Il verso è tutto e può tutto. Può rendere i minimi moti del sentimento e i minimi moti della sensazione, può dire l'indefinibile e dire l'ineffabile.

E' tra queste parole che sento scorrere in me la forza delle lettere.
E' qui che ritrovo la capacità di esse nel rafforzarmi e nell'incoraggiarmi.

Può abbracciare l'illimitato e penetrare l'abisso, può avere dimensioni d'eternità.

Queste parole, non sono altro che poesia per le mie orecchie e per la mia capacità nel saper soppesare le parole.
D'annunzio, uomo d'arte, fatto e ricoperto da essa, ne era amante, vittima, padrone e succube.
Visse per lei e tramite lei.

Può rappresentare il sopraumano, il soprannaturale, l'oltramirabile, può unebriare come vino, rapire come un'estasi.

Ed è tra le sue parole che ritrovo la sensibilità, la forza di piangere.
Riscoprire la bellezza di ritrovarsi a scrivere e provare delle emozioni uniche, che vanno oltre l'immenso, e vedere che la parola è come droga per il mio bisogno di cultura, di sapere, di conoscenza.
Perchè è la parola che ci differenzia dagli animali, l'intelletto e la ragione, ed è per questo che ci si fa del male, e si soffre, e si ama e comprende...è per questo che si vive con la consapevolezza di cosa essa comporti.
Ma la parola, ci assolve, ci rappresenta e ci ritrae come noi siamo realmente.

Può nel tempo medesimo possedere il nostro intelletto, il nostro spirito, il nostro corpo; può infine, raggiungere l'assoluto.

Ed è proprio la forza di esse ad avermi ridato la vita e la forza di crederci, perchè la parola è e può tutto.
E nessuno può toglierci il diritto di esprimerla.
Questa è la magia di essa, ed è per questo, che non c'è niente di meglio al mondo, se non la sua esistenza.