28/02/2012
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Fin da piccolo ho sempre pensato che l'amore era come nei film facile, bellissimo e infinito, ma non è così. La vita non è un film e l'amore non può essere lo stesso. Quando incontri la persona che ti fa battere forte il cuore pensi che esista solo lei, poi cerchi in tutti i modi di farti notare, ma pian piano ti rendi conto che lei esiste solo per te, ma tu per lei non esisti. Sei come invisibile, nessuno ti riesce ne a vedere ne a capire. Ti rendi conto che qualunque cosa tu faccia lei non la vede, qualunque cosa tu dica lei non la sente e ti chiudi in te stesso, dicendoti che è la cosa migliore da fare per te e per lei, ma stai troppo male e dimenticare è impossibile.
E tu ora sei qui, di fronte a me con quel sorriso sulle labbra che mi stravolge il cuore. Ti prego, non smettere mai di sorridere perchè ormai la mia vita dipende da questo. Dipende da te.
Ti avvicini a me, ma non per il motivo che desidero io. Ti avvicini, solamente per fare quella stupida coreografia che tanto odio. Non mi rendo neanche conto che ho smesso di cantare, mi sono perso nei tuoi occhi e non voglio più uscire. Devo smetterla di pensare a te e ritornare alla realtà.
Stai ballando e i tuoi occhi non si staccano da me come i miei dai tuoi del resto. Kikwang sta cantando il suo pezzo e come sempre tu non resisti a non darmi fastidio. So quello che pensi. Pensi che quei gesti affettuosi nei miei confronti non mi piacciono, ma non è vero. Farei qualunque cosa per farmi abbracciare da te, ma il fatto che tu lo faccia per scherzo ferisce i miei sentimenti, perchè so che non mi ricambi. Scherzo, sorrido e vado avanti, ma il mio cuore rimane indietro non riesce a cancellare. La canzone continua e senza che me ne renda conto finisce, come finisce l'ennesimo concerto.
Amo questo palco. Mi piace ballare, cantare e vedere tutta quella gente venuta li per noi. Vedere sei semplici ragazzi che cercano di trasmettere dell'emozioni con delle semplici note sperando di farle rimanere nei cuori di tutte quelle persone che le ascoltano. La cosa che mi piace di più e stare su questo palco con voi. Con te.
Il manager mi risveglia dai pensieri -Junhyung muoviti aspettiamo solo te- mi volto a guardare. Ormai siete saliti tutti in auto, manco solo io. Prendo la giacca e corro da voi. Entro in auto e senza rendermi conto sono accanto a te. -Ehi è andata bene il concerto vero?- la voce squillante di Yoseob sovrasta tutte le altre. Iniziamo a parlare, ma tu non ci segui. Sei perso da una altra parte, in un mondo dove io non ci sono. I tuoi occhi sono stanchi, lo vedo. Li ho guardati troppe volte e conosco ogni loro espressione. Qualcosa ti allontana da noi, dai nostri discorsi. La stanchezza è troppa e lentamente appoggi la tua testa sulla mia spalla abbandonandoti al sonno. I tuoi capelli profumano di pesca, hai cambiato shampoo. Appoggio la mia testa sulla tua per sentirne meglio il profumo. I capelli morbidi mi accarezzano il viso e pian piano i miei occhi si chiudono. Come ogni notte sogno te, anzi io e te. E' sempre il solito sogno, ma mi va bene l'importante e che ti possa abbracciare, baciare o solamente starti accanto.
Ogni volta spero che svegliandomi la situazione cambi, ma ogni mattina è sempre uguale. Io da una parte, tu dall'altra. Qualcosa mi porta via da quel mondo, è la tua mano che dolcemente prende la mia. Non voglio vedere se sei sveglio, non voglio muovermi per paura che quel momento finisca. Dalle tue labbra sento uscire qualcosa, ma non riesco a capire, o forse neanche voglio. Il vento che entra dal finestrino aperto ti scompiglia i capelli e il loro profumo ritorna. Ogni cosa mi ricorda te, e da oggi la pesca mi ricorderà dei tuoi capelli contro il mio viso, il tuo respiro sulla mia spalla e della tua mano nella mia.