Autore: small
Titolo della storia: Paura silenziosa
Pairing: Remus/Ninfadora
Prompt obbligatorio: cioccolato alla fragola
Prompt facoltativo: farfalla, giallo
NdA: Grazie... non pensavo che questa storia avesse uno straccio di possibilità!


 

Paura Silenziosa

 

"Forse dovresti provare ad ascoltarmi"
L'uomo non risponde. E' immobile, in piedi sotto la pioggia, coperto sola da un cappotto marrone logoro.
"Mi hai sentito?" urla la donna, anche lei persa in mezzo al vento, nel temporale.
Lui non risponde, guarda fisso davanti a sé, poco più sopra della testa di lei. Come se avesse paura nel posare il suo sguardo sulla sua figura. Paura di ferirsi, di soffrire, di non riuscire ad andare avanti, di non essere più capace di fuggire. Ma la paura è un mostro silenzioso, che si nasconde nelle gocce della pioggia, nell'ululato del vento. Non le piace farsi sentire mentre sibila cattiva nelle orecchie della gente. Così lui continua a stare in silenzio, nell'infantile speranza che quella paura silenziosa alzi la voce. Sarebbe più facile affrontarla.
"No, non mi hai sentito" decreta la donna con la voce bassa, improvvisamente triste.
I suoi capelli sembrano rabbuiarsi con lei, quasi dipendessero dal suo umore. E forse così.
Lui continua a resistere, in silenzio. Consapevole che quel silenzio vale più di mille parole: è un punto di non ritorno. E lui non vuole illuderla, non vuole dirle che gli piacerebbe fare finta di niente con lei e il suo bambino...
"Forse dovresti rientrare in casa" è tutto quello che riesce a dire, sussurrando, insicuro della sua reazione "Avevi voglia di cioccolato alla fragola e dentro ce n'è. Tua madre l'ha comprato, no?"
Sbam! Ecco lo schiaffo che cercava. Ci tiene davvero tanto: lei deve odiarlo.
"Perché fuggi, Remus? Di cosa hai paura?".
Lei è così bella arrabbiata, che lasciarla adesso fa ancora più male, ma non può permettersi di sbagliare ora. Lei è una farfalla ed è giusto che stia tra i fiori sotto il sole giallo. Deve stare lontana dai mostri. Da quelli come lui.
"Fuggo perché non voglio stare con te".
Gli occhi di Dora, della sua Dora, si riempiono di lacrime. Lei si gira e rientra. Lui rimane lì, in silenzio, sotto la pioggia. E in quel momento illogico pensa che vorrebbe qualcuno che gli dica che fuggire non è il suo destino. E vorrebbe solo stare in casa con lei, seduto sul divano, mangiando i cioccolatini alla fragola con il ripieno rosa. Rosa come i suoi capelli. Perché tutto il resto non conta, davvero.








 Giudizio di CssandraClare

Grammatica e Punteggiatura: 9,8/10
Stile e Forma: 10/10
Originalità: 9/10
Caratterizzazione personaggi: 10/10
Uso del prompt obbligatorio: 1/3
Uso dei prompt facoltativi: 1/2
Gradimento personale: 15/15
Totale: 55,8/60

Ho trovato giusto due errori, eccoli:
É immobile, in piedi sotto la pioggia... qui hai scritto È con l’accento acuto anziché grave.
...poco più sopra della testa di lei. Qui, al posto di della avrei scritto la, poiché mi sembra un po’ cacofonico, della testa di lei, forse perché ci sono due specificazioni che pesano un po’.
Lo stile mi è piaciuto molto, soprattutto per l’atmosfera triste che sei riuscita a ricreare, con la pioggia e Remus che sta lì, si rifiuta di entrare con Ninfadora.
Mi è piaciuto molto anche il modo in cui hai descritto i particolari degli stati d’animo di Lupin, si riesce a intuire il suo strazio interiore.
Proprio la caratterizzazione di Remus mi è sembrata molto azzeccata, probabilmente avrei usato una maniera diversa per far centrare il cioccolato con Lupin, ma proprio per questo mi hai stupita e hai raggiunto il punteggio massimo nell’originalità.
Non sappiamo molto di Ninfadora, ma da come l’hai descritta sembra una donna forte e sicura di sé - chi si sarebbe mai permesso di dare uno schiaffo ad un licantropo? - quindi complimenti, perché è proprio come me l’immagino io.
Sinceramente non mi è sembrato che il cioccolato alla fragola avesse un ruolo molto rilevante nello svolgersi della storia, sì, l’hai nominato alla fine, ma non c’entra molto con ciò che accade, avresti potuto usarlo in modo da dargli una parte più rilevante.
Invece, hai usato due dei quattro prompt facoltativi, e in maniera molto poetica, per giunta, quindi i miei complimenti, perché quella frase mi è piaciuta molto.
In sostanza, la tua storia finirà sicuramente tra le ricordate, complimenti per la poesia, per la caratterizzazione dei personaggi, per l’atmosfera strappalacrime che hai ricreato, per la forza di Tonks, per la paura silenziosa che trasmette questo piccolo brano!