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Autore: blueElle    28/02/2012    1 recensioni
"Spostati, ti prego. Il suo lamento gli colpì la mente fastidioso. Una donna che moriva per suo figlio. Un padre che si sacrificava per le persone più care al mondo. Tutto ciò che lui non aveva mai avuto."
Quando il nemico più grande è l'amore, e sei consapevole che non potrai mai riuscire a sconfiggerlo fino in fondo. La notte in cui Voldemort tentò di uccidere Harry attraverso i suoi pensieri, che mai rivelò a qualcuno.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Era da tempo che avevo intenzione di completare questa fanfiction, prima solo abbozzata e nemmeno finita. Finalmente ho trovato il tempo e soprattutto l’ispirazione per portarla a termine. Specifico che non so cosa mi sia passato per la testa quando l’ho scritta, ma mi ha sempre incuriosito, come situazione. A voi la lettura, commenti e critiche sempre bene accetti.
 

∞ ∞ ∞ ∞ ∞ ∞ ∞

 

Arrenditi, è inutile…
Tu non puoi fermare le maree.

 
La profezia parlava chiaro, e lui non aveva dubbi su ciò che avrebbe dovuto fare. Aveva sacrificato troppo per arrivare a quel punto, e ora non si sarebbe tirato indietro per nessuna ragione. Grandi maghi dovevano perire per una grande causa, e loro non sarebbe stati ne i primi ne gli ultimi.
 
Puntava la bacchetta contro quella giovane donna disarmata, intento a seguire i suoi scopi, dai quali nessuno l’avrebbe distratto, nemmeno quella nata babbana. Le aveva detto di spostarsi, ma lei si era rifiutata la prima come la seconda volta. Spostati, ti prego. Il suo lamento gli colpì la mente fastidioso. Una donna che moriva per suo figlio. Un padre che si sacrificava per le persone più care al mondo. Tutto ciò che lui non aveva mai avuto.
 
Spostati, ti prego. Non meriti la morte, non ora. La sua mente raggiunse la figura di sua madre, anche lei si era sacrificata per lui. E non sarebbe dovuta morire. Rivide sul viso della giovane la stessa espressione che per anni aveva immaginato portasse sul viso Merope quando era stata abbandonata. Nessuna delle due meritava la morte.
 
Spostati, ti prego. O sarò costretto a farlo. Quando quello sciocco di Severus l’aveva implorato di risparmiare quella giovane, lui aveva annuito, distaccato, ma era stato certo fin dall’inizio che lei non si sarebbe salvata. Era certo che si sarebbe sacrificata. Era stata così sciocca da affidare la sua vita a Minus. Un traditore: lui avrebbe meritato la morte. I Potter sarebbero caduti, con un onore che molti suoi seguaci potevano solamente sognare.
 
Le intimò per l’ultima volta di farsi da parte. Ma lei non lo fece.
 
Avada Kedavra.
 
L’avrebbe ricordata così per sempre, memoria intatta dell’amore. Quell’amore che lui non aveva mai avuto. Una lacrima silenziosa scese sul suo viso, prima che puntasse la bacchetta contro quel bambino, che rappresentava la sua distruzione. Era deciso a farlo in fretta, per allontanarsi da lì subito dopo. Non sopportava di vedere quell’espressione svuotata sul viso della giovane donna, guardarlo ancora per chiedere una pietà che non avrebbe mai ricevuto.
 
Puntò la bacchetta contro il neonato, ma qualcosa andò storto. Il signore Oscurò sparì, e con lui quell’unica lacrima versata in anni di sofferenze e odio. Lui sarebbe tornato, ma l’amore che quella lacrima rappresentava non fece più ritorno nella sua vita. Si era persa per sempre.
 

Questo uragano sta urlando per te.
Quando arriva l’amore a spaccarti la vita in un attimo.

 

∞ ∞ ∞ ∞ ∞ ∞ ∞

 
Note dell’autrice:
♣ Questo è il risultato di una mia sconsiderata convinzione: ho sempre pensato che Voldemort stimasse i Potter, come maghi e come persone, per quanto fossero dalla parte sbagliata della guerra, e quindi solo intralcio al raggiungimento dei suoi obiettivi.
♣ Questa fanfiction non vuole far passare l’idea di un presunto pairing Voldemort/Lily, almeno, questo non è il mio scopo, poi chiunque la interpreta come vuole, ovviamente. 
♣ Le parole all'inizio e alla fine della fanfiction sono state gentilmente "rubate" da una meravigliosa canzone dei Negrita, "Splendido", che non smetterò mai di ascoltare. E inoltre, soprattutto l'ultima frase, mi ricorda particolarmente Tom e le sue vicende, da qui l'idea di inserirla nella fanfiction, in parte anche fonte ispiratrice.

  
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