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Autore: LeftEye    24/02/2012    4 recensioni
Dean si considera il re indiscusso degli scherzi di cattivo gusto. [Scritta per la Drunk Challenge di Writers Arena Rewind]
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima stagione
- Questa storia fa parte della serie 'Drunk Challenge'
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The Prank King

 

 

 

 

Dean era il maestro indiscusso degli scherzi, non c'era dubbio. Sam poteva anche avergli fatto qualche brutto tiro, ma era un pivellino, e i suoi scherzi non erano altro che una misera imitazione di ciò che aveva imparato da lui, il solo e unico.
Il suo fratellino si lagnava di quanto il suo comportamento fosse puerile, ma la realtà era che Sam era invidioso di Dean, perché sapeva che non sarebbe mai riuscito a superarlo in destrezza e in inventiva, né tanto meno sarebbe mai riuscito a coglierlo di sorpresa.
La colla sulla bottiglia di birra?
Un classico prevedibilissimo, gliel'aveva solo lasciato fare, e Sam si era subito arreso all'inevitabile sconfitta. Due a uno.
Ancora una volta, Dean era stato confermato come indiscusso re degli scherzi pesanti.
«Dean?» si sentì chiamare uscendo dalla doccia.
«Che c'è? Non avevano la torta di mele?»
«Ho portato la tua auto dal meccanico. Sai, aveva qualcosa che non andava. Spero non ti dispiaccia» gli disse Sam appoggiando il sacchetto della colazione sul tavolino.
«Che diavolo ti è venuto in mente? Lo sai che la mia macchina la riparo solo io. E poi, cosa intendi con "qualcosa che non andava"?» lo interrogò Dean uscendo velocemente dal bagno dopo essersi avvolto i fianchi con un asciugamano e squadrando il fratello con ansia. Per la Impala, non per Sam.
«Il colore» rispose il fratello facendo spallucce.
«Il colore? Ma che cazz...» imprecò il maggiore dei Winchester correndo fuori dalla stanza del motel, verso il parcheggio.
Dapprima non la riconobbe, ma poi ricordò che era lì che aveva parcheggiato l'auto la sera prima, proprio dove ora si trovava un obbrobrio rosa confetto decorato con enormi margherite bianche e gialle che sembravano essere state disegnate da un bambino di prima elementare.
«Ommioddio! La mia auto!» urlò portandosi le mani alla testa per lo sconcerto. «La mia baby! Che cosa le hai fatto, brutto bastardo?!»
«Te l'ho detto, non mi piaceva il colore» disse Sam osservando con un ghigno la scena dall'alto del ballatoio che portava alle stanze. «Credo che questo si accordi meglio alla tua personalità, non trovi?»
«Sei un figlio di puttana! Ora ti ammazzo!» gridò Dean correndo su per le scale, ma non riuscì a raggiungere in tempo il fratello, che nel frattempo si era barricato in camera, chiudendo la porta a chiave.
Lo sentì ridere come un pazzo dall'altra parte dell'uscio, e ciò non fece che accrescere la sua rabbia.
«Apri, brutto idiota!»
«Prima devi fare una cosa: devi ammettere di essere stato sconfitto.»
«Neanche per sogno! Il tuo non è altro che un tiro mancino di pessimo gusto!» protestò Dean battendo un pugno contro la porta.
«Allora puoi restare lì fuori. Mettiti vicino alla macchina, fa pendant con il tuo asciugamano!»
Solo allora il più vecchio dei Winchester abbassò lo sguardo sull'unico capo che gli copriva le vergogne e si accorse che era di un rosa antico con decorazioni floreali. Ben poco virile.
«Figlio di puttana!»
Si mise a bussare ancora più forte alla porta, tanto che, dalla stanza accanto, un uomo uscì sul ballatoio per vedere cosa stesse accadendo.
«Ehi, tu, frocetto, smettila di fare tutto questo casino! Tu e il tuo amico potete fare quello che vi pare, nella vostra camera, ma qui c'è anche gente perbene, ci sono dei bambini! Piantala di gridare come una gallina, altrimenti chiamo la polizia!»
L'uomo rientrò sbattendo la porta, ma subito dopo comparve una donna anziana, dall'altra stanza attigua.
«Sai, caro, in questi casi bisognerebbe arrendersi e chiedere scusa. Le ragazze come noi sanno quando è ora di mettere da parte l'orgoglio per il proprio uomo!»
Dean la guardò sconcertato e si afflosciò ai piedi della porta, aggrappandosi con una mano alla maniglia e tenendo con l'altra i lembi dell'asciugamano. Ci mancava solo che mostrasse a mezza interstatale i suoi gioielli di famiglia.
«Sam...» iniziò a piagnucolare. «Non posso stare qui fuori un minuto di più... ti prego, fammi entrare... hai vinto...»
«Che cosa?» fece Sam, dall'altro lato. «Non credo di aver capito bene.»
«Hai. Vinto. Tu. Ora, ti prego, fammi entrare, e rimetti a posto la mia auto!»
 
 
 
 
Fine

 
 
 
Note: questa fanfiction è ambientata più o meno alla fine dell'episodio 1x17, "La casa infernale", il famoso episodio degli scherzi, quando Sam e Dean si volevano ancora bene ed erano tanto pucciosi e allegri tra di loro.
E' una fanfic scritta per la Drunk Challenge, secondo il prompt "Birra": genere demenziale, tema: scherzo, ma non so se è effettivamente una storia demenziale. Dean che frigna come una femminuccia, però, lo è XD
   
 
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