The Glee saga - Twilight
Il fruscio delle foglie che si
spostavano leggere al suo
passaggio raggiungeva le sue orecchie in modo delicato e ovattato,
accarezzandole e sfiorandole dolcemente. La foresta aveva un fascino
incredibile che era concesso solo a chi era in grado di viverla ed
amarla.
Scattò in avanti, ancora
e ancora, saltando da un ramo
all’altro, lasciando sulla corteccia l’impronta dei proprio artigli..
Non era
un normale animale quello che si stava spostando attraverso gli alberi
a
velocità sorprendente, nonostante avesse chiaramente una pelliccia e le
sembianze simili a quelle di un lupo.. Il suo manto era completamente
nero, il
muso sottile e gli occhi fin troppo umani..
Si muoveva tranquillo
lungo la foresta, senza problemi o
preoccupazioni, senza pensieri che potessero turbare la sua armonia.
Era parte
di quella natura tanto quanto quello natura era parte di lui…
Dopo alcuni chilometri
le sue grandi zampe atterrarono su
una piccola radura bagnata dal sole e dalla freschezza… Il lupo mosse
qualche
passo in avanti, passi sempre più lenti, passi che cambiarono
costituzione,
fino a diventare passi umani. Al centro di quella radura, ricoperta di
luce,
stava una ragazza dalla pelle ambrata e dai capelli scuri come l’ebano.
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Essere
un nuovo arrivato in un piccolo paesino formato da un
migliaio di abitanti non era mai semplice, specialmente perché si
veniva subito
posti al centro dell’attenzione… e questo, Rachel Berry, lo sapeva
bene. Non
che lei fosse il tipo di persona che odiava i riflettori, anzi
tutt’altro, però
si sentiva in imbarazzo quando le persone si concentravano su di lei
per dei
motivi diversi rispetto al canto… Perché c’era un motivo più che valido
se il
secondo nome della diciassettenne fosse Barbra e di certo non era solo
per il
suo grande naso! Dopo la separazione dei suoi
papà, la giovane aveva iniziato a viaggiare continuamente
dalla casa
dell’uno a casa dell’altro finchè non aveva preso la decisione di
trasferirsi
da suo padre Hiram a Forks ed era pronta ad affrontare il suo primo
giorno
nella nuova scuola. Come regalo di benvenuto suo padre le aveva fatto
trovare
un fuoristrada un po’ malandato ma ancora perfettamente funzionante,
che
sarebbe stata la sua macchina personale, in modo da non dover dipendere
da lui
per gli spostamenti. Nello stesso momento in cui le venne mostrato il
regalo,
giunse una macchina davanti casa loro, da cui scese una ragazza
estremamente
bella che sembrava mostrare circa la sua età.
“Buongiorno Santana, Rachel mi stava appunto dicendo di
quanto fosse contenta per il tuo vecchio fuoristrada..”
Santana Lopez era una delle ragazze più belle di Forks non
perché fosse frivola o ossessionata dal suo aspetto esteriore,
tutt’altro! La
sua era una bellezza totalmente naturale, data dalla sua pelle ambrata,
dai
suoi lineamenti delicati e selvaggi allo stesso tempo e dai suoi occhi
color
pece che avrebbero fatto smarrire chiunque… Era una ragazza semplice e
viveva
nella riserva di La Push ai confini della foresta insieme al resto
della tribù
dei Quileute.
“Buongiorno a te Hiram, sono felice che a Rachel sia
piaciuto”
La giovane parlò in modo tranquillo ed educato, rivolgendosi
all’uomo che stava davanti la porta di casa, assieme a sua figlia.
“Bene, a questo punto vi lascio perché devo proprio andare a
lavoro… Buon primo giorno di scuola piccola..”
L’uomo posò un bacio leggero sulla fronte della figlia e
lasciò le due ragazze da sole, le quali, per alcuni interminabili
secondi, si
fissarono dritte negli occhi, come se volessero studiare l’una l’anima
dell’altra.
“Ciao Santana..”
“Ciao a te Hobbit..”
Rachel sorrise leggermente, incrociando le braccia al petto.
“Quando la smetterai di usare quello stupido nomignolo?”
“Quando supererai il metro e sessantacinque d’altezza.”
Sorrise anche Santana e si avvicinò per stringere la ragazza
poco più bassa in un leggero abbraccio. La nuova arrivata si era
ritrovata a
pensare spesso alla ragazza dalla pelle scura nei giorni trascorsi a
Lima a
casa di suo padre Leroy, dopo la sua ultima visita a Forks. Nonostante
fosse
passato circa un anno, Rachel la trovava notevolmente cambiata rispetto
a come
la ricordava… Era più alta e aveva tagliato i suoi meravigliosi capelli
lunghi
e neri, lasciandoli ora corti fino a poco sopra le spalle. Inoltre,
mentre la
stringeva in quell’abbraccio di “bentornata”, si rese conto che la sua
pelle
bruciava, tanto da sembrare infuocata…
“Sei… Bollente..”
La Quileute si lasciò sfuggire un sorrisetto, puntando il
suo sguardo in quello dell’altra ragazza…
“Berry non ti facevo così maliziosa..” continuò ad
osservarla, tramutando stavolta il suo sorriso in un ghigno e
avvicinandosi
piano per poterle sussurrare in un orecchio.. “Non dirmi che hai
pensato a me
nelle tue notti solitarie ed infuocate..”
Rachel si fece indietro e arrossì di scatto, voltando la
testa di lato. L’anno precedente tra le due c’era stato qualcosa di
simile ad
una storia che, tuttavia, non aveva mai trovato terreno per sbocciare.
Santana
era riuscita a strappare all’altra ragazza il suo primo bacio ma, nel
momento
in cui doveva ripartire, le due avevano deciso di smettere di sentirsi
e di
lasciarsi da amiche, tuttavia la Quileute, conoscendo il carattere
timido della
nuova arrivata, si divertiva da morire a prenderla in giro e a
provocarla…
“Rilassati Hobbit, ho smesso di frequentare le nane
canterine!”
Le strizzò l’occhiolino prima di riavvicinarsi alla sua
macchina, aprendo la portiera…
“Aspetta Lopez, non vieni a scuola?”
“Vado a scuola alla riserva, ricordi? E devo proprio andare
adesso, ma non preoccuparti… Ci vediamo presto!”
Rachel non poté fare a meno di annuire, sospirando e
pensando tra se e se che sarebbe stato comodo conoscere almeno una
persona nel
suo nuovo liceo, così da avere qualcuno con cui parlare… Sospirò ancora
mentre
la macchina di Santana si allontanava dal vialetto di casa sua, così
salì sul
suo nuovo fuoristrada e mise in moto, pronta ad andare a scuola. Dopo
aver
percorso una decina di chilometri, attraversò i cancelli del liceo
Mckinley e
lasciò la sua auto nei parcheggi, pronta ad affrontare quella nuova
sfida.
Appena mise piede nell’atrio fu affiancata da un ragazzo dai capelli
ricci che
iniziò subito a conversare con lei.
“Tu sei Rachel Berry vero? La ragazza nuova? Io sono Jacob,
sarò i tuoi occhi e le tue orecchie in questa scuola. Gestisco un blog
online
chiamato “RiccioCapriccio” e come prima cosa potrei intervistarti e
mettere
delle tue bellissime foto in prima pagina!”
“Cosa? No, no, niente interviste, niente foto..” Il ragazzo
parlava senza mai fermarsi, non lasciando alla giovane neanche il tempo
di
capire cosa stesse dicendo.. “Senti… Uhm Jacob? Senti devo proprio
andare in
presidenza a ritirare l’orario per questo semestre… quindi.. Ci vediamo
dopo?”
Il ragazzo sembrò soddisfatto e annuì convinto, prima di
lasciare Rachel da sola. Era in quella scuola da nemmeno cinque minuti
e già
voleva scappare via..
“Non preoccuparti, non sono tutti così matti in questa
scuola..”
A parlare era stata una ragazza dai tratti orientali che
aveva stampato in volto un sorriso amichevole e rassicurante. .
“Io mi chiamo Tina.. Sono anche io al terzo anno, quindi se
vuoi posso accompagnarti a lezione..”
Gli occhi di Rachel si
illuminarono a sentire quelle parole e annuì riconoscente alla ragazza..
La prima parte delle
lezioni passarono molto velocemente. La
giovane era abituata a studiare molto nella sua vecchia scuola e i
programmi
delle varie materie sembravano essere gli stessi, per questo motivo
riuscì, nel
corso della mattinata a rilassarsi completamente. Tina era una ragazza
veramente gentile e le aveva fatto anche conoscere due suoi amici
amici. Il
primo era Artie, un ragazzo appassionato di fotografia che, a causa di
un
incidente, era costretto a stare su una sedia a rotelle, il secondo era
un
ragazzo che a Rachel stava un po’ meno simpatico, probabilmente perché
era da
quando l’aveva vista che non faceva altro che mangiarsela con gli
occhi. Tina gliel’aveva
presentato col nome di Finn Hudson. A mensa i quattro si sedettero allo
stesso
tavolo, iniziando a parlare del più e del meno. Ogni tanto le facevano
qualche
domanda e la ragazza rispondeva in modo abbastanza tranquillo. Si
ritenette
fortunata, perché non si aspettava di trovare una compagnia così
gentile già
dal primo giorno.
Mentre Finn era impegnato a riempirle le orecchie con migliaia
di parole riguardo il suo ruolo fondamentale nella squadra di football,
Rachel
non potè fare a meno di notare un gruppo di ragazzi che stava entrando
in mensa
solo in quel momento…
“Chi sono quelli?”
Chiese sovrappensiero, interrompendo gli sproloqui del
giovane. Finn puntò gli occhi nella stessa direzione della ragazza e si
accorse
del gruppetto.
“E’ la famiglia Schuester al completo.. Sono dei ragazzi che
sono stato adottati da due coniugi che a quanto pare non possono avere
figli,
ma non portano lo stesso cognome del padre adottivo, in quanto erano
già grandi
all’adozione…”
Finn indicò i primi due del gruppo a sedersi al tavolo. Si
trattava di due ragazzi, entrambi avevano la pelle bianchissima e di
certo non
passavano inosservati per la loro bellezza. Il primo aveva i capelli
biondi e
sul suo viso spiccavano due labbra rosse e carnose leggermente più
grandi
rispetto alle proporzioni normali. Il secondo aveva i capelli neri e i
tratti
asiatici.
“Loro sono Mike Chang e Sam Evans..”
Indicò gli altri due che avevano appena raggiunto il tavolo.
Si trattava di un ragazzo non troppo alto e che, nonostante non avesse
un
fisico sviluppato come quello degli altri due, aveva allo stesso modo
una
bellezza devastante. Portava i capelli alzati e il suo abbigliamento
sembrava
essere molto curato e alla moda. La ragazza invece aveva dei lunghi
capelli
biondi che le contornavano leggermente il viso pallido su cui
spiccavano dei
meravigliosi occhi azzurri, limpidi come il cielo primaverile. Tutti e
quattro
avevano gli occhi molto chiari…
“Il ragazzo è Kurt Hummell e la ragazza Brittany Pierce…”
Voltò lo sguardo alla loro sinistra, accorgendosi solo ora
del fatto che stava arrivando l’ultimo membro della famiglia…
“E lei? Lei chi è…”
Rachel teneva gli occhi puntati sulla figura di una ragazza
incredibilmente bella, forse più di tutti gli altri della sua famiglia…
I suoi
lineamenti erano estremamente delicati e leggiadri, il suo viso
sembrava fatto
di porcellana e i suoi occhi l’avevano totalmente lasciata senza fiato…
Aveva
un’espressione intensa che si manifestava attraverso il colore castano
delle
sue iridi… La giovane aveva smesso di respirare nel momento esatto in
cui l’aveva
vista, incantandosi ad osservare i movimenti leggiadri dei suoi corti
capelli
biondi e la grazia con cui camminava verso il tavolo della sua
famiglia…
Rachel era incantata… E, quasi come sapesse di essere
osservata, la bionda si voltò per un secondo nella sua direzione,
permettendo
ai loro sguardi di incrociarsi…
“Quella? E’ Quinn Fabray…”
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Angolo della matta.
Chiedo a tutti umilmente
scusa per questa boiata uscita fuori alle due del mattino, però boo..
Ho avuto l'idea e via! Probabilmente mi odierò sempre di più, capitolo
dopo capitolo! In ogni caso.. Beh, la storia si presenta da sola..
Ovviamente non seguirà passo passo la storia di Twilight, anzi sarà una
cosa completamente diversa! I personaggi principali li ho presentati
qui, ma ancora dovranno fare la loro apparizione molte molto personcine
interessanti... :) Che dire.. Spero di non avervi annoiato troppo con
questo capitolo e spero di riuscire a portarla a termine, anche se non
ho ancora pensato a come farla finire. Cercherò di aggiornare presto,
università permettendo e grazie a tutti ^^