Fumetti/Cartoni europei > Corto Maltese
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Autore: Roylove    01/03/2012    1 recensioni
una piccola storia su Corto Maltese, l'affascinante marinaio.. anche se pochi di voi lo conoscono. In questa avventura conoscerà una persona che le cambierà la vita!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao amici, beh… come dire , dopo 10 ore su un aereo per andare in America , il mio cervello è impazzito, ma soprattutto è impazzito nel vedere il cartone di Corto Maltese.Scommetto che pochi sanno chi è, ma per me è un vero idolo, da quando ero piccola che avevo qualche fumetto su di lui.Spero questa storia su di lui vi piacerà, buona lettura.
 
Caraibi pericolosi
 
Era l’alba e Corto Maltese era appena arrivato a Cuba, una terra che ormai conosceva molto bene, sia nei lati positivi che in quelli negativi.
Aveva intenzione di riposarsi per un piccolo periodo , lì in quel paradiso tropicale. Dopo ormai mesi passati con Rasputin ed altra gente a cercare tesori o navigare per i mari del mondo.
Decise di andare in città, dove avrebbe trovato un alloggio, man mano che camminava per la strada l’alba aveva lasciato posto al mattino, ma in città ancora non c’era nessuno, o meglio c’erano solo quei pochi ubriachi della notte appena passata.
-Bene, a quanto pare solo l’unico ancora sano qui per strada!-Disse ironico Corto.
Dopo un altro po’ di strada si trovò davanti un piccolo ostello, dove decise di entrare, ma non gli ispirava molto.
Dentro era deserto, ma d’un tratto da dietro il bancone spuntò una ragazza con una scollatura davvero ersagerata e truccata pesantemente, era molto giovane.
-Mi dica bell’uomo, cosa posso fare per lei?-Chiese la ragazza appoggiandosi con il petto sul bancone facendo vedere le sue prosperose forme.
-Avete camere libere?-Chiese in modo freddo Corto.
-Ma certo, tutte quelle che vuoi! E se vuoi ci sono anche altri servizi.-Disse la ragzza prendendo una chiave da una bacheca.
-Grazie ma mi basta la camera.-Disse Corto rimanendo impassibile davanti a quella bellezza femminile.
-Come vuoi! Venga l’accompagno.-Disse la ragazza uscendo da dietro il bancone e salendo al piano superiose, seguita a ruota da Corto.
Una volta arrivati alla camera la donna l’aprì e diede a Corto la chiave.
-La ringrazio!-Disse il marinaio con un lieve sorriso.
-Di nulla, grazie a lei. Per quanto tempo vuole restare?-Chiese la ragazza con le braccia conserte.
-Non lo so,vedremo!-Disse Corto entrando e chiudendo la porta.
Una volta solo in camera Corto decise di dormire un po’, dopodichè sarebbe andato in giro per la città.
Dopo due ore scarse di sonno Corto uscì dall’ostello e andò in giro per la città. Poi decise di andare sulla spiaggia.
L’odore salmastro lo metteva subito di buon umore.
Mentre passeggiava lungo la riva , vide una ragazza di circa 13-14 anni su uno scoglio a disegnare su un blocco.
Decise quindi di avvicinarsi, ma quella ragazza le ricordava una persona.
-Buongiorno-Disse Corto sedendosi anche lui su uno scoglio vicino.
-Buongiorno a lei signore!-Disse la ragazza voltandosi verso di lui.
Aveva i capelli marrone scuro, gli occhi azzurri, la pelle chiara ed era minuta.
-Bella giornata non è vero?-Chiese Corto.
Tra sé e sé credeva di essere disperato dopottutto non parlava davvero con una persona da molto tempo, senza contare la ragazza dell’ostello.
-Si, oggi il tempo è dei migliori! Lei non è di qui?-Chiese la ragazza.
-No, sono solo di passaggio!Te invece sei di qui?-Disse accendendo una sigaretta.
-Esatto, vivo qui da un bel po’, lei di dove è?-Chiese la ragazza chiudendo il suo blocco.
-Non vivo in un posto preciso, sono un marinaio e giro il mondo!-Disse Corto fuando la sigaretta.
-Deve essere bello girare il mondo!Comunque piacere il mio nome è Anna.-Disse la ragazza porgendo la mano.
-Corto Maltese, piacere mio signorina!-Disse stringendo la mano e poi buttando la sigaretta.
-Corto Maltese?-Chiese Anna stupita.
-Si c’è qualche problema?-Chiese Corto.
-No è solo che, mia madre mi ha parlato di lei.-Disse Anna.
-Tua madre? Chi è?-Chiese Corto con una faccia interrogativa.
-Maria Streink, la conosce?-Chiese Anna.
-Maria? Tu sei la figlia di Maria Streink?-Chiese Corto.
-Si, come fa a conoscere mia madre?-Chiese Anna.
-Diciamo che è una lunga storia.-Disse Corto con uno dei suoi sorrisi ammaliatori.
Da lontano si sentì una voce di una donna chiamare la ragazza.
-Anna! Dove sei?-Chiese la voce.
-Questa è mia madre…Sono qui mamma!-Disse Anna.
La donna si avvicinò e rimase stupita nel vedere sua figlia con Corto.
-Mamma guarda, è Corto Maltese, l’uomo della quale mi hai parlato!-Disse Anna.
-Non è possibile…Corto sei proprio tu?-Chiese la donna.
-Si Maria, sono davvero felice di rivederti!-Disse Corto sorridendo alla donna.
-Anche io! Oh che bello rivederti! Mi sei mancato molto!-Disse Maria abbracciando Corto, che ricambiò l’abbraccio.
-Non sapevo che eri qui, e che avevi una figlia!-Disse Corto.
-Beh, è una storia lunga, se vuoi sei ospite da noi, abbiamo tante cose di cui parlare!-Disse Maria.
-Ne sarei felice, Maria!-Disse Corto accendendo un’altra sigaretta.
Maria e Anna portarono Corto nella loro casa, era enorme., con molte finestre e colori chiari.
-Bella casa!-Disse Corto.
-Grazie, mio marito ed io ci siamo trasferiti qui dpo qualche anno che è nata Anna, la vita a Venezia era diventata insopportabile per noi.-Disse Maria servendo una fetta di torta a Corto.
-Capisco, sapevo che ti eri sposata, ma del trasferimento e di tua figlia non ne sapevo niente, ed ora dov’è tuo marito John…. Se non sbaglio.-Disse Corto mangiando la fetta di torta.
-Si John…purtroppo è morto l’anno scorso, e da quel giorno sono iniziati molti problemi.-Disse Maria.
-Problemi?-Chiese Corto.
-Vedi dopo la morte di mio marito mi sono ammalata al cuore, e non ho ancora molto da vivere,poi ultimamente siamo state costrette a vendere molte cose per andare avanti, con la mia salute non posso lavorare ed Anna è molto piccola ancora ha solo 13 anni.Se dovessi morire Anna non riuscirebbe a cavarsela da sola.-Disse Maria .
-Non dire così, da quanto ho visto tua figlia è molto forte e non credo avrà problemi in questo mondo, dopottutto con una madre come te avrà già imparato tutto ciò che c’è da sapere.-Disse Corto andando verso una grande finestra che era in cucina, e vide fuori Anna che stendeva i panni in giardino.
Dopo quel breve dialogo Anna rientrò in casa dove trovò Corto e la madre in salotto.
-Mamma il signor Corto può rimanere qui per cena?-Chiese Anna sedendosi sul divano.
-Ma certo, tu che dici Corto?-Chiese Maria all’uomo.
-Non vorrei essere di disturbo!-Disse Corto.
-Ma figurati, anzi è un piacere! –Disse Maria.
Corto fece un piccolo
cenno di acconsenso con la testa e poi la donna andò a preparare la cena e stranamente anche Corto si mise ai fornelli ad aiutare le due femmine.
Mentre Anna apparecchiava Corto e Maria chiacchieravano in cucina mentre preparavano la cena.
-Devi essere davvero speciale, Anna si è già affezionata a te.-Disse Maria.
-Beh, è ancora piccola si affeziona a chiunque.-Spiegò l’uomo.
-No Corto, Anna è diversa. Lei non si affeziona facilmente alla gente e dopo la morte del padre è stata ancora più diffidente, ma con te pare che sia un’altra persona.-Spiegò Maria.
Corto si limitò ad osservare Anna da lontano. Una volta cenato Corto tornò nell’ostello dove pernottava e si addormentò a sogni sereni.
 
  
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