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Autore: _liamsnipples    26/02/2012    3 recensioni
Destiny. Manca il suo sogno per colpa del suo cazzo di patrigno, e poi? E poi conosce LUI!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sanremo dream "Vaffanculo! Io con te non ci parlo più, non capisci cazzo! Per me è importante, importantissimo!"

Destiny sbattè la porta di camera sua dietro di se e cominciò ad escogitare nella sua testolina un piano secondario per andare a quel fottuto concerto. Per conoscere quel fottuto ragazzo. Harry Styles.

Destiny abitava a Sanremo e quella sera i ragazzi sarebbero venuti al teatro Ariston per un concerto di beneficenza. Lei poteva avere i biglietti, una sua amica ne aveva presi due, ma i suoi genitori non la lasciavano andare perchè costavano troppo. Centocinquanta euro. Era incazzata, proprio incazzata nera. Non riusciva a pensare ad altro che alle BM che neanche li conoscevano ed erano finite sotto al palco per 'conoscenze di papà' a urlare come delle cretine per dei ragazzi mai visti prima d'ora. E lei a casa come una sfigata. A versare lacrime sul suo amore per loro. Erano le quattro del pomeriggio circa. Uscì di nascosto dalla finestra di camera sua e sgattaiolo sul vialetto del giardino. Nessuno la vide, perfetto. Arrivata a questo punto cosa doveva fare? Non sapeva dov'erano i ragazzi nè dove provavano. Nulla. Per cui si rassegnò. Almeno era fuori casa, lontana dalla merda di patrigno che si ritrovava. I suoi genitori erano morti, prima papà, poi mamma dopo essersi risposata con questo "essere". Bhe sì fa tanto cenerentola con la matrigna che scappa per andare al ballo. Ma forse era solo lei ad allargare la stroria come fanno tutti gli adolescenti in queste situazioni.

Raggiunse la spiaggia costeggiata da palme e i tipici fiori di Sanremo. Mise le cuffie, accese l'iPod.

One Direction ON
World OFF

Chiuse gli occhi fingendo di essere al concerto, agitava le braccia e muoveva le labbra seguendo le parole della canzone. La gente che passava la prendeva per scema, ma non gliene importava. Lei si stava godendo quel momento come se fosse il suo concerto, uno solo per lei. Inizò a piangere, le lacrime cominciarono a scivolarle sul volto percorrendo i suoi lineamenti delicati e le sue gote un po' arrossate. Poi..
Buio


"Hei, ti sei svegliata!"
Non rispose. Rimase lì, paralizzata.
"Che c'è? Pare che tu abbia visto un fantasma"
"I-io, cioè t-tu s-sei Ha-Harry!" esclamò. Altro che fantasma, aveva visto il suo cantante preferito! E' decisamente peggio!
"Ehm si.. a quanto pare.. Ma ti prego. Non urlare o fare schiamazzi."
Promise che non l'avrebbe fatto ma probabilmente neanche volendo sarebbe riuscita ad urlare, era paralizzata dall'emozione. Si guardò in giro, era sdraiata su un divanetto in un hotel di lusso. Poi chiese:
"Che è successo? Perchè mi trovo quà?"
"Ti sei scontrata con me camminando in riva alla spiaggia e quando sei caduta hai battuto la testa e sei svenuta, così ho deciso di portarti qua. Non ti avrei mai lasciata in mezzo alla strada da sola. Sai.. per educazione"
Non sembrava tanto tenero quanto se lo immaginava Destiny.
"Quando sei caduta a terra c'era questo, è rotto.. Ti va se ne andiamo a comprare uno nuovo? Lo pago io, è stata colpa mia se ti sono venuto addosso" sorrise con tutti i denti che aveva e la prese per mano "Comunque, come ti chiami?"
"Mi chiamo Destiny"
"E cosa ci facevi a camminare ad occhi chiusi con l'iPod in mezzo al marciaiede, Destiny?"
sorrise di nuovo, uno di quesi sorrisi che Destiny aveva visto un sacco di volte in un sacco di foto ma che , anche a distanza, la faceva emozionare.
"Ero scapata di casa, il mio patrigno non mi lascia venire al vostro concerto stasera per il prezzo dei biglietti. Cazzate. Così sono scappata per  sentirmi meno oppressa. Ma penso sia stata la scelta più insesatamente giusta che io abbia mai fatto nella mia vita"
La accompagnò a comprare l'iPod nuovo, uguale a quello di prima poi la riaccompagnò davanti casa sua.
"Allora, ci sei stasera Destiny?"
la guardò intensamente negli occhi stringendole le mani sui fianchi.
"Verrei, ma non ho i biglietti"
"Io sì però! Finito il concerto vieni nei camerini, ecco il pass. Puoi portare anche una tua amica"
affermò felice della sua decisione. Destiny afferrò il biglietto e i pass. Poi fece per andarsene, ma Harry la fermò per il polso. Subito lei tolse la presa.
"Eh no, riccia che fai?! Ti tagli?!"
si riferiva ai tagli che Destiny aveva sui polsi. Soffriva di queste crisi ogni tanto ma ormai le era passata.
"Mi tagliavo. Adesso non più, da quando ci siete voi.. Da quando ci sei tu"
"Lo spero, non hai motivi per farlo.. sei bellissima"
lo disse con un filo di voce vicino al suo orecchio, un suono quasi impercettibile. Lei rabbrividì. Lui le stampò un bacio in fronte e andò al teatro Ariston ad aspettare il suo ritorno in tutto il suo splendore.
   
 
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