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Autore: foREVerA7X    24/02/2012    5 recensioni
Erano tutti in studio ognuno per i fatti suoi. Perché? Aver perso un loro carissimo amico gli aveva sconvolti fino a questo punto. Erano arrivati a stare in studio giorni senza concludere niente. ognuno stava per i fatti suoi a piangere e a disperarsi. Infondo non era solo un amico, ma era anche il loro fratello. il loro fratello maggiore che era passato a miglior vita. Jimmy se n'era andato.
Genere: Malinconico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Synyster Gates, The Rev, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AFTERLIFE
 
Like walking into a dream, so unlike what you've seen
so unsure but it seems, ’cause we’ve been waiting for you
Fallen into this place, just giving you a small taste
of your afterlife here so stay, you'll be back here soon anyway.


I ragazzi erano tutti seduti sul divano di pelle nero dello studio con le mani nei capelli con le lacrime agli occhi. Era da poco deceduto il loro amico, fratello e batterista. Jimmy era passato a miglior vita nella stanza di casa sua. Nessuno dei ragazzi poteva crederci, nessuno poteva immaginare che fosse vero. Il pensiero di Jimmy era ancora vivo dentro di loro e ardeva di tristezza nonostante lui non avrebbe mai voluto che i suoi fratelli si rattristavano per la sua scomparsa.
Matt se ne stava in un angolo a battere con i pugni sul muro piangendo senza farsi vedere. Il suo orgoglio non glielo permetteva.
Johnny era una fontana e dal divano si era spostato alla batteria passandoci sopra una mano cercando di captare l’essenza dell’amico.
Zacky che era il più fragile dei quattro era stretto al petto di Brian che cercava in tutti i modi di consolarlo seppur inutilmente piangendo a sua volta sul capo di Zacky che lo stringeva cercando un posto in cui sentirsi al sicuro.
Il silenzio venne spezzato dalla voce roca di Matt che si staccò dal muro essendosi asciugato prima gli occhi.
- Jimmy per noi era tutto. E lui non avrebbe voluto vederci così. Dobbiamo vivere ogni istante come se lui fosse an… ancora qui. Lui avrà sempre un posto nei nostri cuori e questo non glielo toglierà mai nessuno. – disse Matt singhiozzando e tirando su con il naso.

I see a distant light, but girl this can't be right
Such a surreal place to see so how did this come to be
Arrived too early.
 
Il piccolo Johnny aveva alzato lo sguardo verso Matt e aveva dato un colpo con il dito ad uno dei piatti della batteria facendo risuonare ancora una volta nella stanza il suono di quella batteria che sarebbe stata inutilizzata per parecchio tempo.
- Dobbiamo andare avanti. Dobbiamo restare uniti e far vivere il ricordo di Jim nelle nostre canzoni e nel nostro gruppo. – aggiunse Matt avvicinandosi a Johnny e prendendolo sotto braccio.
- Matt… - sussurrò Brian mentre cercava di consolare Zacky che non accennava a fermarsi. – Piantala… è inutile.- continuò lui.
La voce di Brian era rotta dal pianto mentre pronunciava quelle due parole. Gli occhi di Matt si aprirono maggiormente nel udire quelle parole. Poi si avvicinò a Brian e scostò brutalmente Zacky da lui prendendolo per il colletto della camicia e sollevandolo. I loro sguardi non si incrociarono perché Brian guardava a terra con sguardo vuoto e perso.
- Che cazzo stai dicendo Brian? Come puoi pensare quello che hai detto? Non è inutile pensare che il nostro amico e fratello sarà sempre con noi… -
- Cazzo Matt… - aggiunse Brian fissandolo negli occhi – Non fai altro che travisare la realtà. Jim non c’è più cazzo. Il nostro migliore amico se n’è andato troppo preso. Aveva sempre detto di non voler vivere oltre ai trent’anni, cazzo pensavo scherzasse e invece è davvero accaduto. Sono sconvolto quanto te ma non più fingere che non sia successo nulla. – continuò Brian spingendo Matt che aveva lasciato la presa dalla sua camicia nel sentire quelle parole.
 
And when I think of all the places I just don't belong
I've come to grips with life and realize this is going too far.


- Come fai a dire queste cose Brian? – aggiunse Matt stringendo i pugni pronti per colpire chiunque abbia detto anche solo una cosa storta. Brian lo fissò e poi gli si avvicinò arrivando a due centimetri dal suo naso.
- Porca puttana. Jim era il mio migliore amico ne ho passate di tutti i colori con lui. È con lui che ho trovato il mio nome da scena. È cazzo è grazie a lui se ora sono qui con voi. Dimenticarlo è impossibile questo lo so, ma non potrò convivere con questo pensiero nel cuore. Apri gli occhi Matt. Stiamo tutti male, non solo tu. – continuò Brian sputandogli in faccia la realtà che non voleva vedere. Detto questo non lo fece neanche ribattere che uscì dallo studio sbattendo la porta che fece tremare nuovamente la batteria. Il rumore del rullante e lo stridio dei piatti fece crescere maggiormente l’angoscia in quella stanza facendo rabbrividire tutti come se Jimmy fosse stato nella stanza con loro.

I don't belong here, we gotta move on dear escape from this afterlife
’Cause this time I'm right to move on and on, far away from here.
 
Brian si diresse verso la macchina e si mise con il capo appoggiato al vetro esterno della sua BMW.
- Cazzo Jimmy. Che cazzo ti è saltato in mente? – continuava a ripetere sbattendo la testa contro il vetro dell’auto. – Oh questa poi. Ora parlo anche da solo. –
- Non stai parlando da solo Brian. – il ragazzo sobbalzò staccandosi dal finestrino e si voltò con il volto pieno di lacrime e gli occhi pieni di stupore nel vedere il suo amico difronte a se.
- Ji… Jimmy. Co… Come? – protese una mano in avanti come a volerlo toccare, ma la retrasse immediatamente spaventato che al contatto il suo amico sparisse come una bolla di sapone. – Ma tu? – continuò piangendo e singhiozzando il ragazzo. – Sei solo frutto della mia immaginazione. Tu sei morto cazzo. – continuava a dire scuotendo la testa, o meglio si cercava di convincere. Il “fantasma” dell’amico gli si avvicinò fino ad appoggiare la sua mano sulla sua spalla.
- Brian anche se sono passato a miglior vita, io sarò sempre con voi. Il mio ricordo resterà con voi dato che il mio corpo e la mia anima non appartengono più a questo posto e non potranno supportarvi. Ci sarà sempre il ricordo di tutte le cose belle e brutte che abbiamo passato insieme con voi e questo non ve lo potrà togliere nessuno. Neanche voi potrete cancellare i ricordi per evitare di soffrire. Ricordati Brian. – aggiunse Jimmy avvicinandosi a Brian e cercando di abbracciarlo. – Più voi mi allontanerete e più starete male. – e diede un bacio sulla fronte del più piccolo. Lui sentì tutto. La mano sulla sua spalla, l’abbraccio che gli diede e infine il bacio sulla fronte. Un paio di labbra fredde che si appoggiavano su di lui che volevano scaldarlo e infondergli fiducia in tutto.

A place of hope and no pain, perfect skies with no rain
Can leave this place but refrain, ’cause we've been waiting for you
Fallen into this place, just giving you a small taste
of your afterlife here so stay, you'll be back here soon anyway.


- Se voi mi porterete sempre dentro di voi, io non smetterò mai di vivere. Perché vivrò nei vostri cuori, nei vostri ricordi e se lo farete voi, lo faranno anche i vostri fan Bro. –
- I nostri fan volevi dire Jim. – lo interruppe il piccolo portando una mano a sfiorare la sua come a cercare un contatto diverso dagli altri. Jim avvicinò la sua mano a quella di Brian e incrociarono le dita. Sul volto di Brian si disegnò un sorriso che non compariva dal giorno prima della morte di Jimmy. Il ragazzo si gettò al collo dello spirito abbracciandolo proprio come se fosse li difronte a lui in carne ed ossa e scoppiò in lacrime. Lacrime che prima tratteneva nel consolare Zacky, ma che ora scorrevano sulle sue guance come se non gliene fregasse se qualcuno lo avrebbe visto.
- Jimmy cazzo… mi manchi. – singhiozzò il ragazzo mentre stringeva il collo nell’amico che a sua volta gli cingeva i fianchi.

This peace on earth's not right (with my back against the wall)
No pain or sign of time (I’m much too young to fall)
So out of place don't wanna stay, I feel wrong and that's my sign
I've made up my mind.


- Anche tu mi manchi Brian. Mi mancate tutti fratello. – rispose Jim appoggiando la testa su quella di Brian. I due ragazzi erano l’uno difronte all’altro abbracciati, l’unica cosa sbagliata era che Jim non doveva essere li, almeno non in quelle sembianze.
Brian si staccò da Jim a malincuore, ma doveva dirgli quello che pensava.
- Jim perché? – gli domandò abbassando lo sguardo e singhiozzando. Jim gli prese il mento e glielo alzò. - Se dobbiamo parlare almeno guardami negli occhi. – rispose lui. I suoi occhi erano ancora più azzurri e contrariamente a quello che si possa credere, stavano piangendo e riuscivano ad esprimere ogni emozione possibile proveniente dal quo cuore in quel momento. – Brian io ero malato e nessuno lo sapeva. – rispose lui sorridendo cercando di dare una risposta a Brian che voleva sapere si era ridotto così. Gli occhi di Brian ripresero a piangere mentre stringeva i pugni.
- Avevo un problema al cuore. Era più grande del normale e dovevo prendere dei farmaci che mi aiutassero a tenerlo sotto controllo. – rispose lui abbassando lo sguardo sul suo petto.
- Perché… non hai detto niente? – gli domandò scioccato e basito Brian.
- Perché non volevo farvi preoccupare. – rispose Jim tornando a guardare Brian – Volevo vedervi felici e non preoccupati per causa mia. È per questo che ho continuato a soffrire in silenzio senza dirvi niente, non volevo rovinarvi ogni momento –
- Sei stato un cretino Jim cazzo avevi ventotto fottuti anni quando sei morto. E non venirmi a parlare di preoccupazione. Ti sembra che ora siamo felici che tu non ci sia più? – urlò il piccolo avvicinandosi a Jim e puntandogli un pugno sul petto dove sta il cuore. Ricevette una negazione con la testa da parte di Jim.

Gave me your hand but realize I just wanna say goodbye
Please understand I have to leave and carry on my own life.


Jim prese il pugno di Brian e lo fece aprire poi se lo portò alla guancia come se volesse che Brian non si scordasse quel volto.
- Sono stato un idiota lo so. Vedervi così ora mi fa stare peggio di quando ero in vita. – continuò lui lasciando la presa dalla sua mano e voltandosi.
- Dove vai Jimmy? – urlò Brian prendendo la mano di Jim deciso a non lasciarlo andare nuovamente. Jim si voltò e gli sorrise.
- Devo andare Brian il mio tempo è ormai giunto al termine. – rispose Jim voltandosi completamente e avvicinandosi nuovamente a Brian baciandolo sulle labbra lasciandolo sorpreso. – Perdonami ma volevo farlo anche quando ero in vita. Ora devo proprio andare e lasciare che voi viviate la vostra vita, con me o senza di me. – si rivoltò e venne bloccato nuovamente da Brian.
– Non voglio vivere con solo il tuo ricordo Jim. Voglio averti sempre con me. Ti prego non lasciarmi. Resta Jim. – gli risposi tenendogli la mano e piangendo.

I don't belong here, I gotta move on dear escape from this afterlife
’Cause this time I'm right to move on and on, far away from here
Got nothing against you and surely I'll miss you
This place full of peace and light, and I’d hope you might
take me back inside when the time is right.


- Brian te l’ho già detto, devo andare. Non trattenermi. Promettimi solo che non mi dimenticherai mai Brian Elwin Haner Junior. – il mio nome completo pronunciato dalla sua bocca mi fece mollare la presa dalla sua mano. Quattro parole, il mio nome, che avevo sempre odiato sentire tutte insieme. Ma dette in quel momento facevano cambiare tutto ciò che pensavo. Abbassai la mano riportandola adesa al fianco tenendo lo sguardo basso. – Brian devi continuare la tua vita. Non permettere a nessuno di metterti i piedi in testa, questo vale anche per gli altri. Mi mancherai fratello, mi mancherà ognuno di voi. – continuò avvicinandosi per l’ultima volta e baciandomi nuovamente le labbra.
- Jim… - gli sussurrai sulle labbra - … Non lasciarmi. – gli disse con occhi lucidi e languidi pieni di lacrime. Jim poggiò una mano sul suo cuore e su quello di Brian.
- Ora so perché il mio cuore era più grande. Era per tenere tutto l’amore che ognuno di voi provava per me e ricordati che io sarò sempre qui. – gli rispose picchiettando sul cuore di Brian sorridendo.
- Jim ci sarà sempre un posto per te nel mio cuore, te lo prometto. – risposi asciugandomi gli occhi gonfi di lacrime. Poi vidi il mio amico smaterializzarsi.
- Di agli altri che li amo e che li amerò per sempre – e sparì abbozzando un sorriso.

Loved ones back home all crying ’cause they're already missing me
I pray by the grace of God that there's somebody listening
Give me a chance to be that person I wanna be
(I am unbroken; I’m choking on this ecstasy)
Oh Lord I'll try so hard but you gotta let go of me
(Unbreak me, unchain me, I need another chance to live).


Brian rimase appoggiato alla macchina per altri minuti fino a quando capì che era successo veramente e che non lo aveva immaginato. Si toccò il cuore dopo poco prima c’era la mano di Jimmy e sorridendo corse dentro lo studio dove trovò gli altri ancora che piangevano tutti ad eccezione di Matt. Entrò e chiuse la porta andando dal suo vocalist.
- Matt scusa per prima cazzo. Jimmy sarà per sempre con noi e nulla potrà mai cambiare quello che ciascuno prova per lui. – detto questo lo abbracciò portandogli una mano alla testa. Si sentì la spalla bagnata e sentiva che Matt stava singhiozzando. Stava piangendo. Il duro M. Shadows aveva fatto cadere la maschera che aveva ed era tornato Matt Sanders. Si lasciò andare in un pianto pieno di singhiozzi. Avrebbe dovuto farlo tempo fa, ma meglio tardi che mai. Si portava dentro quel dolore da ben due mesi. Poi si sollevò da Brian.
- Che ti è successo? Perché questo ripensamento? – gli domandò Matt. Brian era restio a rispondere perché pensava che avessero creduto che lo stessero prendendo in giro. Ma fregandosene di quello che potessero pensare gli raccontò quello che era successo sotto lo sguardo incredulo degli altri. Finito di raccontare calò il silenzio poi gli si avvicinò Zacky che lo guardava con occhio languido.
 
I don't belong here, I gotta move on dear escape from this afterlife
Cause this time I'm right to move on and on, far away from here
Got nothing against you and surely I'll miss you
This place full of peace and light, and I’d hope you might
take me back inside when the time is right.
 
- Brian… - gli mise una mano sulla spalla. – Io ti credo amico. – rispose Zacky abbracciandolo e riprendendo a piangere. – Mi manca fottutamente tanto Brian. – riuscì a dire il piccolo singhiozzando. Gli prese la testa tra le braccia e gli diede un bacio sulle labbra sotto lo sguardo sbalordito degli altri due.
- Questo te lo manda Jim. – rispose lui appoggiandogli la fronte contro la sua. Zacky si passò una mano sulle labbra e appoggiò la testa sul petto di Brian scoppiando a piangere nuovamente e battendo i pugni contro il suo petto. Brian non fece altro che abbracciarlo per dargli sollievo che riuscì a trovare dopo vari minuti. Si staccò e andò a sedersi sul divanetto dove si trovava poco prima. Brian andò la Johnny e baciò anche lui sulle labbra dicendogli quello che aveva detto anche a Zack e lo abbracciò come a volerlo proteggere. Infondo era il più piccolo e la maggior parte delle volte era Jimmy che lo proteggeva dal farsi del male. Brian allargò un braccio verso Matt che si avvicinò portando un braccio dietro alla schiena del chitarrista mentre con l’altro abbracciava Johnny che si stava sfogando contro il petto bel moro. Matt avvicinò la fronte a Brian e quest’ultimo posò le labbra sulle sue per dare l’ultimo bacio che Jimmy avrebbe voluto dare di persona. Brian gli prese la testa e lo premette più forte sulle sue labbra e quando si staccarono chiamarono Zacky in quell’abbraccio di gruppo.
- Ragazzi Jimmy ci ama e ci amerà per sempre. Queste sono state le sue ultime parole prima di sparire. – lo disse con la voce rotta dal pianto Brian che era abbracciato a Matt e Johnny con difronte Zacky che lo guardava con i suoi lucidi occhioni verdi.
- E anche noi lo ameremo per sempre. Nel nostro cuore ci sarà sempre posto per lui. E questo nulla potrà cambiarlo. – aggiunse Matt stringendo gli altri e avvicinandosi facendo scontrare le loro teste. Proprio come quella volta quando avevano suonato con i Metallica. Solo che in quella circostanza c’era Jimmy.
Ora erano loro quattro e il suono della batteria che suonava fievole a causa di un colpo di vento. No non era vento. Era Jimmy che diceva loro che era li e che quindi era in quell’abbraccio.
 
 
 
 
 
Eccomi con una nuova storia. Questa volta è una one-shot scritta in un momento di tristezza ascoltando ripetutamente afterlife.
Ho voluto raccontare quello che i ragazzi stanno passando nel momento dopo la morte di Jimmy riferendomi al versi della canzone.
Infondo è un po’come mi sento anche io sentendo le canzone dove compare la sua voce.
Spero piaccia.
foREVer
   
 
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