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Autore: laisaxrem    28/02/2012    0 recensioni
dal testo: "Ninfadora Tonks aprì gli occhi.
Quello era il grande giorno.
Finalmente, dopo tutto quel tempo, il suo sogno si sarebbe realizzato.
Per un momento la giovane strega si perse nei ricordi e ripensò ai momenti più felici della sua vita."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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AMORE A PRIMA VISTA

 
Ninfadora Tonks aprì gli occhi.
Quello era il grande giorno.
Finalmente, dopo tutto quel tempo, il suo sogno si sarebbe realizzato.
Per un momento la giovane strega si perse nei ricordi e ripensò ai momenti più felici della sua vita.
Poi, dal piano di sotto, sua madre urlò: << Ninfadora! Sbrigati! Farai tardi! >>
<< Non chiamarmi Ninfadora, mamma! >> le rispose la ragazza, alzandosi lentamente dal letto. << E comunque sono sicura che non è così... OH MERLINO! >> esclamò sconvolta.
Non era tardi. Era tardissimo! Era in un ritardo mostruoso. Proprio quel giorno, il giorno più importante della sua vita.
Indossò i primi vestiti che le capitarono sotto mano e prese a scendere velocemente le scale.
Salutò sua madre e corse alla porta d’entrata.
Stava già per uscire quando la voce di Andromeda la raggiunse.
<< Ninfadora! Non avrai intenzione di presentarti così, spero! Non ti sei nemmeno pettinata! >> disse con una smorfia osservando il vecchio paio di jeans tagliati e la maglietta viola tutta stropicciata.
<< Oh mamma. Non ho proprio tempo per discutere con te... >>
<< Tu non esci da questa casa in queste condizioni! >>
<< Ma mamma! >>
<< Niente ma. Ora tu vai disopra e ti metti un vestito. Te ne ho preparato uno sulla sedia ieri sera >>.
Ninfadora sbuffò. << Mamma non mi sembra il caso di indossare un vestito. Lo sai che mi piace sentirmi comoda in ogni situazione e sono sicura che a lui non dispiacerà il mio abbigliamento. E comunque >> aggiunse in fretta vedendo che Andromeda stava per ribattere << è tutto a posto. Ho già tutto nella borsa... >>
La donna si guardò attorno. << Posso sapere di grazia quale borsa? >>
<< Per le mutande di Merlino! >> esclamò la ragazza e corse al piano superiore ritornando qualche secondo dopo con un borsone in mano.
Salutò nuovamente la madre ed uscì sbattendo la porta.
Corse nel vicolo accanto e si smaterializzò. Quando aprì gli occhi si trovò in un enorme salone. Odiava quel posto ma sarebbe diventata la sua casa per il resto della sua vita per cui doveva iniziare a farci l’abitudine.
Guardò l’orologio. Era tardissimo. Di sicuro lui la stava già aspettando.
Si guardò attorno. C’era molta gente e non riusciva a localizzarlo.
Poi, improvvisamente, una voce dietro di lei urlò: << Ninfadora Tonks! >>
La donna sobbalzò. Era arrabbiato.
Lentamente si voltò e si trovò di fronte l’uomo che cercava. Era  meno di mezzo metro da lei.
Alto, massiccio, Malocchio Moody la guardava dall’alto in basso, lo sguardo truce.
<< Ti sembra l’ora di arrivare, ragazzina? >> cominciò senza levare gli occhi, entrambi, dal volto di Tonks. << i tuoi compagni sono già tutti al lavoro. Da mezz’ora! E tu? Spero che tu abbia una motivazione valida per convincermi a non buttarti fuori dal programma >>.
<< Su Malocchio >> disse l’altra. << Non l’ho fatto apposta. E non è così grave >>.
<< Innanzitutto per te sono il signor Moody. Punto secondo non solo è grave ma è molto grave. E se ci fosse stata un emergenza? Un attacco di maghi oscuri? Che cosa sarebbe successo? Ricorda, Ninfadora, vigilanza costante! >>
<< Senti, facciamo così. Io ti prometto che non arriverò più in ritardo se tu la smetti di chiamarmi Ninfadora >>.
Moody si gonfiò.
<< Credi che io sia ricattabile? Ninfadora è il tuo nome ed io ti chiamerò così >>.
<< Allora io ti chiamerò Malocchio >> si risolse l’altra sorridendo sorniona guadagnandosi un’occhiataccia dal mago.
<< Comunque complimenti per l’abbigliamento >> aggiunse l’uomo mentre si avviavano verso un ascensore. << La metà delle tue compagne si è presentata con un abito da sera. La prossima volta però cerca di indossare qualcosa di un colore mimetico, adatto per eventuali appostamenti >>.
<< Grazie Malocchio >>.
L’uomo si voltò e fulminò la ragazza con lo sguardo.
<< Su Malocchio. Confessalo. Tu mi ami già >> disse Tonks allegra, seguendo nell’ascensore il suo nuovo maestro.
<< Sì >> borbottò l’altro. << Ti amo come si può amare una spina nel... >>

 
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Ah-ah! Credevate che stessi parlando del mio lupacchiotto eh? Ma vi sbagliavate. Hi hi hi (risata maligna).
Non so come mi sia saltata fuori questa cosa. Pensavo al primo incontro tra Malocchio e Tonks, cercavo un motivo per cui lui l’avesse presa subito in simpatia. E così eccomi qui. Forse la mia Tonks è un po’ impertinente, però è un po’ il suo carattere. Io non ce la vedo ad arrossire perché è arrivata in ritardo o robe del genere.
A voi il giudizio.
Ciao.
L
  
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