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Autore: Gin 92    30/09/2006    7 recensioni
Cinque anni dalla fine della scuola per la rossa, qualcosa è cambiato. Molto è cambiato. Ma in tutto questo cosa c'entra Draco Malfoy? E cosa ci fa dentro un negozio di libri antichi? Leggete e lo scoprirete. Ennessima One- Shot. Ennessima Draco/Ginny.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccola qua.


22 anni, rossa, lentigginosa, bassa, bel corpo. In parole povere Wealsey.


Odiava quel cognome.

Odiava tutta la sua famiglia.

Odiava Harry Potter.

E odiava se stessa per averlo amato.


Idiota” si ripeteva quando ci pensava.

Tutto era ancora vivido nella sua mente.


Dal suo quinto anno ad Hogwars, in poi.


Dopo la morte del preside, Albus Silente il SUO ragazzo era andato a fare l'eroe con Hermione e Ronald. E lei? Chi pensò a lei in quei due anni?


Nessuno.


NESSUNO aveva tempo per la più piccola dei Weasley. Tutti troppo impegnata nella guerra contro Voldemort.


Alla fine del sue sesto anno l'Oscuro venne ucciso...e con lui morì anche Harry. Ma lei si scoprì indifferente.


Harry, ora mai, non era più importante per lei. E' andato a morire per salvare il mondo, come era giusto.


Ovviamente il Mondo Magico fu sconvolto. Per mesi non si parlò d'altro.

E i suoi genitori la rimproveravano.


La rimproveravano perchè non piangeva per il ragazzo che aveva salvato tutto e tutti. Loro soffrivano, si disperavano.


E lei? Lei non piangeva. Si, era dispiaciuta. Ma non di più.


Aveva già sofferto abbastanza per lui, quando era ancora vivo.


Questo fu uno dei motivi per cui se na andò via. Da quella casa che per sedici anni non aveva fatto altro che portarle tristezza, ma non per la mancanza di soldi. No.


Tutti l'opprimevano, tutti le dicevano cosa fare e cosa non fare. Non la lasciavano respirare. Nessuna Libertà.


Così passò la sua ultima estate alla Tana. Uscendo la mattina, per andare a lavorare, e tornando la sera tardi.


Incontrava poche volte un componente della sua famiglia.


Ma lei li ignorava, passava avanti e stop. Non esistevano


Il 31 Agosto non uscì. Doveva avvertire la sua famiglia di quello che aveva deciso.


Erano tutti e nove a cena, la famiglia Weasley e Hermione, la fidanzata di Ron.

C'era un silenzio assoluto. Nessuno fiatò.


Finita cena si alzò dal tavolo e guardò tutti negli occhi.

Ho deciso una cosa” iniziò. Tutti si voltarono di corpo verso di lei

Finito il mio settimo anno me ne vado a vivere da sola. Mi avete opresso abbastanza in questi anni.” disse calma e senza timore.


Era lì in piedi. Senza nessuna espressione in volto, osservando le bocce spalancate dei suoi parenti.

"Non considerarti nostra parente, allora. Non sei dispiaciuta per la scomparsa di Harry, questa estate non sei stata mai presente e hai addirittura decisa di lasciare casa. Io non ho più una figlia" le disse il padre, con gli occhi lucidi.


Lei li guardò ad uno ad uno e se andò in camera. Prese il baule già pronto e una busta che si trovava sotto il materasso.


C'erano pochi galeoni, giusto per i primi tempi finita la scuola.


Tornò in cucina e, dopo un'ultima occhiata carica di odio si avviò verso il Salotto. Prese una manciata di Polvere Volante dal vaso sopra il camino, dove vi entrò.


Pronuciò con chiarezza Hogswead, volgendo un'ultima occhiata alla casa che per sedici anni l'aveva protetta...o oppressa. Dipende dai punti di vista.


Arrivò in un negozio del paesino vicino ad Hogwars, ormai erano tardi, il negozio stava per chiudere e lei, senza farsi vedere ne uscì dirigendosi verso la stazione. Non c'era nessuno e non se ne sorprese.


Sui binari spiccava il classico e vecchio treno per Hogwars, molto probabilmente rimaneva li tutto l'anno, per poi partire la notte tra il 31 Agosto e il 1 Settembre.

Il mezzo era spento, senza vita


Si stese su una panchina.


Spenta e senza vita come quel treno.


Si addomentò sulla panchina e l'indomani mattina, ancora molto presto, si diresse a piedi al castello di Hogwars.


Passò così il suo ultimo anno, sola. Certo Luna era quasi sempre con lei. Ma dentro si sentiva spenta.


Superò i M.A.G.O. Con ottimi voti.


E si ritrovò da una giornata all'altra nel mondo degli adulti.


Nell'ultimo mese di scuola avea cercato casa e lavoro, trovandoli. Non era niente di speciale.

Un appartamente a Diangon Alley e un lavoro come commessa in un negozio di libri antichi.


Non era dura e si guadagnava davvero bene. Le avanzavano sempre dei soldi alla fine del mese.


La padrona del negozio era una anziana signora davvero molto simpatica, si trovava bene con lei.


Tre anni dopo aver finito la scuola incontrò Molly.


Gin aveva appena staccato di lavorare e si stava dirigendo a piedi a casa quando la vide.

Si fermarono a due metri di distanza, la madre con gli occhi lucidi e lei con uno sguardo carico di tristezza e delusione. La oltrepassò come se non la conoscesse e se ne tornò a vivere come aveva fatto in quei tre anni senza la sua famiglia.


Ed ora eccola qua. Seduta dietro al bancone nel negozio di libri antichi dove ormai lavorava da quattro anni, intenta a pensare al suo passato.


La riscosse dai suoi pensieri il cigolio della porta che si apriva.


Alzò lo sguardo verso l'ingresso e...le venne un colpo.


Alto, biondo, occhi di ghiaccio...Draco Malfoy.


Il ragazzo entrò nel negozio, osservandosi intorno per bene.


Subito dopo si diresse verso il bancone, non notando la rossa.

Quando gli fù avanti spalancò un attimo gli occhi, per poi tornare calmo, cercando di nascondere la sorpresa con qualche battuta acida.

"Ma tu guarda chi c'è! La piccola fiammiferaia che lavora! Allora ci sarà più cibo per tutti nella casa, se si può chiamare così, in cui vivete!"


"Draco Malfoy! Qual buon vento?! Ti pensavo rinchiuso in qualche cella di Azkaban" gli rispose calma lei, sviolando l'argomento famiglia.


"Ma come non lo sapevi Weasley? I tuoi non te l'hanno detto? Durante la guerra ho collaborato con L'Ordine della Fenice" rise freddo. " Vedo che i tuoi parenti hanno molta fiducia in te"

Un ombra di tristezza attraversò gli occhi azzurri di Ginevra. E con amarezza rispose:

"Non ho contatti con i miei fratelli e con i miei genitori da cinque anni, Malfoy"

"Cosa?" chiese il ragazzo senza pensarci.


"Hai capito. Sono cinque anni che non ho loro notizie. Ho tagliato i ponti con il passato. Adesso ho un appartamento qua a Diangon Alley e lavoro qui dalla fine del settimo anno. Comunque sono felice di vedere che non hai seguito le ombre di tuo padre. A scuola eri ridicolo" gli rispose, alzandosi dalla sedia.


Com'era cambiata in quel periodo.

Non odiava Malfoy, non lo reggeva però.


Era davvero contenta per lui, per non essere andato a morire dalla parte sbagliata.

Aveva cambiato opinioni in tante cosi da quando non aveva l'influenza degli altri Weasley.


E questo il ragazzo lo notò.

"Grazie per il ridicolo" ironizzò, con una buffissima aria offesa e contrariata.

La ragazza scoppiò a ridere.


"Malfoy, togliti quell'espressione, per favore" disse quando si fu calmata.


Il ragazzo intanto l'aveva osservata ridere, meravigliato.


Cinque anni senza fratelli Weasley e la tua vita cambia del tutto.


"Weasley.." iniziò lui.


"Chiamami Ginevra" lo interuppe seria. " Non mi piace quel cognome"


"Ok, Ginevra" sussurò, osservandola.


"Dimmi, Draco"


"Lo sai che sei bellissima?" chiese il biondo con semplicità.

Gin sorrise imbarazzata.


"No...Comunque Grazie mille. Ehm..cosa ti servita? Di libro intendo..." disse cambiando argomento.


"Ah, si. Il libro" distolse lo sguardo della figura della ragazza per volgero in uno scaffale a destra.

"Lo avete il Segreto di Brian Zockward?" chiese infine.


Lei ci pensò un attimo, per poi annuire.


Si diresse verso una libreria e si alzò in punta di piedi.

Afferrò il libro dallo scaffale più in alto e prima di riuscire a voltarsi si sentì prendere per la vita da due braccia forti.


"Piccola Rossa mi hai stregato, possibile?"


Gin non rispose e non si mosse, quando Draco iniziò a preoccuparsi lei voltò il viso verso di lui sorridente.


"Stasera usciamo?" gli chiese con semplicità-


Lui la baciò a fior di labbra.


"Lo considero un si."




The End


§§§§


Altra shot. Fatemi sapere.


  
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