, più di quanto credessi. Chiusi gli occhi. Strizzandoli. Mi stavo immaginando tutto? Il calore che proveniva dal suo corpo, mi diceva che era la realtà. Mi strinsi forte a lui, ancora di più. Presi un ampio respiro , inspirando il suo odore. Quell’ondata di profumo mi inebriò e fece riaffiorare nella mia mente i ricordi di noi due insieme. Accennai un piccolo sorriso. Le sue braccia forti mi cingevano e mi stringevano a lui. Non sapevo come avessi fatto a ritornare né perché e non m’importava. In quel momento il centro della mia attenzione era lui. Quell’umano che mi aveva colpito, che era entrato nel mio fragile cuore e adesso era tra le mie braccia. Per tutto quel tempo eravamo stati irrimediabilmente lontani.
Schiacciai il mio viso contro il suo petto. Mi mancava l’odore di pulito delle sue magliette. Sorrisi dolcemente. All’improvviso mi distaccai da quel dolce abbraccio. Volevo guardarlo negli occhi, volevo vedere il suo sorriso. L’avevo immaginato per tante volte nell’aldilà ed era stato proprio il suo sorriso a farmi andare avanti e a portarmi lì. Adesso il desiderio di riabbracciarlo e di stargli vicino sembrava essere soltanto una fantasia, ma aveva assillato la mia anima per tanto tempo. Adesso basta pensare al passato! Ero lì con lui, Jeremy. Lo amavo e lui amava me. Cosa poteva esserci di più bello? Cosa potevo desiderare di più? Alzai lo sguardo e ad accogliere i miei occhi imbarazzati fu il suo sorriso mozzafiato. Non potei fare a meno di ricambiare. Sorridevo timidamente, mentre un velo di porpora colorava le mie guance. Il battito del mio cuore aumentava sempre più. Non avevo mai provato quelle emozione. Era ..strano! Mi avvicinai lentamente al suo viso, desiderando le sue labbra. Chiusi delicatamente gli occhi e finalmente la mia bocca trovò la sua. La pressai con tutta la voglia che avevo dentro su di lui. Erano così calde e carnose. Ma lui non aveva reagito come mi aspettavo. Era rimasto immobile, quasi impassibile.
Mi allontanai , sgranando gli occhi per la delusione. Io credevo..Credevo che mi amasse. Credevo provasse qualcosa per me, dei sentimenti.L’abbraccio di prima…
Deglutìi a fatica, continuandolo a fissare incredula. Mi ero sbagliata Non mi amava. Al pensiero mi sembrò che la terra sotto ai miei piedi crollasse. Tutto quello che avevo aspettato, desiderato, agognato profondamente si era dissolto in pochi secondi. I miei occhi si riempirono di lacrime. Lacrime di delusione, rabbia, amore. Non avrei pianto di fronte a lui! Cercai di ricacciare dentro tutta la sofferenza di quel momento. In fondo ero un vampiro, potevo farlo e dovevo farlo! Chiusi gli occhi e strinsi i pugni penetrando con le unghie dentro la carne. Il mio viso assunse un’espressione di dolore. Dovevo andare via di lì, subito! Non sarei rimasta un secondo di più in quella stanza né sarei più tornata.
Era finita.
Abbassai lo sguardo mentre stavo per scappare, quando all’improvviso sentìi qualcosa di morbido e caldo sfiorarmi le labbra. Spalancai di colpo gli occhi e le lacrime sgorgarono come fiumi in piena rigando le mie guance ormai rosse. Il semplice sfiorare diventò un vero e proprio bacio appassionato, voluto, bramato. Il mio viso era stretto tra le sue mani fredde. Mi spingeva verso di se, mi voleva. Potevo sentirlo. Potevo sentire che mi amava.
Affondai le mani tra i suoi capelli e intensificai il bacio. Le nostre labbra si intrecciavano vogliose le une delle altre. Ci desideravamo. La brama che fino ad allora avevo a fatica represso, la voglia di  possederlo prese il sopravvento facendo prevalere l’istinto. Con uno scatto veloce  lo sbattei contro una parete, tirando la sua maglietta per stringerlo a me. Sul suo volto vidi un’espressione strana, quasi di dolore. Qualche volta dimenticavo che non era un vampiro e che poteva far male essere sbattuti violentemente contro una parte per un essere umano. Mi staccai dal bacio anche se non volevo. Alzai lo sguardo, implorante perdono.
Sul suo viso comparve un buffo sorriso probabilmente provocato dalla mia espressione. Risi insieme a lui. Anche se non l’avevo fatto di proposito, gli dovevo delle scuse. Stavo per aprire bocca e parlare ma le sue labbra furono sulle mie e mi impedirono di proferire parola.
Ero felice finalmente.
Mi spingeva e io ero costretta ad indietreggiare. Con un braccio mi cinse i fianchi e in un attimo fui sdraiata sul morbido letto con lui sopra di me. Non avrei chiesto altro dalla vita. Speravo soltanto che questo magico momento durasse per sempre ma sapevo che non poteva essere così.

E allora non rimaneva che godermelo e viverlo pienamente. Portai le braccia al suo collo e lo tirai verso di me , baciandolo. E la notte ci avrebbe avvolti nell’oscurità e noi, come stelle nel cielo, avremmo brillato meravigliosamente del nostro amore.
  
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