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Autore: AnGeL_DrEaMeR    29/02/2012    2 recensioni
Una donna nella notte canta. Canta il suo dolore.
Il suo bimbo non c'è più.
E canta la sua ninna nanna. Il dolore è troppo.
Vorrebbe addormentarsi anche lei, con il suo bimbo.
Il dolore a volte rende folli.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve. Questa storia mi è venuta in mente tempo fa, ascoltando la stessa ninna nanna che troverete qui sotto. Spero vi possa piacere.
Per quanto possa piacere una storia sul dolore di una madre senza figlio. (^_^)" 


                                                                            

 

Wiegala, Ilse Weber.


Wiegala

Wiegala, wiegala, weier,
der Wind spielt auf der Leier.
Er spielt so süB im grünen Ried,
die Nchtigall, die singt ihr Lied.
Wiegala, wiegala, weier,
der Wind spielt auf der Leier.
 
Fai ninna, fai nanna, mio bimbo,
lo sento, risuona la lira al soffiare del vento.
Nel verde canneto risponde l’assolo
del canto dolce dell’usignolo.
Fai ninna, fai nanna, mio bimbo,
lo sento, risuona la lira al soffiare del vento.
 

Nel buoi della stanza la donna canta una ninna nanna.
Seduta di fronte ad una culla vuota, canta nel suo dolore.
Fuori il vento non soffia più, tutto tace.
Tranne quella voce. Dolce e delicata, ma colpisce ancor più forte di  qualsiasi percossa.
È un lamento travestito. Nascosto da una voce melodiosa.
  

Wiegala, wiegala, werne,
der Mond ist die Lanterne,
er steht am dunnkelen Himmelszelt
und schaut hernieder auf die Welt.
Wiegala, wiegala, werne,
der Mond ist die Lanterne.
 
Fai ninna, fai nanna, gioia della mamma,
la luna è come una grande lanterna,
sospesa in alto nel cielo profondo
volge il suo sguardo dovunque nel mondo.
Fai ninna, fai nanna, gioia della mamma,
la luna è come una grande lanterna.
 

La culla è di fronte ad una grande finestra, e la luce della luna illumina debolmente la stanza.
La luna rischiara ogni cosa, la culla, i giochi che mai son stati utilizzati e mai lo saranno.
Perché il bimbo non c’è. E mai più ci sarà.
La voce della donna spezza il silenzio della notte.
La luna illumina le sue lacrime.
La luna svela il dolore nascosto dalla notte.  
 

Wiegala, wiegala, wille,
wie ist die Welt so stille!
Es stört Kein Laut die süBe Ruh,
Schlaf, mein Kindchen, schlaf auch du.
Wiegala, wiegala, wille,
wie ist die Welt so stille!
 
Fai ninna, fai nanna, sereno riposa
dovunque la notte si fa silenziosa!
Tutto è quieto, non c’è più rumore,
mio dolce bambino, per farti dormire.
Fai ninna, fai nanna, sereno riposa
dovunque la notte si fa silenziosa!
 

 

Il canto cessa, e tutto è silenzio.
Il bambino dorme. Del sonno più greve di tutti.
Non ha più bisogno della ninna nanna il bimbo.
La donna levò il coltello, tenuto finora sotto la vestaglia, per non spaventare il bimbo.
Il suo adorato bimbo.
Si incide ed i polsi diventano ben presto tutti rossi.
Ora anche lei ha sonno.
Dormirà con il suo bimbo. Per sempre.
La notte non fu mai così silenziosa.
La donna dorme, finalmente serena.
E tutto tace. 









Questa era la mia storia. Vi ringrazio di aver avuto la compassione di leggerla (^_^)
Se avete qualche considerazione o commento sarei felice di leggerlo.
Grazie ancora.

  
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