02/03/2012
8 recensioniNote dell'autrice: Si si, a breve
aggiornerò anche l'altra. Intanto beccatevi questo dramart
attack.
INTO
THE LAKELa brezza che si leva dal lago ti accarezza il viso livido per il freddo ed i pugni che hai ricevuto.
Dona sollievo alla tua pelle bollente di febbre e ai polsi stretti nella morsa pungente delle corde.
Da quanto tempo siete lì, in riva a quelle acque limpide, avvolti da quella leggera nebbiolina che si confonde con il sudore e le lacrime?
Quando hai aperto gli occhi ti sei reso conto di dove ti trovavi. Il tuo corpo stanco aveva trovato riposo presso una bianca roccia. Ti eri addormentato ed i rumori della legna che ardeva, gli odori del cibo che Arthur si stava preparando ti hanno risvegliato da un sonno ormai senza più sogni nè speranze.
Arthur ha scoperto il tuo dono, non sei riuscito a proteggere il tuo segreto. Ti ha zittito, ti ha legato e ti ha privato di cibo ed acqua. Eppure ti ritieni ancora fortunato perchè avrebbe potuto ucciderti seduta stante.
Invece no, è Camelot che ti attende, ed un ceppo o una pira porranno finalmente fine alle sofferenze del tuo corpo.
Il tuo animo invece è già morto nello stesso istante in cui il Re ti ha guardato e tu hai visto in quegli occhi, profondi come il cielo, tutto il disprezzo e l'odio che lui nutriva nei tuoi confronti.
Raddrizzi lentamente il busto e ti guardi attorno. Il lago, il limitare della foresta, la ghiaia che ti punge la pelle delle gambe.
Le montagne alte lì, all'orizzonte.
Lo hai riconosciuto. Il lago di Avalon.
Fai forza sulle tue stanche braccia e ti alzi in piedi. Barcollando cominci a dirigerti verso la riva. Sai che Arthur ti sta guardando, sai che non si fida più di te e ti fermerà ma non ti importa. In un modo o nell'altro andrai da lei ... in un modo o nell'altro riuscirai a trovare riposo fra le sue braccia.
La corda che ti serra i polsi si tende, uno strattone e tu cadi sulle ginocchia. Distendi le mani dinanzi a te e cominci a chiamare.
-Freya- la tua voce ... quasi non la riconosci. E' un pianto ed una triste invocazione.
-Freya- E' una dolorosa speranza, è la promessa della fine del tuo peregrinare in un mondo che non ti vuole.
Sospiri e ti rimetti in piedi ma un nuovo strattone ti rimanda a terra.
E non hai più la forza di fare nulla.
Speri, preghi che sia lei a venire da te perchè tu non hai più il fiato per chiamare, non hai più la forza di muoverti.
Il mormorio delle piccole onde che si infrangono sulla riva ti riempie le orecchie.
"Vieni ... vieni a prendermi, ti prego.".
I tuoi occhi quasi spenti osservano la superficie delle acque chete. Cominci a sentire il bruciore delle lacrime che ti colano sul viso, il loro sapore salato ti penetra le labbra secche e ruvide.
Ma non importa ... nulla ha più importanza quando vedi la figura della donna che hai amato, che ancora ami, camminare sulla superficie del lago.
Sorridi e piangi. Sei felice.
-Merlin- e quando senti la sua voce il tuo sorriso si accentua. Gli occhi di lei, il suo sorriso sono la promessa della fine di ogni dolore di ogni senso di colpa, della sensazione di fallimento che ti pesa sulle spalle spezzate da troppi pesi.
-Chi sei?- la voce di Arthur, rabbiosa e carica di odio, rompe quegli attimi di felicità.
No ... neanche quello ti viene concesso, neanche quegli ultimi istanti?
Freya non risponde, non ha occhi che per te... il Re non esiste, non è altro che un ombra per lei.
Gli occhi di lei sono su di te ... il suo sorriso è solo per te. Le mani che lei tende cercano solo te.
-A breve ... ti porteremo con noi Merlin ... ogni dolore, ogni sofferenza svanirà e tu sarai felice... finalmente.- Ti sorride ma vedi anche i suoi occhi inondarsi di lacrime.
"No, non c'è bisogno di piangere Freya ... và bene così".
Chiudi gli occhi mentre le mani di lei si avvolgono sul tuo viso. Senti le sue dita gentili affondare fra i tuoi capelli.
Un sollievo mai provato prima ti riempie il cuore.
Ti abbandoni a quel tocco delicato, al profumo di lei, alla morbidezza della sua pelle.
-La ragazza druida... la bestia- senti Arthur sguainare la spada, quella stessa spada che tu hai fatto forgiare per lui e che Freya ti ha donato nel momento del bisogno.
No ...
La lama affonda nelle carni. Un bruciore mai provato prima ti invade il petto.
Senti il sapore del sangue in bocca ed un rivolo cremisi fuoriesce dalle tue labbra.
Ma sorridi, sorridi nel vedere l'espressione stupita di Arthur che ancora tiene le mani avvolte sull'elsa dell'arma.
Era lei che voleva colpire ... era lei che doveva morire come l'animale che è.
Invece sono i tuoi occhi morenti che lo guardano. Brillano come mai hanno fatto fino a quel momento.
Distendi le braccia, le tue dita si avvolgono sulla lama, la bagnano con il tuo sangue.
-Non meriti questa spada - sì, Arthur non la merita. Ora lo sai, quanto sei stato sciocco a credere in lui, a credere che un giorno sarebbe potuto diventare un grande Re, a credere che un giorno tu saresti potuto essere finalmente libero.
Sorridi alla tua pazzia, alla tua follia ... a tutti gli anni che hai perso, alle volte che ti sei sacrificato per lui, alle volte in cui lo hai salvato senza ottenere alcuna ricompensa, senza neanche un grazie.
Lasci che i tuoi occhi si accendano di oro, guidi la lama dentro di te, sempre più in profondità.
Dolore, dolore acuto ma è l'ultima volta che lo proverai... l'ultima prova da affrontare, l'ultima missione, prima della fine di ogni cosa.
La roccia ora sei tu, porterai la spada con te... in Avalon.
E poi le senti ... senti le braccia di Freya che si avvolgono attorno alle tue spalle, la senti mentre sostiene il tuo corpo ormai distrutto.
La senti mentre scioglie le corde che ti avvolgono i polsi e ti libera. Ti libera da qualsiasi pena, da qualsiasi dolore.
Ti sorride ed in quel sorriso vedi la speranza di un futuro insieme a lei. Uniti nella morte, finalmente insieme.
Il tuo respiro si sta spezzando, senti il tuo cuore mancare i battiti, il calore del sangue ti avvolge l'addome e ti scivola lungo i fianchi.
Le carezze di lei accompagnano i tuoi ultimi istanti di vita, ormai Arthur è solo un pallido, triste ricordo nella tua mente.
Freya ti bacia, senti le sue labbra morbide poggiarsi sulle tue e ti sembra quasi un sagrilegio.
"No, una creatura così pura non dovrebbe neanche avvicinarsi a me"
Senti le lacrime di lei scivolare suo tuo viso, quando riapri gli occhi e rivedi il suo sorriso, ti sembra di essere già in paradiso.
Le sorridi, i tuoi occhi le sorridono e lei sorride a te.
Non ce la fai ... non riesci più a respirare. Il tuo cuore si sta fermando e pensi che sia bello ... morire fra le braccia dell'unica donna che hai mai amato.
-Lancelot- è la voce di Arthur ma è così distante ormai, così lontana come il ricordo di lui. Il ricordo della vita che avete passato assieme, di tutte le avventure che avete vissuto, dei pericoli, delle gioie e dei dolori.
Tutto... è stato tutto solo una bugia, una splendida illusione. Un bel sogno dal quale ti sei dovuto svegliare nel più crudele dei modi.
-Hai fallito Arthur ... hai tradito Merlin, il tuo destino ... e te stesso -
Braccia forti e delicate insieme ti prendono, ti sollevano. Riesci a intravedere, fra le ombre che annebbiano la tua mente, il volto del tuo amico. Il più nobile fra i cavalieri. Trascorrerai l'eternità con loro. Con Lancelot e Freya.
Per un'ultima volta sorridi.
Per un'ultima volta i tuoi occhi si chiudono e non si riapriranno più.
Non vedranno più la luce del sole, nè il volto di Gaius o di tua madre.
Non vedranno più i volti dei tuoi amici.
Non vedranno più i capelli biondi di Arthur o il suo sorriso spontaneo.
Un'ultima lacrima ti sfugge prima che le acque di Avalon ti avvolgano.
La morte ti è compagna, e lei non ti tradirà mai.