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Autore: sakura_tan    26/02/2012    3 recensioni
Mafia russa, monete d'oro, rapimenti e tanto amore. Una classica hurt/comfort con finale slash (Neal/Peter)
Genere: Angst, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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WHITE LIE 1

PREMESSA: ho visto che recentemente è stata pubblicata una ff simile alla mia. Mi dispiace di dover proporre qualcosa di già letto, ma tengo a sottolineare che le hurt/comfort (soprattutto quelle slash) sono intrise di clichè e scene tipo. Per questo motivo non sono riuscita correggere la storia troppo radicalmente. Spero comunque che apprezziate.

Mi ero promessa di non scrivere più fan fiction su White Collar, ma il mio amore per la coppia Neal e Peter non smette di tormentarmi. Tuttavia questa volta mi cimenterò in una storia a capitoli (esperienza quasi nuova per me). La trama è stata ideata grazie all'aiuto delle mie Nealer's fans preferite: Debora (alla quale avevo già dedicato "Appetito") e Anna.
Spero che il frutto della mia mente contorta vi piaccia.

P.S. Il nome della ff avrà un senso solo alla fine.
Buona lettura.

WHITE LIE





CAPITOLO 1:  BLACK COLLAR.


"I’ll wash his feet with my hair if he needs.
Forgive him when his tongue lies through his brain.
Even after three times, he betrays me" *


Neal non fece nemmeno in tempo ad uscire dall'ascensore che Diana gli si presentò davanti con aria seria: "Peter ti vuole nel suo ufficio".
"Roba seria?" chiese, mentre apoggiava il cappello sulla sua scrivania.
"Mafia russa".
Il sorriso del ragazzo si spense per qualche istante, ma fu abbastanza perchè la donna lo notasse: "qualche problema?" gli chiese, preoccupata.
Quello sospirò e sollevò le spalle: "A parte il fatto che qualche tempo fa potrei aver rubato ai russi un diamante rosa da dieci milioni?"
"Tu hai fatto cosa?!"
Neal si girò di scatto e vide il suo capo che lo guardava accigliato, in attesa di una risposta.
"Ho detto 'potrei' aver rubato"
L'altro sospirò rassegnato: "meglio far finta di non aver sentito".
Mentre si avviava verso il suo ufficio, con Caffrey dietro di lui, gli si abbozzò un sorriso sul viso. Sebbene catturare criminali fosse il suo lavoro, l'agente Burke avrebbe mentito se non avesse ammesso che le imprese del suo consulente lo avevano sempre affascinato. D'altro canto, ogni cosa che girasse intorno a Neal, che si trattasse di furti d'arte o saponette per il bagno, era inspiegabilmente affascinante.
"Allora," esordì Peter sedendosi dietro la scrivania: "Che ne dici di dirmi quello che sai di questa gente?"
Neal prese tra le mani il fasciolo che l'uomo gli passò e iniziò a sfogliarlo con aria preoccupata:
"Brutta storia. Queste persone non si faranno prendere facilmente, soprattutto considerato che c'è di mezzo una collezione di monete d'oro del XII secolo stimate otto milioni!"
"Bè, mi pare di aver sentito che tu abbia già fregato questi tizi una volta. Perchè non riprovarne l'esperienza?"
Al ragazzo non piaceva l'idea di avere a che fare ancora con la mafiya* : non era stato per niente divertente l'ultima volta. Era quasi morto ed era dovuto rimanere nascosto per molti mesi. Tuttavia sorrise: "Non ho mai ammesso di averlo fatto, ma sembra una proprosta allettante".
"Bene, chiama Jones e Diana. Fra cinque minuti vi voglio tutti in riunione. Ah! E portami del caffè".

****

"Ok ragazzi, questo è il piano: faremo girare la falsa voce che esistono altre dieci monete d'oro a completamento della collezione rubata dai russi. Ovviamente la Solntsevskaya bratva* non si lascerà perdere un'occasione simile e andrà subito a far visita a colui che in teoria avrebbe queste monete mancanti. Ecco che entro in azione io, fingendomi il propr-"
"Tu?!" gridò, senza accorgersene, Neal.
"E chi, se no? Jones deve dirigere le operazioni e Diana coprirmi le spalle con l'altra squadra".
Il ragazzo si abbandonò sullo schienale della sedia e incrociò le braccia al petto, assumendo un'espressione che parlava da sola.
"No, no, no,no" si alterò Peter, agitandogli una mano davanti: "non penserai davvero che ti faccia giocare coi russi? Non stiamo parlando di criminali con completi firmati che si aggirano per musei rubando opere d'arte col loro sorrisetto fasullo! Questa gente tortura, violenta, ammazza!"
Neal si alzò in piedi: "Una buona ragione per cui non dovresti andarci!"
"E allora dovresti andarci tu?! Come pensi che ti accoglierebbero dopo aver realizzato chi sei? Con vodka e pirog?*"
"Ma Pet-"
"Caffrey! Ci vado io, la questione è chiusa."
Neal allontanò il suo sguardo da quello del partner. Non gli andava per niente che si esponesse ad un simile pericolo, e reputava quella sua decisione un atto di puro egoismo. Se fosse morto, lui come avrebbe fatto? Dove avrebbe potuto trovare altrove quel calore che altra definizione non aveva se non 'familiare'? Chi gli avrebbe sorriso la mattina, porgendogli una tazza di quel disgustoso caffè dell'FBI? Chi l'avrebbe preso quando sarebbe scappato? Chi-
I suoi pensieri furono interrotti dalla voce dell'uomo che pronunciava il suo nome: "Neal, tu dovrai occuparti di ricreare le dieci monente 'mancanti'. In una di queste inseriremo un GPS che ci permetterò di beccare il rifugio dei russi prima che scoprano che sono false. O almeno spero. Ce la puoi fare in due giorni?"
"Mi farò aiutare da un amico"
Peter lo gelò con lo sguardo: "Dì a Mozzie che se si intasca l'oro lo sbatto in prigione"
"Ricevuto".

****

"Ultima moneta fatta, con tanto di GPS incorporato. E mancano 14 secondi alla data di scadenza! Direi che siamo stati grandi, socio."
"Già. Ora chiamo Peter". Stava per prendere il cellulare quando qualcuno iniziò a bussare insistentemente.
"Aprimi,Neal!"
Non ci poteva credere. Lo stacanovismo di Peter era assolutamente disarmante. Si alzò dalla sedia ed andò ad aprire.
"Buona sera!"
"Ehi", lo salutò con un sorriso: "Ciao anche a te Mozzie, dovunque tu sia! Allora, avete finito?"
"In perfetto orario, direi!" rispose il consulente, pieno di sè: "Dieci monete d'oro del XII secolo contraffatte in modo impeccabile. Ci vorrebbe un sistema ARTtrust per poter affermare con certezza che sono false".
L'uomo gli mise una mano sulla spalla: "sei il migliore"
Da dietro il divano spuntarono due piedi: "Oh, grazie Signor Distintivo!", squittì una voce: "Sono felice che anche il mio aiuto sia stato apprezzato!"
"Grazie anche a te, Mozzie." Disse, prima di chinarsi all'orecchio dell'amico e sussurrargli: "non si è intascato niente, vero?"
"Ci ha provato, ma gli ho fatto presente il tuo ammonimento".
"Bene", sospirò: "ora è meglio che porti queste monete alla cassaforte del Bureau. Domani è previsto l'incotro con la mafiya, e qualcosa mi dice che non hanno la minima intenzione di pagarmi la somma pattuita. Quindi, dal momento che tra qualche ora potrei morire, vorrei andare il più presto possibile a casa da mia moglie."
"Il pessimismo non ha mai consolato né i malati nel corpo, né gli infermi nell'anima. Dai, stai con noi a bere un bicchiere di vino."
"Oh! Stai citando  Huysmans?!" gli gridò Mozzie dal divano. Neal lo ignorò.
"E' mia moglie quella che può consolarmi" rispose divertito Peter.
"Bè, se la metti così allora buona notte. Ma sappi che mi offende il fatto che non voglia passare la tua 'presunta ultima notte' con me". L'agente Burke arrossì a quelle parole, soprattutto dopo aver notare lo sguardo malizioso con il quale Neal le aveva pronunciate. Poi assottigliò gli occhi in una buffa smorfia che sarebbe dovuta sembrare minacciosa: "Ho come la sensazione che, se anche morissi, mi raggiungeresti all'altro mondo provvisto di scarpe italiane e cappello pur di tormentarmi".
"Può darsi", affermò il ragazzo aprendogli la porta.
L'altro gli rispose con un grugnito e uscì.


"I'm just a holy fool, He's so cruel
but I'm still in love with Judas.
I couldn't love a man so purely
even darkness forgave his crooked way.
I've learned our love is like a brick
build a house or sink a dead body."





NOTE:
*Judas, Lady Gaga.
*Mafiya: modo per chiamare la mafia russia.
*Solntsevskaya bratva: "potente organizzazione criminale russa originaria di Mosca. Da un rapporto statunitense è stata rivelata una presenza dell'organizzazione anche a San Francisco" [Wikipedia]
*pirog: "pietanza russa di pasta ripiena, dolce o salata, cotta al forno o fritta" [Wikipedia]

Ed ecco finito il primo capitolo. Cosa ve ne pare? Credo che il primo capitolo sia sempre il più difficile da fare. Dite di no, eh? MI STATE DICENDO CHE SARA' SEMPRE PEGGIO?!
  
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