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Autore: puntoeacapo    25/02/2012    1 recensioni
Una Shot nata in un contesto vago. Ognuno potrà dare la sua interpretazione, senza alcun vincolo.
Buona lettura.
[Il cielo non piange più e la luce gialla e arancione è sparita in un abbraccio che hai stretto, non la vedi più ma c'è ualcosa che senti nello stomaco.
Da' fastidio alla tua oscurità.
Da' fastidio.
Ma è l'ultima cosa che ti è rimasta.
-Non è io che sono morto, ma sei tu che vivi.-
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Piccolo testo senza pretese e con davvero molto poco senso logico.
Scritto di getto, le parole sono uscite da sole controllate da chissà quali emozioni.
Spero vi piacci ugualmente.


#Tess.



E' il mio lavoro, essere la tua luce.

Il cielo pioveva le sue prime lacrime al ninja ormai senza vita mentre nascondeva l'ultima luce al ninja che era sopravvissuto.
Il cielo, il cielo.. Vivere o morire, combattere fino alla fine dell'esistenza. Senza sosta, divorato all'interno, giorno dopo giorno, secondo dopo secondo, la vendetta nel sangue e il buio negli occhi; niente aveva più importanza, il vuoto dentro di te, nessuna emozione da ricordare, nessun posto in cui tornare.
Vivo e morto allo stesso tempo.
L'acqua che scende è pesante tanto quanto il tuo corpo, non hai più forze, non reagisci al suo picchiettare sul tuo viso -incessante. Piove già abbastanza, non c'è bisogno delle tue lacrime.
Il più forte era sopravvissuto, il più debole era ancora vivo.
Devastazione.
Niente è rimasto in piedi, niente più da costruire, perchè farlo dopotutto?

Quello che hai sempre voluto è tra le tue mani. Ti è appena scivolato via, non l'hai afferrato bene.


I pensieri non sono coerenti, piove ancora.
Senti qualcosa bruciare al petto, una ferita, dentro, fuori, ha importanza?
Qualcosa ti confonde ancora, perchè il cielo non smette di piangere?

E' cambiato.
Il paesaggio, il picchiettare dell'acqua -dolce, a scivolar via il dolore.
Q
ualcosa è caldo, soffoca il respiro, ti fa sentire freddo.
Prima non faceva freddo, prima non sentivi di esistere, prima la luce era rossa. La vedi, la immagini, è gialla, arancione.
Non starà lì con te ancora per molto, giusto il tempo di farti sentire qualcosa.
Qualsiasi cosa.
Dolore, rimpianti, sensi di colpa. Libertà, gioia. Pazzia.
Eccola.
E' il suo lavoro, dopotutto.
Farà quello che deve e poi ti lascerà nuovamente, la manderai via perchè tu vuoi l'oscurità e lei ti da fastidio.

"Vieni. Andiamo."

Quella luce è davvero senza speranza. Niente ha più speranza.
Il cielo piange ancora. Tu ritrovi la voce.
E' un mormorio.
Chi stai deridendo?
La luce. Te stesso.

"Non c'è più niente."

La tua voce ti da fastidio benchè sentirla è un'impresa ardua.
Le tue parole sono logiche, è quello che pensi. Sai che è così.
Quella stupida luce deve capirlo.

"Torniamo a casa."

E' il suo lavoro. E' quello che la luce ha sempre voluto.
Sta facendo quello che deve, raggiunge il suo obbiettivo. Credi che la luce farebbe meglio a cercare qualche altro impiego.
Non rispondi. Speri se ne vada.
Fa troppo caldo.

"Non siamo ancora in ritardo. C'è tempo. Torniamo.
Insieme."

Ti arrabbi. Non c'è mai stato un ritardo perchè non c'è mai stata la possibilità di ritornare.
Il tempo è finito.
Per il tuo clan, per tuo fratello.
Tu respiri ma sei morto con loro, il tempo è finito.

"Voglio distruggere tutto ciò che ami, tutto ciò che io odio.
Fino al giorno in cui vivrò, sarò quello il mio obbiettivo.
Dove andrò io, tu non puoi venire. Non possiamo stare insieme, non staremo mai insieme.
Fino al giorno in cui vivrò.
Mai"

Non sai quando hai preso la decisione di andare da qualche parte.
L'oscurità si è chiusa in te, ora lo sai.
Porterai ancora la devastazione, prenderai tra le mani ancora la vendetta.
Lo farai.

Troppo caldo.

Qualcosa ti avvolge, fa davvero troppo caldo.
E' la luce. E' ancora arancione e gialla, ancora luminosa.
Tu sei al buio. Non serve più a niente.

"Viviamo le nostre vite senza dimenticarci a vicenda. Questo basta, anche se non staremo insieme.
Sarò la luce che non vedrai.
E' il mio lavoro, è questo quello che faccio. Avrai la mia forza dentro."
E' calda.
"Sai che starò con te. Fino al giorno in cui vivrai."

E tu lo sai che è così.
Lo sai, Sasuke.
Il cielo non piange più e la luce gialla e arancione è sparita in un abbraccio che hai stretto, non la vedi più ma c'è qualcosa che senti nello stomaco.
Da' fastidio alla tua oscurità.
Da' fastidio.
Ma è l'ultima cosa che ti è rimasta.

-Non è io che sono morto, ma sei tu che vivi.-
   
 
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