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Autore: Marie16    29/02/2012    2 recensioni
Terza classificata al Vocaloid Contest! Indetto da Dead Master sul forum di EFP.
Aveva passato anni ed anni a rimurginare su quelle prese in giro, sulle risate dei bambini, sul sorriso di scherno della sua migliore amica. E aveva preso una decisione, una decisione che avrebbe cambiato la sua vita per sempre. Voleva vendetta. E l'avrebbe avuta.
Genere: Erotico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alaist Chamber
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Rating: Arancione

Genere: Triste, Erotico.

Personaggi: Visconte Aleister Druitt, Ciel Phantomhive ed Elizabeth (solo un accenno)


Sin da piccolo aveva avuto una certa passione per le ragazze, gli erano sempre piaciute. Bionde, more, castane, rosse, non importava, l'importante era che fossero fanciulle.

Ma poi nessuna si interessava a lui, perché dicevano fosse brutto; così tutti iniziarono a prenderlo in giro. Persino la sua migliore amica.

Aveva passato anni ed anni a rimurginare su quelle prese in giro, sulle risate dei bambini, sul sorriso di scherno della sua migliore amica. E aveva preso una decisione, una decisione che avrebbe cambiato la sua vita per sempre. Voleva vendetta. E l'avrebbe avuta.

Si era diretto nelle segrete del suo castello, dove aveva per lungo tempo cercato il modo per ottenere ciò che voleva. Aveva letto su dei libri diversi metodi per ottenere ciò che desiderava, ma uno in particolare lo attirava. Un demonio. Doveva evocare un demonio.

- Sei tu lo stolto umano che mi ha evocato?- chiese quell'essere orribile, e lui aveva sollevato le spalle.

- Sì, sono stato io ad evocarti.- rispose, portando una mano fra i capelli. Il demone lo fissava con aria di sufficienza. - Avrei una proposta.- Quelle parole furono in grado di muovere l'interesse del demone.

- Avanti, parla.- gli concesse il demone. Per lungo tempo lo aveva fissato, assalito dall'indecisione che gli fece pensare che non fosse giusto.

- No, è giusto! Devo avere la mia vendetta.- pensò nella sua mente, mentre passava nuovamente una mano fra i suoi capelli biondi.

- Voglio vendicarmi di tutti coloro che hanno osato ridere di me! Voglio essere talmente bello da far incantare ogni donna con il solo sguardo.- disse e il suo sguardo risoluto fece ghignare il demone.

- Se è davvero questo ciò che vuoi, lo avrai. Ma in cambio dovrai darmi la tua anima.- fu la risposta di quello; lui ovviamente annui con un breve sorriso beffardo.

- Avrai la mia anima.- annuì brevemente, e il demone esaudì il suo desiderio. Lo rese così bello che anche lui stentava a riconoscersi.

Girò per ore nel villaggio sottostante il suo castello, fingendo indifferenza, fingendo di star facendo una passeggiata; ma i suoi occhi si posavano su quelli di una ragazza, poi un'altra, ed un'altra ancora. Fece in modo che tutte le donne nel paese lo guardassero ed una volta raggiunto questo scopo rientrò nel suo castello.

- Aleister, vedrai quante donne cadranno ai tuoi piedi. Da questo momento nessuno riderà più di te. Nessuno.- si stava dicendo mentalmente mentre un lieve bussare che proveniva dal portone lo fece destare dai suoi pensieri.

- Lord Aleister, posso entrare?- chiese la giovane, imbarazzata. Lui la strinse a sé, giocando con una ciocca dei capelli scuri della fanciulla.

- Ma certo, mia cara.- rispose, portando le labbra a soffiare sensualmente nell'orecchio della ragazza.

- Mio signore, c'è qualcosa che le piacerebbe fare?- lui sogghignò leggermente, baciandole delicatamente le labbra e, portandola nella sua camera, accese il desiderio della ragazza.

In poche ore si ritrovò il castello invaso dalle donne del paese, ognuna pronta a soddisfare il suo desiderio. Lussuria. Sesso. Ecco cos'era rimasto a quell'uomo. Solamente sesso e lussuria. Il sentimento che era chiamato Amore ormai era sparito, non era rimasto neanche un briciolo di umanità nell'anima di quell'uomo.

- Lord Aleister...- ogni gemito provienente dalla bocca di una delle donne provocava in lui un desiderio maggiore. C'erano volte in cui non avrebbe smesso mai di fare sesso. D'altronde era rimasto solo per tanto tempo che tutta quella compagnia non poteva fargli che bene.

Si rese conto però che non aveva rotto i legami col passato, il suo quadro, il suo vecchio io era ancora pronto a rimproverarlo. Decise che era tempo di rompere quel legame bruciando il quadro con tutta la rabbia per ciò che era stato, ma che non sarebbe mai tornato. Di fianco a lui v'era una donna stupenda. Quello sguardo l'avrebbe riconosciuto tra mille. La sua migliore amica. Colei che non aveva esitato a prendersi gioco di lui quando ve n'era stata l'occasione. Si sarebbe vendicato. Sì, si sarebbe vendicato anche su di lei. La strinse a sé, la fissò negli occhi e la baciò ardentemente.

- Yu-chan...- disse in preda al desiderio mentre continua a spingersi dentro di lei.

- Aleister...- gridò lei nel più profondo desiderio. Aleister sorrise leggermente, anche lei era sua. Avrebbe potuto sentirsi un meschino, visto quello che per lei aveva sempre provato, quel sentimento che era qualcosa in più dell'amicizia, ma ormai, nella sua anima, niente era più importante del desiderio, del sesso e della sensazione di soddisfazione. La sua vendetta si stava compiendo.


Ogni giorno che passava, era sempre riempito dal sesso, a volte anche con più donne differenti. Il suo harem. La sua lama rieccheggiava fra le bandiere del castello, la sua lama, il simbolo del suo peccato più grande. Alcune donne erano sposate, ma a lui poco importava. C'era pure una ragazza che doveva essere la sposa del Conte Ciel Phantomhive. Sorrise lentamente.

"Nemmeno Phantomhive potrà darmi più fastidio. Nemmeno lui potrà ridere di me." pensò con un sorriso. E mentre pensava, un lieve bussare arrivò alle sue orecchie. Una bellissima fanciulla era davanti al portone, si avvicinò e le sorrise.

- Unisciti al mio harem.- le sussurrò sensuale all'orecchio, stringendola al petto. Quella sorrise ed il Visconte di Druitt pensò che anche lei sarebbe stata sua.

- Mi dispiace, Visconte di Druitt Aleister Chamber, ma non accadrà mai.- disse quella, pugnalandolo dritto al cuore con un pugnale avvelenato. Aleister si toccò il petto, il dolore era fortissimo e vide il suo sangue uscire dalla ferita. Viola. Veleno. C'era cascato. Quella fanciulla era in realtà un ragazzo. Ciel Phantomhive.

- Adesso Elizabeth potrà tornare dalla sua mamma.- disse semplicemente, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

- No... Non lasciatemi... No...- sussurrò Aleister, tendendo una mano verso il portone verso il quale le donne fuggivano. Tutte. Nessuna esclusa. Nemmeno la sua migliore amica.

- Ti prego, fermati... Io non te l'ho mai detto... Io ti amo.- disse, ma quella voltò lo sguardo e se ne andò senza degnarsi di guardarlo. Ed Aleister morì, piangente e solo. L'unico che ne ricavò qualcosa fu il demone con cui Aleister aveva fatto il patto. Aveva guadagnato la sua anima, che rimase dannata per tutta l'eternità.


Fine.


Note dell'autrice:

Prima di tutto volevo dire che questa fanfiction l'ho scritta per il “Vocaloid Contest” indetto da Dead Master e che si è classificata al terzo posto. Sono orgogliosa di tale storia poiché non mi sono mai cimentata in questo fandom (nonostante lo ami molto) quindi come prima prova è andata bene, in più ho seguito i consigli del giudice ed ho fatto delle modifiche. Dunque... Che altro dire? Ah sì, questo contest era basato sulla scelta di un Vocaloid del quale ricevevi una canzone e con quella dovevi scrivere una storia. Si poteva usare anche solo una frase della canzone stessa. La mia scelta è ricaduta su Gakupo e la canzone inviatami e che mi ha ispirato è: Duke Venomania's Madness. Detto questo, vi saluto e spero vi piaccia!

Un abbraccio cuccioloso,
Marie

  
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