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Autore: Averyn    29/02/2012    0 recensioni
Nuovo regime ad Hogwarts: Piton è il nuovo Preside, Harry Potter è alla ricerca degli Horcrux insieme a Ron e Hermione e Ginny, con i suoi amici, è da sola a contrastare l'autorità dei Mangiamorte sulla scuola.
E poi succede qualcosa. Qualcosa che coinvolgerà personalmente Ginny e...Severus Piton stesso.
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Severus Piton, Un po' tutti | Coppie: Luna/Neville
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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CAPITOLO II – l’ES
 

Quel giorno pioveva e l’ultima cosa che Ginny avrebbe voluto fare era la riunione dell’ES.
Tuttavia, non poteva più ritirarsi; era rischioso aderire, era vero. Ma ormai, era diventata una  delle guide ed il suo compito era quello di appoggiare Neville. Sarebbe stato sleale, almeno per lei, cambiare idea proprio quella sera.
Così, dopo cena, Ginny uscì con Neville dal buco del ritratto ed incontrarono Luna davanti alla Stanza delle Necessità. Dopo aver espresso la loro richiesta, spalancarono la porta e si trovarono davanti a una stanza, uguale a quella  che in cui si erano esercitati al quinto anno.
Luna strinse le mani di Ginny e di Neville, estasiata come una bambina a un simile spettacolo.
 “È bellissimo, non credete?” commentò, guardando a lato a lato della stanza. “ Sembra proprio uguale a quando ci esercitavamo per gli incantesimi due anni fa. E ha anche le stesse comodità” aggiunse, sedendosi su un cuscino. Ginny continuava a chiedersi se tutto questo non fosse una follia. “Chissà se verranno” espresse i suoi pensieri ad alta voce. “Lo faranno” la rassicurò Neville, “Lo so che lo faranno.”
“Come fai a esserne certo?” protestò Ginny, veemente. Aveva aderito fin troppo presto al progetto; così presto, in realtà, da non essere sicura neanche lei di quello che pensava.“Potrebbe anche non venire nessuno!”
“Sei troppo rinchiusa nelle tue insicurezze, Ginny” s’intromise Luna, serena. “Abbi fiducia e non ti esprimere. Vedrai che verranno. Lo so che lo faranno. E mentre ci raggiungono, ho bisogno di qualcosa per abbellire la sala…” e subito apparirono degli stendardi di Grifondoro, Tassorosso e Corvonero proprio davanti a lei. Sotto i piedi di Luna apparve una scala mentre la ragazza applicava sulle tre pareti libere i tre stendardi.
“Potrebbero pensare che sia troppo pericoloso” disse di nuovo, guardando Luna.
“No, non è così” ribatté Neville. “ E tu che ne puoi sapere?” ribatté Ginny, veemente. “ Il fatto è che neanche tu sei sicuro di questa scelta, ma nascondi i tuoi dubbi nelle certezze….”
 “Ah, davvero? Mi chiedo se tu stia parlando di me, o di te!” rispose Neville, contrariato ma controllato.
“Ma Neville, non capisci che così metti in pericolo tutti noi?” protestò Ginny, “È la stesso discorso che fai quando continui a ripetere che Harry tornerà, ma Harry non tornerà, Neville, e io lo so per certo!”
Era incredibile: stava litigando con Neville!
“Ah, davvero? Adesso sono io che ti chiedo come fai a saperlo!” Neville pestò un piede per terra, a muso a muso con Ginny. Intanto, Luna intonava un motivetto stonato che Ginny non riuscì a capire, del tutto disinteressata a quella scena.
“ Sì, forse hai ragione, forse non verranno” disse Neville, guardando Ginny negli occhi, “ma potresti anche sbagliarti. Se non speri, poi, che scelta hai? E se davvero non credi in questa cosa, quella” e indicò la porta, “ è la via d’uscita.”
Ginny esitò; seguì il dito di Neville, poi guardò il volto del ragazzo, i pugni stretti.
“Io non…” “Sì può?” qualcuno si presentò sull’uscio della porta: era Seamus Finnigan, seguito da Lavanda Brown. Ginny e Neville si scambiarono un’occhiata, decidendo di terminare a quel punto  la loro discussione. “Certo, entrate!” Invitò accogliente Neville.
I ragazzi entrarono, per poi essere seguiti da altri ancora; erano per la maggior parte i vecchi membri, ma molti erano seguiti da persone del tutto nuove al progetto.
Alla fine, la sala era talmente piena che non bastavano i cuscini per far sedere tutti!
Erano talmente tanti che Neville si sentì a disagio; ora attendevano solo che lui, Ginny e Luna prendessero parola e spiegassero il motivo di quella convocazione. “Dite che funzionerà?” bisbigliò lui, rivolto alle due ragazze.
“Ma certo, Neville, sarai più che convincente!” lo rassicurò Luna con la solita serenità, il sorriso più largo del solito. Neville arrossì un po’, poi si schiarì la gola e guardò finalmente gli studenti. “Beh… ehm… ciao.” Bell’inizio, pensò sarcastica Ginny. “Sono molto contento che siate venuti… io…suppongo che abbiate ricevuto la chiamata, altrimenti non stareste tutti qui…”
“Un applauso a Neville!”  propose Seamus, cercando di infondere coraggio all’amico. “Sì!” si aggiunse una ragazza del terzo anno di cui Ginny non sapeva il nome. “Un applauso a Neville, che ci ha condotti tutti qui!”
 Ci fu battere di mani entusiasta, seguito anche da alcuni fischi. “Coraggio Neville! Sappiamo che è importante!” “Neville, sei tutti noi!” urlò qualcuno. Anche Luna si unì, allegra e anche Ginny alla fine si trovò a battere le mani per incoraggiare il ragazzo a parlare.
Neville sorrise e si schiarì la gola.
“Dunque,” iniziò, più sicuro. “ tutti quanti noi sappiamo che questo regime è voluto da Tu-sai-chi,” qualcun altro batté le mani, e Neville fece un breve inchino. “Manipola  uffici, menti, babbani  e infine è arrivato anche qui: tutto per prepararci a ciò che ci attende se non lo combattiamo.  Persino Harry è fuggito perché Tu- sai- chi lo sta cercando: ma non aspetta altro che il momento opportuno per farsi vivo e unirsi a noi per combatterlo. Tuttavia non è qui, adesso, e noi dobbiamo aiutarlo. Dobbiamo aiutare la nostra scuola. Sono stufo di essere sottomesso ai Carrow e alle loro minacce, e voi?” “Sì, anche io!” esclamò per prima Lavanda Brown, seguita dagli altri. “Sì! Ribelliamoci!” esclamarono tutti. “Per Harry!” disse qualcun altro.
Poi ci fu un bussare alla porta.  Seamus andò ad aprire: era Cho Chang, che entrò timidamente nella stanza. Ginny la odiava semplicemente: non solo perché era stata la ragazza di Harry, ma anche per la sua poca tempra morale; non credeva, in tutta sincerità, che fosse mai stata tagliata per il ruolo di combattente. Era seguita da Michael Corner, l’ex ragazzo di Ginny.
Tutti li osservarono in silenzio, aspettando che prendessero posto accanto a due ragazzi del quinto anno.
“Bene, quindi siamo tutti d’accordo” disse Neville, gli occhi che brillavano di orgoglio.
“Ora vi spiegheremo cosa abbiamo in mente!” Poi si rivolse a Ginny, un sorriso che gli dipingeva il volto. “Hai visto?” le bisbigliò, in tono di sfida. “Vogliono tutti collaborare… donna di poca fede!”
Ginny non poté fare a meno di lasciarsi andare a un sorriso. Era felice di aver avuto torto.
 
Fu così che l’ES fu ricostituito; ogni notte, qualcuno sarebbe andato a stuzzicare i Carrow scrivendo parole contro Tu-sai- chi sui muri, oppure si sarebbe rifiutato di stregare un suo compagno durante una lezione, finendo stregato lui stesso, oppure rinchiuso nei sotterranei: tuttavia l’Esercito di Silente non si arrendeva ed era una società tutt’altro che segreta; anzi, si servivano di questa come provocazione per irritare i Mangiamorte che, andavano su tutte le furie se non riuscivano a catturare il colpevole della giornata.
Eppure doveva esserci un altro modo per sconfiggere Tu- sai- chi: nei mesi che seguirono, Ginny ci ragionò sopra. Finché non giunse a una conclusione.
 
Ed è qui che la nostra storia inizia davvero.


NOTA DELL'AUTRICE: heeeeeyyyyyy questi sono solo due capitoli di "premessa".... la vera storia inizia nel 3 capitoloooooo fatemi sapere se vi piaceeee :) continuate pure a leggere, a breve gli altri capitoli :D

 P.S: GRAZIE IURIN per la prima recensionee!!!!!!
  
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