CAN LOVE BORN ANYWAY?
3° parte:
I PENSIERI DI LEI
Sono sempre stata una romantica sognatrice.
Sin da piccola desideravo incontrare il mio principe azzurro, e credevo di aver
realizzato il mio desiderio conoscendo Yamcha. Lui era perfetto: carino e dolce,
e allo stesso tempo fortissimo e capace di proteggermi.
Avevo trovato l’Amore, e senza dover ricorrerete alle sfere del Drago!
Ma ora, a distanza di due mesi dalla scoperta che in un altro futuro avrò un
figlio da Vegeta, mi rendo conto che il mio principe azzurro è sempre stato un
altro.
Io amo Vegeta.
E’ una verità difficile da accettare per me.
Come si può amare qualcuno che non saprà mai ricambiare il tuo amore?
Yamcha mi ha fatto soffrire molte volte, negli anni trascorsi della nostra
tormentata relazione… un po’ perché si comportava da dongiovanni, un po’ perché
mi dava l’impressione che, mentre io crescevo, lui restava sempre un po’
immaturo e ingenuo. Ma almeno, nonostante i suoi innumerevoli difetti, sapeva
trattarmi con dolcezza quando ne avevo bisogno.
Invece come potrebbe mai essere una mia relazione con Vegeta?
Lui mi disprezza, non sa nemmeno cosa sia la dolcezza. Ma lo capisco, dopotutto
la sua vita non è stata facile come la mia.
Siamo così diversi, e allo stesso tempo so che c’è una cosa che, ora come ora,
ci fa sembrare più simili…
Comunque… forse è accaduto in una dimensione parallela che lui mi abbia amato,
ma so con certezza che in questa dimensione lui non potrebbe amarmi MAI. Ma
questo significa che Trunks, quel bellissimo ragazzo dai modi gentili e un po’
timidi, non nascerà mai?
Spesso mi capita di immaginare come dev'essere stata la vita dell’altra Bulma.
Ci sto pensando anche adesso, mentre assaporo un po’ di cioccolata calda -
l’unica cosa che può darmi un po’ di calore in queste giornate grigie. Non posso
fare a meno di pensare “Com’è possibile che l’altra Bulma sia riuscita ad avere
una relazione con Vegeta?”
Voglio dire, le parole “relazione” e “Vegeta” non hanno nulla a che fare l’una
con l’altra, non possono essere assolutamente associate.
Oh, Vegeta. Mi sta evitando così come io sto evitando lui. Da quando Yamcha mi
ha lasciato in preda alla rabbia, passo le mie giornate a lavorare, a sottrarre
i miei pensieri dal dolore di aver perso l’unica persona che sapeva farmi
sentire importante.
Non posso fare a meno di sciogliermi in lacrime. Mi sento un’idiota, ma non
posso farci nulla. E’ tutto così ingiusto, ed io mi sento così dannatamente
persa! Riconosco dei passi infondo al corridoio, probabilmente è Vegeta, l’unico
nottambulo di questa casa… Cerco di trattenere i singhiozzi, e di asciugare le
lacrime, lui non deve sapere che ho pianto o crederà che sono una debole.
Oh, no! Eccolo che arriva… Sembra un demone della notte, una creatura del buio,
mentre affiora dalle tenebre col solito cipiglio minaccioso. Lui è sempre così
enigmatico, così cupo ed ha sempre la solita espressione dura sul volto che non
rivela niente di quel che sta pensando. Perché mi fissa così?
Che vergogna, solo ora mi rendo conto che ho addosso il mio ridicolo pigiama
rosa con i coniglietti!! Vegeta penserà che sono una mocciosa… Oh, al diavolo!
”Vegeta… perché sei qui?” gli chiedo, nervosa e imbarazzata sotto il suo sguardo
indagatore.
”Stavo andando ad allenarmi. E tu? Sempre a ingozzarti di cioccolata, vedo. Se
vai avanti così diventerai un barilotto.”
Come si permette? Come può considerarmi grassa? Sono formosa, non grassa…
evidentemente nel suo pianeta le donne erano tutte muscolose e in linea
perfetta. Dannazione, il fatto che lui non mi trovi attraente mi fa veramente
impazzire di rabbia.
”MA TI SEI VISTO? Sei talmente tappo che potresti affogare in una pozzanghera!
Dimmi, ma nel pianeta dove tu eri Principe, ti chiamavano Sua Altezza o Sua
Bassezza?”
Colpito e affondato. Non sarò forte e muscolosa, ma so riconoscere i punti
deboli del mio avversario, e Vegeta non sopporta chi gli fa notare la sua bassa
statura.
”Mi fai ridere. Sei talmente grassa e tonda da far invidia alla Luna. Stammi
lontana o potrei trasformarmi in uno scimmione guardandoti. Sei una stupida…”
Stavolta ha torto. Mi metto seduta, e sorrido… può dirmi tutto quello che vuole:
che sono grassa, che sono petulante, ed arrogante, ma non può darmi della
stupida. Non sarò riuscita ad avere successo nelle questioni amorose, ma almeno
ho fatto carriera grazie al mio sapere scientifico.
”Sappi che sei l’unico a pensare che io sia *stupida*. Guarda qua…” Gli lancio
addosso il giornale di oggi. Hanno scelto una mia foto piuttosto bruttina da
pubblicare, ma almeno la scritta “BULMA BRIEFS VINCE IL PREMIO WORLDTECH
DELL’ANNO” è messa abbastanza in evidenza da gonfiarmi d’orgoglio.
”Che roba è?” mi domanda lui. Possibile che io debba sempre spiegargli tutto?
Sembra venuto da un altro pianeta... oh, bhè! Lo è! Incrocio le braccia e
sospiro.
” E’ soltanto il premio più importante che una
scienziata possa vincere. E stavolta l’ho vinto io…”
Già, peccato che la cosa non mi dia
tanta soddisfazione… Certo, il premio WorldTech è il sogno di ogni scienziato,
eppure non posso credere che domani, a ritirare quel premio, sarò completamente
sola.
”Gli scienziati di Vegeta-sei ti premierebbero per la tua stupidità, invece. Bhà!
Vado ad allenarmi… Addio.”
”ASPETTA, VEGETA!”
Non sono riuscita a trattenermi dal piangere. Non voglio restare sola. Non
voglio che Vegeta se ne vada via, come sempre, strappando un altro pezzo del mio
cuore come ogni altra volta in cui mi mostra la sua totale indifferenza. Dio,
sto così male!
”E adesso che ti prende? Che vuoi da me?”
E’ tutto quello che sa dire. Non è capace di consolarmi un po’? Respingo le
lacrime e mi schiarisco la voce.
”Domani c’è la premiazione… Yamcha aveva promesso di accompagnarmi, di farmi da
cavaliere. Ma da quando Goku… bhè, ha detto quel che ha detto, Yamcha non vuole
più saperne di me. Mi ha lasciata… Per sempre.”
Ora questo è strano: Vegeta sta sorridendo… Non capisco se ci gode nel vedermi
infelice, o se è contento del fatto che ora, con me, ha campo libero... Naaah,
questo è totalmente da escludere!
”Dunque ha preferito lasciarti lui pur di non essere lasciato da te. Che
buffone! Come ha potuto credere alle baggianate di Kakaroth? Come può anche solo
pensare che io, il principe dei saiyan, possa volere una simile cicciona? Non ti
vorrei come mia amante nemmeno se tu fossi l’ultima femmina rimasta
nell’universo!”
Difatti non mi sbagliavo. E’ solo felice di avere un pretesto per insultare me e
Yamcha. Come sempre! Ma sarà vero quello che dice? Che non mi vorrebbe mai come
sua amante?
”Puoi dire quello che vuoi, ma ora io PRETENDO che tu mi accompagni al
ricevimento di domani sera. E’ per colpa tua se Yamcha non vuole più essere il
mio accompagnatore, e quindi dovrai sostituirlo tu! Però vedi di vestirti
elegante, ci sarà molta gente importante alla premiazione e non voglio fare una
brutta figura…”
”COSA? Tu stai delirando, donna! Per chi mi hai preso? Io non sono uno dei tuoi
robot. Non farò MAI una cosa simile!”
C’era da aspettarsi una reazione così. Dopotutto chi voglio prendere in giro? E’
ovvio che l’altezzoso principe dei saiyan non verrebbe mai ad uno stupido
ricevimento. Eppure un po’ ci avevo sperato, magari contavo sul fatto che,
essendo un principe, fosse abituato a ricevimenti sfarzosi e cerimonie
ufficiali… Ma Vegeta non è il principe azzurro delle fiabe. Lo osservo mentre si
allontana, e più è lontano da me, più sento di cadere in un punto di non
ritorno.
Io amo Vegeta.
E’ una verità difficile da accettare per me.
Come si può amare qualcuno che non saprà mai ricambiare il tuo amore?
Siamo così diversi, e allo stesso tempo so che c’è una cosa che, ora come ora,
ci fa sembrare più simili…
…entrambi siamo completamente SOLI.
FINE TERZA PARTE