Una ragazza semplice,due occhi grandi,col viso pensieroso e una matassa di capelli sotto la quale alloggiavano sogni e speranze.

Il suo cuore batteva e se batteva era proprio per merito suo,lui,quell'amore di ragazzo che chiunque vorrebbe per sč.

Entrambi passavano i giorni con lo sguardo sempre rivolto a quel cielo che li faceva sentire vicini,quel cielo che dipingeva loro le giornate a seconda dei suoi colori;erano distanti 653 km..e sapevano di trovarsi sotto lo stesso telo azzurro che di notte magicamente diventava blu scuro e colmo di pezze.
Erano pezze chiamate stelle.
Chissā se quelle c'erano proprio perchč nessuno le voleva ricucire. Chissā cosa c'era oltre,chi cambiava il telo durante le diverse ore della giornata.

Chissā se si stavano pensando.

I loro occhi sembravano potersi rispecchiare nel sorriso candido della Luna. Loro parlavano a Lei,nella speranza che Lei poi potesse donare quelle parole al cuore che la scorgeva nello stesso istante e che aspettava impaziente.

Con una buonanotte,lui congedava la Luna e Le chiedeva di proteggere e di custodire la notte della sua amata. 

Poi stringendo le labbra,dava un bacio nel vuoto dell'aria,per far sė che il vento lo cullasse e lo portasse fino a lei.

Non erano poi cosė distanti.

A lei bastava chiudere gli occhi e immaginare di cadere fra le sue braccia; non sentiva pių paura. Lo desiderava pių di qualsiasi altra cosa.

Sapeva che anche se lontano,c'era lui,esisteva,e che i loro cuori non facevano che battere l'uno per l'altra.
Si amavano,erano felici di essersi trovati.