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Autore: LilyLdn    29/02/2012    2 recensioni
Song-fic, basata su "I don't wanna miss a thing" degli Aerosmith. Il testo della canzone fa da cornice al racconto di un particolare momento vissuto da Emily e JJ.
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 - Rock Creek Park

 

"I could stay awake, just to hear you breathing..
Watch you smile while you are sleeping... When you're far away, and dreaming" 

 

Le 3 del mattino di una serena notte di Maggio.
JJ stava dormendo, per i corridoi della sua mente vagavano i sogni più tranquilli - e la cruda realtà che ogni giorno vedeva per il suo lavoro, insieme a Emily - si era fatta immediatamente lontana anni luce. Nelle immagini che le si presentavano al suo inconscio, lei le stava accanto, e niente, niente di brutto poteva accadere. Nessuno poteva sparare un colpo di pistola e rischiare di ucciderla. Nessuno poteva anche solo sperare di graffiare la sua Emily. 

Intanto, la donna dei suoi sogni la stava guardando mentre riposava, tra le sue braccia. 

Il suo volto, rilassato, aveva dipinta un'espressione così serena che non si sarebbe potuta paragonare neanche lontanamente alla bellezza di un cielo limpido in estate - potrò io paragonarti a una giornata estiva? Tu sei ben più raggiante, e meglio temperata. Questi versi Shakespeariani riecheggiavano nei pensieri di Emily. 

 

"I could spend my life in this sweet surrender, I could stay lost in this moment forever -
Every moment spent with you is a moment I treasure."

 

Ogni istante era prezioso per la profiler, mentre stava accanto alla sua Jennifer; non importava che lei in quel momento stesse dormendo e fosse ignara del fatto che era osservata... E anche quando vivevano le difficoltà che il lavoro presentava loro davanti, ogni singolo minuto era speciale, importante, e Emily non avrebbe voluto scambiare quegli attimi per niente al mondo. 

 

"I don't wanna close my eyes, I don't wanna fall asleep,
'cause I'd miss you babe" 

 

Erano ormai le 4 del mattino; Emily ancora non riusciva a dormire; era troppo persa dentro quel momento, mentre guardava il suo amore dormire. Ne osservava i piccoli movimenti,assaporava la dolcezza di sentire il suo corpo accanto al proprio; voleva arrendersi del tutto a quella sensazione di completezza che stava provando - come se fosse vitale per Emily restare lì, a sorvegliare il suo angelo mentre questo dormiva, come se solo così lei come persona fosse completa.

 

"And I don't wanna miss a thing -
Lying close to you, feeling your heart beating..." 

 

Emily si avvicinò ala media liaison, e avvolse le sue braccia attorno alla sua vita in un tenero abbraccio. Un respiro profondo, due respiri profondi. Le bellissime emozioni che la pervadevano erano tutte nate grazie alla presenza dell'amata accanto. Ascoltava il suo respiro leggero, poteva udire i battiti del suo cuore, la bellissima percezione di sentire i loro corpi a contatto l'uno con l'altro le feceva quasi scendere le lacrime per la gioia. 

 "Come sono stata così fortunata?" Questa era l'unica cosa razionale a cui Emily poteva pensare in quel momento. 

Trovare una persona che ami, che ti ama a sua volta non è certo una cosa da poco. Capita solo nei film, o a quei pochi eletti baciati dalla fortuna a cui la vita sorride sempre - Al contrario di queste persone, invece, Emily non aveva avuto una vita facile: i suoi erano sempre stati assenti, e lei era stata costretta a vagare per il mondo con loro. Bello viaggiare! potrà pensare qualcuno. Il problema però è che Emily, figlia di un'ambasciatrice americana, aveva dovuto viaggiare troppo, e troppo in fretta: sei mesi, un anno a dir tanto e si cambiava paese, lingua e amicizie. Poi era rimasta incita a 15 anni, ed aveva abortito. Ai tempi del college, una delle sue più care amiche era venuta a mancare, e Emily, come se non bastasse, non riusciva a trovare una persona seria da avere nella sua vita. Bene o male, tutte, alla fine, se ne andavano. Riuscivano a leggerle dentro - la paura che aveva dell'amore, la voglia di qualcosa di stabile e sicuro, il bisogno di poter essere se stessa - si spaventavano, e la lasciavano. Anche questo aveva portato Emily Prentiss, con gli anni, a innalzare tra lei e gli altri delle mura protettive che non permetteva a nessuno di scavalcare. 

Jennifer Jareau, invece, con la sua solarità, il suo saper ascoltare ed esserle complice, la sua determinazione e la sua dolcezza, era riuscita dopo tanto tempo a farla sentire di nuovo viva, importante, felice e amata. Le aveva dimostrato che l'accettava così come era, che non la voleva cambiare, e che ci sarebbe sempre stata, per lei. Le aveva fatto capire che non c'era bisogno di barriere protettive, che poteva fidarsi, e lasciarsi andare. 

Emily le aveva detto tante volte quanto riconoscente le fosse per aver fatto tutto ciò; JJ le aveva insegnato a essere una persona migliore, a vedere il lato bello della vita, ad amare, soprattutto. 

"Devo aver fatto qualcosa di veramente buono in una vita precedente, per meritarmi Jennifer" pensò la profiler, accarezzando la schiena dell'amata accanto a lei.  

 

"And I'm wondering what you're dreaming, wondering if it's me you're seeing - Then I kiss your eyes and thank God we're together"
 

JJ era il suo angelo. Lì, steso accanto a lei. Bella, come nessuna persona mai sarebbe potuta essere. 

Sì, si disse Emily, Dio esisteva davvero. JJ, il loro amore, la loro vita insieme ne erano certamente una prova. 

 

"I just wanna stay with you in this moment forever, forever and ever"

 

Ecco, chissà cosa stesse sognando Jennifer in quel momento. Per Emily sarebbe rimasto un mistero... E in fondo, cosa importava dei sogni? L'importante era quel momento, l'importante era adesso, la realtà. Che con JJ, superava ogni più speranzoso sogno possibile!

Avrebbe voluto restare così, accanto a lei, per sempre.

Quando pensò questo, ecco, quello fu il momento in cui Emily realizzò quello che doveva fare. Cosa stava aspettando? Lei e Jennifer stavano insieme da 3 anni ormai. Quello era il momento. 

Determinata, si alzò senza far rumore, staccandosi pian piano da JJ, evitando accuratamente di svegliarla. 

Alle 7, la sveglia suonò. La dolce canzone "White Flag" di Dido risuonò nella camera. 

JJ fece per avvicinarsi ad Emily, ma si rese conto, con un po' di disappunto, che l'altra non c'era. Sul cuscino, un semplice biglietto. 

"Buongiorno Amore. Oggi abbiamo giorno libero! Scusa, mi spiace di non essere lì con te a festeggiare la bella notizia che Hotch mi ha dato ma... sono dovuta uscire un attimo. Fatti una doccia, ci vediamo al piano di sotto quando hai fatto.. Faremo colazione insieme! Ti Amo" 

JJ con calma, fece la sua doccia e, finita anche quella trovò un'altra nota, scritta a mano, dal suo amore. 

"Bellezza, perdonami, oggi dovrai avere pazienza... Mia madre mi ha trattenuto un po' da lei. Giù ci sono i pancakes al cioccolato, i tuoi preferiti, e il caffé caldo. Caramel Macchiato con Cannella e Cioccolata sopra, e uno spruzzo di panna montata, come piace a te! Ti sta aspettando sul bancone della cucina <3" 

JJ sorrise. Le premure di Emily l'avevano sempre resa di buon umore, certo lei sapeva come coccolarla, anche quando non c'era. Uff, peccato che sua madre si mettesse spesso in mezzo. Chissà cos'era successo stavolta. Non ci pensò più di tanto, per una volta, e scese a fare colazione. Bevuto il caffè, mangiati i pancakes notò, a pochi metri di distanza, attaccata con lo scotch, una busta. 

Aperta, la bionda iniziò a leggere quella ordinata ed elegante calligrafia che conosceva meglio della sua. 

"Jennifer dovrai fare un ultimo sforzo, per me, stamani. Ti prometto che non te ne pentirai, okay? Vestiti; poi vai a lavoro; c'è qualcosa nel tuo ufficio che ti aspetta...  Ti Amo, alla follia. Cerca di non dimenticarlo mai."

JJ era sempre più confusa. Non era il loro anniversario, quel giorno non era niente di speciale. Insomma, ogni giorno con Emily era unico, ma insomma... Quella data non aveva niente di "storico" o significativo per loro. Si vestì, e andò verso la sede dell'FBI a Quantico. In quella mezz'ora di guida, da Washington, decise che non avrebbe indagato oltre su quali fossero le intenzioni di Emily, sebbene la tentazione di chiamarla e chiederle tutto era molta; decise che si sarebbe lasciata sorprendere.

Entrata nel suo ufficio trovò Garcia alla scrivania. 

"Penelope!! Che ci fai qui?"

PG rise. "Buongiorno anche a te, mia cara amica! Si dà il caso che io sia solamente un'umile messaggera. Un'affascinante donna sulla trentina mi ha chiesto di consegnarti questo" -le porse un bouquet di gigli rosa e bianchi- "e.. un piccolo post it"

Prima che JJ avesse il tempo di realizzare il tutto e iniziare a fare domande per soddisfare la sua ormai ardente curiosità, PG si era già catapultata fuori dall'ufficio, lasciando la media liaison da sola. 

 

JJ osservò i fiori. I suoi preferiti, i gigli. Emily lo sapeva bene, niente rendeva di buon umore JJ quanto il caffè di Starbucks e un mazzo di gigli rosa. 

Il post era interessante. Recitava qualche verso di una poesia. 

"Mi troverai dovunque;

nel tuo cuore di diamanti-

o forse nei tuoi gesti eleganti. 

Adesso -

come per i nostri primi sguardi complici-

attendo i tuoi baci, e il tuo sorriso,

sotto l'ombra di un ciliegio."

 

Era una poesia che JJ non aveva mai sentito prima. Accese il pc, e fece per cercare quei versi su Google ma si bloccò non appena aperto il browser di Internet. 

E se l'avesse scritta Emily?! 

Cercò di decifrare il messaggio. Attendo, come per i nostri primi sguardi, sotto l'ombra di un ciliegio. 

Attendo.... Ok, qui ci siamo.... Sotto l'ombra di un ciliegio... I nostri primi sguardi complici... Sguardi... I primi sguardi. 

E poi capì. 

JJ corse fuori, si diresse verso l'auto. 

La destinazione era semplicemente la collinetta del Rock Creek Park, vicino al ruscello dove andarono la prima volta che Emily disse a JJ che era innamorata di lei. 

 

*Flashback* Three Years Ago

C'era un ciliegio lì vicino, piantato assieme a degli arbusti di frutti di bosco.. Emily prese un fiore dall'albero e lo porse a JJ, ancora in silenzio. 

"Non mi hai detto per quale motivo mi hai portato qui" 

Emily sorrise amaramente. 

"Volevo dirti che ci tengo alla tua amicizia JJ. Questo, a proposito, è dove di solito vengo io per riflettere o per starmene rilassata. Non c'è praticamente mai nessuno ed è bellissimo. C'è la collina, un ruscello, alberi belli.. E un ciliegio."

Jennifer Jareau restò in silenzio. La sua migliore amica evidentemente le doveva parlare di qualcosa di importante... 

"JJ, i fiori di ciliegio significano, per la cultura giapponese, che il fiore che sboccia nelle avversità è il più raro e bello di tutti. Ecco, io so che ciò che sto per dirti ora magari ti sconvolgerà, ma so che mi vuoi bene e spero davvero che la nostra amicizia possa attraversa anche questa cosa, e resistere. Solo... Ho solo il bisogno di essere me stessa e dirti la verità"

Jennifer le si avvicinò, prendendole la mano. 

"Puoi dirmi tutto".

Emily fece un respiro profondo. "Sono innamorata di te" sussurrò.

*Flashback ending*

 

Da quel momento in poi anche Jennifer scoprì le sue carte, e iniziò a uscire con la profiler. 

Ripensando al passato, JJ non poté fare a meno di commuoversi. Erano passati tre anni, e ancora il suo amore la legava a Emily come - se non in maniera ancora più profonda - il primo giorno che realizzò di avere tali sentimenti per l'altra.

Arrivata al parco, fece un pezzo di strada a piedi, necessario per giungere al ruscello.

Arrivata alla collinetta vide Emily che la salutava da lontano, raggiante, in piedi, con una strana - ma felice - espressione in volto; come se stesse aspettando da un bel po' e avesse furia di raccontarle un qualcosa di importante che era accaduto. 

 

JJ le corse incontro, lasciandosi andare in un abbraccio. 

"Ciao amore mio! Piaciuta la sorpresa?" Emily la baciò lievemente sulle labbra. 

Un sorriso radioso illuminava il volto della bionda. 

"Amore io... non ho parole... non sai quanto ti amo e... ti giuro non ho parole!" 

Emily la baciò ancora, dolcemente. 

"Allora non parlare, ok? Ascoltami... Mi basterà solo un monosillabo come risposta dopo"

 

Prima che JJ se ne potesse rendere veramente conto, Emily era in ginocchio ai suoi piedi. 

"Jennifer, Ti Amo. Questo lo sai. Non ne abbiamo mai veramente parlato ma... Voglio dirti che il mio più grande desiderio è amarti e farti felice. Starti accanto per tutta la vita, invecchiare con te... e non perdermi neanche un attimo di noi due insieme... "

 

JJ aveva le lacrime agli occhi, e non riusciva a non sorridere. 

Emily trasse fuori dalla tasca una piccola scatolina, e la aprì, mostrando il suo contenuto a JJ. 

 

"So anche che questo non è il migliore dei discorsi ma sai che con le parole sei tu quella che ci sai fare. Spero però di averti sempre dimostrato il mio amore, e se lo vorrai, mi piacerebbe che mi permettessi di dimostrartelo ancora per tantissimo tempo. Jennifer, mi vuoi sposare?"

 

 

"I don't wanna miss one smile, I don't wanna miss one kiss,
I just wanna be with you right here, just like this.
I just wanna hold you close, and feel your heart so close to mine...
And stay here in this moment for all the rest of time"

 

 



 

A/N1 Rock Creek Park si trova davvero a Washington DC, ho fatto le mie ricerche

A/N2 E' la prima fanfic che scrivo che non faccio prima leggere ad altri per una conferma in anticipo... è stata un po' una sfida con me stessa

A/N3 Premetto che ho messo molto di me stessa e delle mie idee in questo racconto... Spero che ciò non danneggi il lavoro ultimo ma al contrario, che ne valorizzi a trama e la psicologia dei personaggi.

A/N4 E ora concludo con l'ultima nota d'autrice: spero che aver messo due donne come protagoniste per una fanfic romantica non abbia scandalizzato nessuno. Le critiche (sulla trama, la grammatica o quello che volete) sono molto più che ben accette.

   
 
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