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Autore: Daistiny    25/02/2012    1 recensioni
Lui è lì che ricorda, sente la sua assenza, sveglio da più di un’ora ripensa a lei.si chiude così una storia. Com’è strana questa notte perchè
lei non c’è?
Il tempo cambia ma ti spezza e ti lega. E’ il linguaggio della resa.La sua anima si è spenta, perchè dimentica l’attesa.. ma tanto sa già che lei non tornerà. Il suo cuore ormai non spera, perchè sognare non aiuta ,tanto sa già che lei non cambierà.
Perso nei desideri tra mille pensieri fra i ricordi di ieri.
Genere: Erotico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Gabranth
Note: Lemon, Lime, Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Oltre il vento e la sabbia..'
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Era bellissima e stupendea ma  troppo pericolosa per lui e per la sua posizione che ricopriva ad Archades
A vederla quel viso splendido con lineamenti dolci e delicati allo stesso tempo, nessuno avrebbe mai immaginato lontanamente che potesse celare un lato pericoloso e letale.
Per Gabranth era qualcosa di prezioso, la conosceva bene anche se Chantal non amava mostrarsi mali veramente. Gabranth la desiderava cosi come desiderava l'annientamento di suo fratello.
E lei? Chatal non era bellissima ma anche intrigante con i suoi modi di fare, riusciva inspiegabilmente a capire bene il giudice, ad anticipare o assecondare ogni sua mossa.
L'unico contatto con lei consisteva nei duelli e cui sottoponeva, dove la ragazza dimostrava non solo di essere bella ma anche abile con la spada.
Chatal si avventava su di lui con veloci fendenti di spada, rapidi e fulmini. Le loro spade si incontravano e scontravano provocando scintille. Chantal riusciva tranquillamente a tener testa al giudice anche se con un po di difficolta.
Gabranth strinse i denti mentre mentre sfioro di poco la lama della spada di Chantal che diventava sempre più precisa.
A detta di lui quel confronto sembrava una specie di danza tra due ballerini.
Gabranth reggeva la sua pesante spada nera mentre le sue baraccia erano tese nel reggere la grossa spada.
Chantal osservo il giudice mentre si preparondosi nuovamente ad attaccarlo, si scaglio su di lui me una leonessa, con rapidi colpi che diventavano man mano sempre più veloci e precisi.
Gabranth decise di passare al contattaco contrastando con la sua forza quella dalla sua alieva. i suoi colpi diventavano man mano sempre più pesanti e difficilmente contrastabili.
Il giudice aveva deciso di fare sul serio. Chantal decise di rispondere con colpi resi sempre più furiosi, presa com'era dal duello.
Finalmente la ragazza riusci a prendere sopravvento sul Giudice Magister, adesso era lei a comdare le regole del gioco e Gabrantha aveva solo da che temere.
Gabranth era un osso duro e aveva deciso di fare sul serio e di andarci giu pesante con una mossa  il giudice era riuscito a rivaltare l'esito del duello a suo favore.
Ma Chantal era decisa a ripredere in mano il gioco ,a sentirsi lei la "padarona" , cerco allora  di liberarsi dalla stretta del giudice che l'aveva tirata a se.

Chantal appogio il suo piede contro il petto del giudice  premendo in modo di allontanarlo da se, approfittando della situazione Chantal cercando di predere il sopravvento lei sul uomo.
Finalmente la ragazza era riuscita nel suo intento di prevalere su Garanth, lui cosi serio ed orgoglioso, non poteva accettare una sconfitta così facilmente, ne andava nel suo onore.
Gabranth non intendeva lasciare la sua vittoria alla sua alieva, decidendo di chiudere quel duello il più presto possibile. 
Cerco di contrastare i fendenti di  Chantal conlpendola con colpi più forti cercando di far prevalere la sua mole su di lei. Chantal dovette ricorrere a tutta la sua forza quando si vide arrivare l'assalto del giudice, nel cercare di contastarlo.
Il suo corpo ebbe un riflesso improvviso mentre: i suoi muscoli si irrigidivano e le braccia si contrassero violentemente, le osse scricchiolarono,
Chantal si lascio sfuggire un ringhio soffocato mentre cercava di tenere testa a Gabranh, rinnovando nuovamente lo sforzo nel cercare di liberarsi dal giudice.
Non perse tempo, come una furia la ragazza si avvento nuovamente sul giudice facendolo care a terra, sovrastandolo con tutto il suo corpo.
Un lampodi terrore comparve negli occhi del giudice quando si vide passare a pochi centimetri dal suo visto la lama della spada di Chantal, che si conficcò nel terreno annunciando così la fine del duello.
Se non fosse stato per l'elmo da giudice che portava Gabranth avrebbe rischiato molto. 
Chantal era seduta su di lui a cavalcioni, tutta entusiasta della sua vittoria con il giudice. Era stato quello un duello senza esclusioni di colpi, eppure per vincere e contrastare Gabranth, Chantal aveva dovuto dare fondo a tutte le sue energie.
Non era da tutti riuscire a sconfiggere un Giudice Magister, soprattutto se si trattava del più pericoloso e temuto dei giudici. 
Volendo Chantal poteva pretendere qualche ricopensa per la sua vittoria.
Anche il giudice Gabranth si sentiva stanca, quel duello aveva stancato entrambi, sentiva su di se tutto il peso dell'amatura oltre quello della ragazza, ma dopo tutto Gabrant non era così infastidito della sua sconfitta. 
Dalla sua insolita  posizione il giudice aveva un'insolita visione della sua alieva.
Le posizioni sembravano essersi invertite, in realta stato cosi era stato Gabranth a provocarla, in un certo senso desiderava quel contatto così vicino.
I lunghi e soffici capelli scuri ricaddero d'avanti, circondandole il  volto. 
Con uno sforzo incredibile Gabranth si tiro su con la schiena, appoggiandosi su un braccio mentre si manteneva con una mano a terra e con l'altra si tebena an un braccio della ragazza.
Chantal vedendo il giudice rialzzarsi si sponto un po indietro rimanendo seduta ancora su di lui. Erano entrambi sfiniti, con un ultimo sforzo Gabrant porto entrambe le mani vicino al suo elmo e con un gesto lo sfilo via così che lei potesse guardalo negli occhi.
Gli occhi di lui si incrociarono con quelli di lei mentre lui poggiava a terra l'elmo.
Difronte a loro si aprì un abisso sensa fondo mentre, Chatal muta fissava gli occhi non di un agelo del paradiso ma quelli di un demonio.
Chantal senti la rabbia salire, mentre senti di essere presa e trascinata contro la sua volonta. 
Il desiderio del giudice aveva preso il sopravento si quello della ragazza mentre, trasciato dall'impeto l'uomo prese e baciò direttamente la ragazza.
Un senso di ripugnanza si espanse dentro di lei, mentre cercava di allontanarlo. Gabranth le blocco entrambi i polsi, mentre baciava appasionatamente.
Le labbra di entrambe sembravano capaci di separarsi, Gabranth sapeva essere focoso se lo voleva, ma domare Chantal non si era rivelato affatto una cosa semplice.  
Dopo il bacio appassionato, Gabranth scese più, baciandole delicatamente l'incavolo del collo.
Fu in quel momento che la ragazza  diede al giudice una forte testa, che basto giusto il tempo per liberarsi dalla sua stretta non appena le mani di lui la lasciarono andare.
Chantal ne approfitto per rialzarsi prendere la spada con la quale infilzo il fianco destro del giudice.
Gabranth gemette di dolore, quando si ritrovo puntata alla gola la spada della ragazza che senza perdere tempo gli assesto un violento calcio, facendogli perdere i sensi.
Chantal era furibonda, prese le sue cose e se ne ando via, non le interessava di chiamare qualche guardia per le condizioni del giudice. A lei non gli ne poteva interessare, l'unica cosa che le importasse era il ruolo che rivestiva, ma dicerto non avrebbe permesso al giudice di approffittarsene.
Nel frattempo il giudice Gabranth era stato soccorso da una guardi imperiale che entrano nella sala dei duelli avava visto il giudice svebuto a terra in una pozza di sangue.
La guardia aveva subito soccorso il giudice mandando a chiamare un medico, che arrivo li subito. Alla domanda di cosa fosse successo, il Giudice Magister rispose solo di essersi ferito in duello.
Il medico gli ordino di togliersi la pesante armatura e maglia in pelle, per esaminare le condizione della sua ferita. Gabranth non protesto, fece come gli ordino il medico mentre ripensava alla reazione di Chantal, non poteva fare a meno di arrabbiarsi.
Dopo che il medico ebbe finito di esaminare la ferita gli mise alcune unguenti per la medicazione e poi facio il tutto, con una garza che gli andava a coprire quasi tutto il ventre.
Al responso del medico, Gabranth si era per poco salvato se non fosse stato per la guardia,  perche se nessuno non se ne fosse accorto a quest'ora sarebbe morto. La ferita per fortuna non era molto grave, ma c'era mancato poco che non gli avessero toccato le interriora se non sarebbe finito sotto i ferri.
Il medico racconmando Gabranth di un periodo di riposo per alcuni giorni, dopo di che l'anziano medico se ne ando.
Gabranth rimase da solo con se stesso, mentre vedeva la pozza di sangue oscuro nel quale l'avevano trovato con accanto il suo elmo e la spada di Chantal conficcata nel pavimento.
Una rabbia l'assali, giurò a se stesso che non l'avrebbe fatta passare liscia a quella ragazza, la sua rabbia crebbe ancor di più quando venne a sapere che Chantal era sparita. 
La ragazza torno a casa furente aveva, Brace non oso chiedere cosa fosse successo, non aveva mai visto la sua amica cosi. Chantal voleva rimanere un po da sola, così senza nemmeno avvisare Brace, prese l'Amira e parti, verso la costa Phon.
Per quasi due mesi non si fece sentire finche Chantal poi non decise di ritornare, il suo ritorno fu ampiamente criticato da tutti, ma alla giovane ragazza sembrava non importare.
Gabranth non fu molto felice del suo comportamento, la ragazza riusci a cavarsela solo con un piccolo riprovero da parte dell'imperatore in paersona, ma finche godeva della sua fiducia gli era permesso tutto.
Il giudice Magister fece finta di nulla mantenendo sempre le sue apparenze, mentre in Chantal si poteva notare una certa freddezza nei confronti del giudice.
Tutto era tornato più o meno come al solito, Gabranth aveva ripreso ad allenare la ragazza anche  se con una certa riluttanza non si era per niente dimenticato cosa le aveva fatto quella ragazzina. 
Chantal si dimostrava sempre più veloce è scaltra, il suo stile di combattimento era parecchio cambiato, quasi ritornato alle origini. Gabranth risconosceva bene a che paese e a che ordine militare apparteneva quello stile.  
Notava con che sguardo la ragazza lo guardava, con tutto l'odio che aveva incorpo, era come ogni suo colpo era puntato a fargli male. Gabranth ogni volta se la doveva vedere nera,  la ragazza anticipava le sue messe con largo anticipo.
Chiunque assisteva hai loro duelle poteva sostenere che Chantal sembrava addirittura pronta ad ammazzare il giudice, tanto era impegnata a combattere.
L'ultima goccia però si ebbe quando Chantal  prese a chiamare il giudice assassino puntandogli l'arma contro.

Quella era stata una bella provocazione che aveva mandato su tutte le furie il giudice, ma Chantal non la smetteva continuandolo a provocare e stavolta con accuse davvero pesanti, dandogli del"Cane e del Venduto".
A quel punto Gabranth non ci vide più, la ragazza gli lanciò uno sguardo di disprezzo, dicendogli qualcosa che gli fece perdere tutte le staffe.
Gabranth raccolse le provocazioni accettando la sfida, Chantal si dimostrava un avvessario temibile più capace di quanto il giudice pensasse.
I due si fronteggiavano a viso scoprerto mentre lasciavano che le loro spade parlassero per loro. Erano solo loro due nella sala dei duelli, mentre eccecciavano il rumore di spade che si scontravano.
Gabranth si iniziò presto a stufare, decidendo di porre fine a quell'inutile questione sapeva bene perchè la ragazza ce l'avesse col lui, ma era ora che chiudesse con il passato. Gli si era presentata un occasione d'oro doveva farla smettere e anche presto se non voleva rimetterci la pelle.
Gia non indossava la sua solita armatura, e la ragazza l'aveva gia procurato alcuni tagli, decise cosi che alla prossima mossa l'avrebbe resa inoffensiva.
E mentre Chantal si preparo ad attaccare, Gabranth schivo prontamente il colpo mentre colpi la ragazza con Novox, facendola così cadere addormenta.
Era stato fin troppo semplice, ma la magia non avebbe avuto un effetto alungo, Gabranth po tè tirare un respiro di solievo mentre si avvicino al corpo inerme di Chantal, raccogliendolo con le braccia e portandola con se.
Diverse ore più tardi quando era ora mai fatto buio, Chatal si risveglio trovandosi di stessa su letto, provo a muoversi o alzarsi ma risultava impossibile mentre, cercava di capire cosa fosse successo.

-Non pui nulla quando Inabilità viene combinata con Inerzia!- disse una voce molto familiare uscendo dal buio.

Gabranth stiscio fuori dal suo nascondiglio, con arria abbastanza compiaciuta osservando la ragazza, dimenarsi me un animale in gabbia,  e con questo erano due.
Gli occhi della ragazza fissavano quelli di Gabranth, erano identici. Gabranth era così dannatamente bello e affascinante, ci si poteva confondere che era qualcun altro.
E di certo era una persona che se voleva una cosa se la perendeva senza fare tante storie.

-Lo sai che mi devi delle scuse?- gli disse Gabranth.

-I morti vogliono vendetta!- gli grido la ragazza furente.

-Che vendetta puoi pretendere... sei una sciocca a venire da me!- rispose il giudice senza scomporsi.

-Tu sei un assassino e devi pagare per quello che hai fatto!- urlò ancora ragazza.

-Che vuoi che me ne importi. Tu più tosto rischi grosso... con il tuo modo sconsideratodi agire .- le rispose l'huma.

-Che vuoi che me ne importi di un cane, perche è questo quello che sei!- urlo ribellandosi ancora la ragazza.

Gabrath non tolerava che lo si chiamasse cosi. -Orgogliosa e arrogante.. non ti facevo così sai? Dovresti solo calmarti un po.- disse prendo tra le mani il viso della ragazza ma questi tento di morderlo.

-Bella e anche selvaggia. Tuo padre doveva insegnarti un po di educazione.-

-E tu l'hai ucciso! Le tue mani sono sporghe del suo sangue, Von Ronsenburg!- termino la ragazza  guardandogli negli occhi, ricordando al giudice chi era.

Il giudice non credeva alle sue orecchi, quella ragazza conosceva più cose di quanto non sembrava in realta. 

-Sai chi sono complimenti!- disse il giudice avvicinandosi alla ragazza. -Peccato che il vero assassino sia morto, credo che tu mi confonda con qualcun altro.- le disse afferandola per il polso.

-Non osare!- tuno la ragazza ma il giudice fece finta di non sentire volente o no avrebbe dominato quella ragazza.

Con movimento veloce e deciso attiro forte a se la ragazza stringendola per la vita.

-Non ci povare!- esclamò Chantal con rabbia. 

Gabrabth la guardo inperturbabile.-Ti piacerà !-

Chantal cerco di divincolarsi, ma Gabranth la teneva stretta, era fin troppo forte. Le sembrava un'altra persona, voleva fuggire, ma quel volto stava avendo la meglio su di lei.
Gabranth non l'avrebbe liberata molto facilmente, non aveva alcuna intenzione di lasciarla andare.


 
   
 
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