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Autore: Sonskyn    27/02/2012    0 recensioni
« Sarà meglio che tu vada, George ti starà aspettando» disse. Mi guardò negli occhi ancora per qualche istante e poi entrò in casa, lasciandomi lì, imbambolato come un ebete e contento come un bambino alla sua prima partita di Quidditch.
***
«Sarà meglio che tu vada, George ti starà aspettando.» gli dissi. Lo guardai negli occhi ancora per qualche istante e poi entrai. Mi chiusi la porta alle spalle e scivolai lentamente lungo di essa, ritrovandomi rannicchiata a terra con un sorriso ebete sul volto.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
- Questa storia fa parte della serie 'Angelina P. Granger - A brand new ginger world'
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Per aver partecipato al concorso "A white write Christmase" indetto dalla pagina facebook -> The elder wand <-, questa storia si è aggiudicata il premio Originalità!

"Per aver introdotto sapientemente un nuovo personaggio e averlo fatto interagire con gli altri già presenti nella saga questa FF si è aggiudicata tale premio.
Inoltre, è stata una mossa vincente anche l'aver introdotto il duplice punto di vista, da una parte quello di Fred Weasley e dall'altro quello di Angelina Granger.

Quindi, complimenti, davvero!"

 

* * *
 


A drop in the ocean

A drop in the ocean
A change in the weather
I was praying that you and me
might end up together
It's like wishing for rain
as I stand in the desert
But I'm holding you closer than most
Cause you are my heaven




 

«…e se vuoi che uno ti dia una mano, Ron, io eviterei di lanciargli coltelli. È solo un piccolo suggerimento. Stiamo andando al villaggio, c’è una ragazza molto carina che lavora dal giornalaio e pensa che i miei trucchi con le carte siano meravigliosi… quasi come vera magia…» sghignazzò e uscimmo insieme dalla porta principale.
«Sono convinto che Ron ci abbia appena insultati, ma credo che la ragazza del giornalaio abbia la priorità! » continuò ridendo sotto i baffi.
Era una bella giornata invernale, tutto intorno alla Tana era ricoperto da un manto di neve candida che rendeva il paesaggio… magico! È arrivato Capitan - ovvio.
Poi il mio sguardo si posò su qualcosa di indescrivibilmente bello. I lunghi capelli risaltavano sul bianco che la circondava. Non riuscivo a vederle il volto, i suoi occhi erano fissi su un libro posato sulle ginocchia, ma riuscivo a scorgere l’ombra di un sorriso tra cui era rimasta intrappolata una lacrima. Si sistemò una ciocca dietro l’orecchio sinistro, mentre con la mano destra voltò pagina. Indossava un berretto che le aveva regalato mamma il Natale passato, un grazioso maglione ocra e un cappotto verde. Se ne stava rannicchiata sulla panchina, senza accorgersi che la stavo guardando.
Era successo molto spesso: durante i pochi giorni nelle vacanze di Natale, nei tre mesi di vacanze estive e perfino l’anno prima ad Hogwarts, quando la incontrava per il corridoio, mentre se ne stava in riva al lago a guardare le nuvole. E lei non si era mai accorta di niente... O forse fa finta e mi ignora completamente...  Pensai amareggiato. Stava di fatto che, ancora una volta, ero lì a fissarla come un bamboccioso babbuino.
« Ehi Fred!» aveva chiuso il libro e l’aveva poggiato al suo fianco.
«George... » salutò anche il mio gemello, che le fece un cenno e si incamminò verso il villaggio.
Lei mi sorrise e divenni più rosso dei miei capelli.
« ‘Giorno Angelina» le dissi guardandola negli occhi verdi.
«È una bella giornata oggi, non trovi? » mi chiese con lo sguardo fisso all’orizzonte.
« Già, proprio bella… » dissi, più per lei che per la giornata.
Improvvisamente si alzò e mi ritrovai con il naso arrossato dal freddo a pochissimi centimetri di distanza dal suo, delicato, leggermente all’insù... Perfetto. Si alzò in punta di piedi e le sue labbra sottili si unirono per un istante interminabile alle mie.
Provai un senso di euforia, molto più di quando io e George riuscimmo ad inventare le nostre prime Merendine, molto più di quando Harry ci consegnò i soldi per aprire il negozio, molto più del vedere la faccia del rospo quando volammo via sui nostri manici di scopa. Mi sentivo talmente felice che avrei fatto invidia ad una boccetta di Felix Felicis.
Poi Angelina si allontanò e io rimasi ancora un poco con gli occhi chiusi, per assaporare quei momenti di assoluta gratificazione. Lei mi guardava, incuriosita. Quando aprii gli occhi le sorrisi e lei mi rispose sollevata.
« Sarà meglio che tu vada, George ti starà aspettando» disse. Mi guardò negli occhi ancora per qualche istante e poi entrò in casa, lasciandomi lì, imbambolato come un ebete e contento come un bambino alla sua prima partita di Quidditch.
 
 
“Tra breve andrò via e mi lascerò alle spalle un mondo che si regge su un fragile equilibrio; so che presto o tardi si spezzerà e che cederà di nuovo il posto alla guerra. So anche, però, che poi torneranno la pace e la speranza, e poi ancora il buio e la disperazione.
Non è in questo eterno circolo che risiede il senso della nostra vita?”.
Sorrisi e una lacrima vi rimase intrappolata.
Un libro emozionante…
Era una bella giornata invernale, tutto intorno alla Tana era ricoperto da un manto di neve candida che rendeva il paesaggio… magico! Quanto sono idiota...
Mi accorsi che c’era qualcosa di strano. Voltai impercettibilmente lo sguardo e mi accorsi che una figura slanciata, a pochi passi da me, mi guardava. Arrossì leggermente e continuai a fissare le pagine del libro facendo finta di niente.
Perché deve sempre stare a fissarmi, mi mette in imbarazzo
Poi decisi di alzare lo sguard0.
« Ehi Fred!» dissi «George... » salutai anche il gemello, mi fece un cenno e si incamminò verso il villaggio.
« ‘Giorno Angelina» mi disse sorridente. Si era avvicinato e mi guardava con i suoi profondi occhi azzurri, le lentiggini ne risaltavano ancora di più la bellezza e i capelli spettinati lo rendevano tremendamente bello. Indossava il maglione della signora Weasley con la F al centro, un paio di guanti colorati e una sciarpa in coordinato.In qualsiasi modo è conciato, mi toglie comunque il fiato.
«È una bella giornata oggi, non trovi? » gli chiesi distogliendo lo sguardo da lui.
« Già, proprio bella… »
Senti Angelina, sei una ragazza forte e decisa, alzati e bacialo. Dimostragli cosa provi.
Cercai di autoconvincermi. Era da anni che gli correvo dietro e non avevo mai fatto nulla per dimostrargli quanto tenevo a lui. Quindi mi alzai e mi avvicinai, i nostri nasi quasi si sfioravano.
Mancavano pochi centimetri…
 Lo baciai per un istante che sembrò infinito.
Un istante di pura felicità. Era come sfogliare un libro appena comprato, sentirne l’odore e accarezzarne le pagine; come prendere il primo volo, sollevarsi da terra, con il vento che scompiglia i capelli. Una sensazione di pura gratificazione.
Poi mi allontanai e lo guardai incuriosita cercando di leggerne la reazione. Teneva gli occhi chiusi e quando li aprì sembrò che il mondo si fermasse di botto. Gli risposi sollevata.
«Sarà meglio che tu vada, George ti starà aspettando.» gli dissi. Lo guardai negli occhi ancora per qualche istante e poi entrai. Mi chiusi la porta alle spalle e scivolai lentamente lungo di essa, ritrovandomi rannicchiata a terra con un sorriso ebete sul volto.



 





NdA

E riecco che ripubblico anche questa FF, nuovo titolo e il premio!
Questa è stata molto semplice da scrivere, perchè Angelina è il mio personaggio e tutto ciò che le riguarda è già scritto nella mia testolina rossa! ;)
Aspetterò con ansia le vostre recensioni cari!

Un bacio
Angelina

P.S. Poiché questa storia è stata scritta e pubblicata prima della long The Fight, è probabile che non coincida perfettamente con i fatti raccontati o che comunque presenti delle stranezze. è anche molto probabile che, in seguito, verrà modificata per attenersi meglio alla storia.
   
 
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