close my eyes and even when I’m sleeping I’m alright
Cause you are in my life
Once upon a time
I only imagined this
And now you’re mine
Wished for you so hard
Pray that you’d find me
Maybe you’re here today
Here to remind me Rachel Lampa - if you believe

Pansy Parkinson uscì dalla Sala Grande , aveva appena finito di cenare e l’unica cosa che voleva fare era chiudersi in camera e non vedere nessuno fino al giorno dopo; lei e Draco avevano litigato di nuovo, succedeva spesso, lui le rispondeva male e lei si arrabbiava.

Pansy andò a sbattere contro Ron Weasley

<< Hey Weasley, guarda dove metti i piedi…>> il rosso si fece coraggio e rispose

La mora rise maligna

Ron non ci vide più, non si accorse della sua mano che si alzava e colpiva la moretta.

Pansy spalancò gli occhi, più per la sorpresa che per il dolore; il rosso iniziò a balbettare

<< S-s-s-scusa, n-n-non volevo.. mi d-d-dispiace.>>

La Serpeverde aveva appoggiato la mano sulla guancia, una voce melliflua e strascicata interruppe il biascicare di Ron

<< Che sta succedendo?>>

I due si girarono e videro Draco Malfoy, il viso era contratto in una strano smorfia, non era la solita smorfia beffarda, sembrava arrabbiato, il biondo si avvicinò, si affiancò a Pansy, guardò la guancia tutta rossa e fece scorrere subito lo sguardo su Ron

<< L’hai presa a schiaffi Weasley?>>

<< N-n-non volevo…>>

Il biondo fece un passo avanti, furente di rabbia, avvicinandosi a Ron; Pansy si riprese e prese il ragazzo per il braccio appoggiandosi al suo petto, una sensazione di calore l’avvolse, Draco le faceva sempre quell’effetto

<< Sparisci Weasley…>> disse Pansy con tono autoritario.

Ron corse verso la torre nord e Pansy condusse Draco verso la comune di Serpeverde, il ragazzo la fermò, le accarezzò la guancia e le chiese dolcemente

<< Ti fa male?>>

Lei per un attimo si lasciò incantare da quei grandi occhi color ghiaccio, dalla dolcezza della sua voce ; ma poi si risvegliò e tolse la mano di lui dalla sua guancia ancora arrossata

<< TI FREGA QUALCOSA? NON ERO UNA ROTTURA DI SCATOLE? UNA SPACCA MARONI SEMPRE IN MEZZO AI PIEDI?>>

Lui le abbracciò la vita ignorando la sfuriata, l’unica cosa importante per Draco era che Pansy lo amava, più di ogni altra cosa o persona, lui aveva bisogno di quell’amore, perché solo con lei al suo fianco si sentiva completo

<< Dai piccoletta…>> lei si liberò dalla sua stretta

<< PICCOLETTA? PICCOLETTA? Eh no Draco questa volta non passa..>>

la ragazza iniziò a camminare dandogli le spalle , ma Draco la fermò, afferrandola e spingendola contro il muro

<< Lasciami Draco, ti odio!!>>

Il ragazzo le tappò la bocca con un bacio , lungo e dolce , al quale la Serpeverde non riuscì a resistere , il ragazzo le mise una mano sulla nuca, attirandola a se per rendere il bacio ancora più profondo, Draco sussurrò

<< Mi odi ancora ? >> lei ipnotizzata da quegl’occhi grigi annuì

<< Si.. ti odio..>>

Lui la baciò con dolcezza, le loro lingua si sfiorarono appena, in quel bacio non c’era lussuria ma solo amore., le scostò una ciocca di capelli castani dal viso

<< Mi vuoi bene?>>

lei sorrise dolcemente << Si..>> Draco le baciò la fronte

<< Anche io, piccoletta..>>

Pansy appoggiò il capo al torace del ragazzo

<< Allora perché mi è così difficile crederti?>> il biondo le accarezzo i soffici capelli castani

<< Perché non dovresti credermi?>>

<< perché dici sempre che sono una rompi coglioni e che non mi vuoi fra i piedi..>>

Draco sospirò, stringendola più forte a se

<< Non sempre diciamo quello che pensiamo…>>

Pansy alzò la testa e sorrise

<< Sarebbero delle scuse Draco?>>

lui cercò di tornare freddo, ma aver Pansy fra le bracci glielo rendeva pressoché impossibile, lei era l’unica che riusciva a sciogliere il ghiaccio perenne che albergava nel suo cuore

<< No… era una semplice considerazione… non sempre diciamo quello che pensiamo..>>

Pansy sospirò , a modo suo Draco le aveva chiesto scusa, era un passo avanti.

Lei gli prese la mano

<< Andiamo?>>

lui strinse la piccola mano di lei nella sua, meravigliandosi di come una cosa così meravigliosa e fragile potesse trascinarlo

<< Si…>> con un sorriso che gl’increspava le belle labbra sottili.

*********

Ron tornò in sala comune praticamente di corsa , era stato graziato, qualcuno in cielo doveva amarlo davvero , Malfoy non lo aveva picchiato per aver picchiato la sua ragazza.

Le parole di Pansy gli riecheggiavano nella testa

Entrò nella sala comune e diede un calcio a un mobile

<< Ron?>>

Il ragazzo si girò e incontrò i grandi occhi castani, caldi e rassicuranti, di Hermione

<< Oh.. ciao..>>

la ragazza piegò la testa di lato

<< Tutto bene?>>

Ron si sedette sul divanetto davanti al fuoco, davanti a Hermione, erano soli in sala comune, non riuscì a trattenere un sorriso, la ragazza era bellissima, il candido viso era illuminato solo dal fievole fuocherello che scoppiettava allegro nel camino, i lunghi capelli castani erano legati in uno chignon disordinato e alcuni boccoli le incorniciavano il viso

<< Certo Mione, va tutto bene, perché?>>

lei alzò le spalle ricambiando il sorriso

<< Bè sei entrato in sala comune e hai dato un calcio alla libreria.. è successo qualcosa?>>

<< Malfoy..>>

quella semplice parola valeva più di un discorso, la mora scosse la testa

<< Quante volte ti ho detto di lasciarlo perdere? È solo un borioso arrogante che si da troppe arie…>>

Ron annuì

<< Lo so..>>

Passarono ore a ricordare i momenti più divertenti riguardanti il biondo Serpeverde, poi il silenzio, Hermione arrossì incontrando i grandi occhi celesti del ragazzo, sperò che grazie al buio che regnava nella stanza non si notasse, si ricordò di quella filastrocca che le diceva sua madre da bambina:

Ron disse

<< Sono stanco… facciamo domani la ronda?>>

Draco Malfoy era comodamente sdraiato sul divano; Tiger, Goyle e Theo Nott stavano copiando il suo temo di Pozioni, il biondo lasciò scorrere lo sguardo sulla sala comune, c’erano solo ragazzi del 6° e del 7° anno:

Marcus Flint Adrien Puccy e George Warrington confabulavano, poco lontano Pansy parlava con le sue amiche Daphne, Millicent, Tracy e Eloise; in un attimo incontrò lo sguardo della sua ragazza, perdendosi nel verde brillante che lo aveva conquistato, si alzò e si diresse verso la ragazza, le amiche di lei iniziarono a cinguettare , lui le ignorò

<< Pansy, vieni un attimo in camera che ho bisogno del tuo aiuto..>>

lei sorrise

<< Per cosa?>>

le sue amiche spalancarono gli occhi, Draco Malfoy, il belo fra i belli, il migliore fra i migliori le chiedeva aiuto e lei rispondeva " per cosa?"

<< Il ripasso di storia della magia sono arrivato a Muldoon, nel quattordicesimo secolo…>> lei si alzò

<>

I due Serpeverde salirono le scale che li separavano dalla camera singola del ragazzo, la voce stridula di Tracy Davies gli raggiunse

<< Pansy, ti ricordi dov’è il tuo dormitorio?>>

S chiusero la porta alle spalle, lui sogghignò

<< Simpatiche le tue amiche…>>

lei sospirò

<< Quasi quanto intelligenti..>>

Pansy si sfilò gli stivali, il ragazzo fece finta di non capire

<< Che vuoi dire?>>

la moretta si sfilò la gonna lasciandola cadere, Draco rimase incantato a guardare quel corpo di cui conosceva ormai ogni millimetro

<< Muldoon non lo abbiamo ancora studiato…>>

Si slacciò lentamente la camicetta, scoprendo pian piano la candida pelle.

Draco era seduto sul letto, Pansy indossava solo biancheria di seta nera, si mise a cavalcioni delle sue gambe e disse con un sorriso malizioso

<< Qualcuno qui è ancora vestito…>>

Il biondino non se lo fece ripetere due volte, si spogliò sorridendo, con un’unica certezza, il mattino dopo si sarebbe svegliato con Pansy fra le braccia.

È la prima volta che mi cimento in una ff senza nuovi personaggi, spero vi piaccia, per la coppia Harry\ Ginny dovrete aspettare il prossimo capitolo…