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Autore: moonlight97    02/03/2012    1 recensioni
James Potter è da sempre innamorato di Lily. Questa volta escogiterà un piano molto complesso per riuscire ad uscire con lei e per questo chiederà aiuto ad una sua amica, Rachel.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Questa storia si è classificata seconda al Contest "Vecchia Generazione" indetto da SherryDMP
 

Prima che iniziate a leggere c'è una cosa che devo dire: questa storia la dedico a una mia carissima amica, Rachel, 
che mi ha sempre supportato da quando sono su Efp e che c'è sempre stata quando ne avevo bisogno. Questo mi sembra il modo migliore per ringraziarla, dedicandole questa FanFiction su uno dei personaggi che le piacciono di più. Per di più mi ha ispirato il personaggio di Rachel Corvonero che è fondamentale per lo sviluppo di questa storia.

 

Un piano perfetto

 

James Potter era più stanco del solito quella sera, era come se si sentisse tutto il peso del mondo sulle spalle. Aveva lasciato gli altri Malandrini e si era diretto nella sala comune dei Grifondoro. Era solo. Un grande silenzio avvolgeva la stanza ed era interrotto solo dallo scoppiettio del fuoco nel camino che si trovava a pochi centimetri da dove era seduto. James pensava a Lily, era il suo chiodo fisso già da un po' di tempo ma nonostante tutti i suoi sforzi non riusciva ad ottenere una minima reazione dalla ragazza. Pensava a come poterla conquistare ma non aveva uno straccio di idea: pensava di averle ormai esaurite tutte. Tutti i suoi pensieri sembravano uscire dalla sua mente e librarsi in volo come piccole farfalle e salire su per il camino per poi sparire; questo turbine di idee e pensieri fu placato dal verso della sua civetta che era evidentemente stufa di stare rinchiusa in gabbia; così la prese ed iniziò ad osservarla tenendo a stento gli occhi aperti per il sonno.
“James! Ti piace proprio quella Evans non è vero?”
“Chi ha parlato?!” James si guardò intorno con aria sospettosa quando i suoi occhi non caddero sul piccolo animale appollaiato lì vicino.

“Tu? Com'è possibile? Tu-tu non puoi parlare!”
L'animale sbatté le palpebre e continuò a parlare:
“James, sono con te da tanto tempo e non ti avevo mai visto così triste; dovresti trovare un modo per far sì che Lily si accorga di te. So che soffri e voglio aiutarti perché mi tratti sempre molto bene ..”
“E come?” replicò James.
“Mostra a Lily quanto tu sia capace di voler bene ad una persona, solo così capirà quanto tu ci tenga a lei e quanto la ritieni speciale.”
James rimase perplesso e tutto a un tratto come uno stormo di farfalle dai mille colori, passarono nella sua mente tutti i momenti trascorsi insieme con Lily sin dal primo anno e tutti i suoi tentavi di uscire con lei a Hogsmeade; dopo essersi abbandonato al viale dei ricordi, James si alzò:

“Hai ragione, adesso ho capito!” esclamò.

Il ragazzo si alzò dal divano e andò subito a dormire perché si era accorto che il suo cervello gli stava giocando brutti scherzi.


La mattina seguente James stava tranquillamente girando per i corridoi di Hogwarts quando intravide Rachel, una corvonero: era la più bella ragazza che avesse mai visto aggirarsi fra le mura del castello (a parte Lily ovviamente). Aveva capelli castani ricci, che sfumavano sul rosso in alcuni punti e che le cadevano perfettamente lungo le spalle; i suoi occhi erano scuri ma “piacevoli” per così dire, a volte si perdeva nel suo sguardo così intenso, si sentiva al sicuro. Non era innamorato di lei anche perché non avrebbe mai potuto scordarsi Lily Evans, dei suoi capelli rossi come il fuoco o dei suoi magnifici occhi verdi; Rachel poteva considerarla una sua amica, non che finora si fossero mai scambiati moltissime parole, ma aveva la sensazione di potersi aprire con lei. Rachel era appena entrata in classe quindi non poté parlarle e decise così di aspettare. Al termine delle lezioni James si incontrò con la bella corvonero ed iniziarono a parlare.

 

“A cosa devo l'onore, James?” domandò Rachel con la sua voce suadente.
“Ecco, be' .. io. E' difficile da spiegare. Allora, so che noi non ci siamo parlati molto in questo periodo ma mi sono ricordato ciò che mi avevi detto lo scorso trimestre: “io ci sarò sempre quando avrai bisogno di parlare da amico.” Ecco tu sai che mi piace la Evans no? Volevo chiederti se potevi darmi una mano a conquistarla. Ti può sembrare una richiesta un po' ipocrita e capisco se non vuoi aiutarmi ..” rispose James con voce tremante, non poteva credere che stesse chiedendo aiuto ad una ragazza, se i Malandrini l'avessero scoperto probabilmente l'avrebbero deriso a vita.

Rimase in silenzio in attesa che la ragazza rispondesse o che almeno desse un segno.
Rachel tacque per un istante che a James sembrò durare un'eternità, poi si scostò una ciocca di capelli dalla fronte e sorrise; non disse nemmeno una parola ma James capì tutto, aveva accettato.

James vide brillare negli occhi della ragazza una luce che non aveva mai visto su nessun altro volto umano. Poi i due iniziarono a chiacchierare amabilmente su qualsiasi cosa venisse loro in mente. Risero, scherzarono finché Rachel non si ricordò della sua lezione di pozioni, così si alzò dal prato, si pulì la gonna dell'uniforme e si congedò da James dicendo: “A presto Potter!” concludendo con una risata ilare e mimetizzandosi rapidamente fra gli altri alunni. Quando se ne fu andata anche James si alzò e tornò dai Malandrini. Finalmente era certo che Lily si sarebbe accorta di lui. Quella giornata continuò come tutte le altre: James frequentò le lezioni, passò il tempo con i suoi amici ed infine tutti insieme trascorsero la notte scherzando e osservando la neve che mano a mano scendeva e imbiancava tutti i dintorni del castello.

 

Mercoledì. Tutta Hogwarts era in fermento per il ballo si quella sera; James passeggiava tranquillamente per i corridoi osservando divertito i ragazzi del primo anno che si rincorrevano lanciandosi contro palle di neve e i ragazzi più grandi che cercavano una compagna da portare al grande evento. Anche i Malandrini stavano giocando fra di loro quando una pallata improvvisa raggiunse James in pieno volto. Voltatosi, vide Rachel che sorridente lo invitava ad avvicinarsi. Dopo essersi pulito la faccia, accompagnato dalle risate fragorose di Sirius e Remus, si diresse verso la ragazza.
“Allora Potter, questa non te l'aspettavi eh?” disse Rachel scoppiando a ridere di gusto.
“Sai che oggi c'è il ballo e quindi avrei piacere che fossi tu ad accompagnarmi …”
James rimase inizialmente perplesso poi rispose:
“Ma certo! Anzi, avevo proprio intenzione di proportelo io!”

“Perfetto! Ah, mi raccomando: mascherati!”
 

Quella sera James era letteralmente perfetto: indossava un completo nero e bianco che gli calzava a pennello, aveva guanti ed un cappello; un mantello gli cadeva elegantemente dietro le spalle mostrando i risvolti scarlatti. Aveva anche una maschera vecchio stile che gli conferiva un aspetto tenebroso e affascinante per qualsiasi ragazza. Poco prima di partire si appuntò una rosa rossa come il fuoco all'occhiello e nascose un piccolo fiore sotto il mantello. Contemporaneamente Rachel usciva dal proprio dormitorio avvolta in un candido abito color avorio, coperta da uno scialle che le conferiva l'aspetto di una vera principessa. Per quell'occasione si era preparata con la massima cura: James era suo amico, il suo migliore amico e non voleva deluderlo in nessun caso. Una collana di perle le circondava il collo mentre una pinzetta le fermava sopra il capo i capelli che cadevano lungo il collo in grandi e lucenti boccoli. Arrivato al ballo James attese per qualche minuto la sua accompagnatrice e non appena arrivò rimase colpito dalla bellezza della ragazza e le diede inchinandosi il fiore che aveva nascosto. Tutto questo avvenne sotto gli occhi di Lily che intanto aveva fatto il suo ingresso nella sala: era raggiante come il sole e magnifica come una fenice. I capelli le incorniciavano i meravigliosi occhi verdi mentre l'abito le cadeva a balze lungo il corpo. Se Lily era il fuoco, Rachel era l'aria e James si trovava inequivocabilmente coinvolto fra questi due elementi: l'uno indomabile e attraente, l'altro amico e sicuro. Fu dato il via alle danze e tutti quanti iniziarono a ballare: James e Rachel spiccavano fra tutti per la loro eleganza: si muovevano in armonia sfilando agili come farfalle per tutta la sala. La festa si protrasse per ore poi James fece mettere a sedere la propria compagna e andò a prenderle dell'idromele. Mentre riempiva un bicchiere gli si avvicinò Lily che timidamente iniziò a parlare:
“Vedi di non rovinare anche questa serata con uno dei tuoi trucchetti, Potter! Non tanto per me ma per quella povera ragazza che ti accompagna!” disse in tono scherzoso.
“Loquace come sempre, no, Evans?” ribatté James lievemente irritato.
Non riusciva più a controllare le proprie parole e intanto il cuore batteva sempre più forte e James si sentiva soffocare ma non era una brutta sensazione, anzi sentiva che in fin dei conti era quello che voleva ottenere. Dopo aver pensato per qualche istante a cosa poterle dire per meravigliarla, riuscì solamente a mormorare
“B-Bel vestito, Lily!”
La ragazza rimase per un momento sbalordita poi si ricompose e disse:
“Anche tu non stai male, James: sei meno brutto del solito” concludendo con una risatina ironica. James capì che per la prima volta le parole che Lily gli rivolgeva non volevano offenderlo ma anzi, al contrario, erano un complimento. Si sentì sollevato: non riusciva a pensare ad altro se non a quelle poche parole.
“James, ho visto come ti sei comportato in questi giorni con quella ragazza e devo dire che non ti facevo così dolce e gentile; mi hai davvero sorpresa questa volta … chissà che questo non possa essere un punto a tuo favore per uscire insieme a Hogsmeade.” Dopo ciò Lily raggiunse il suo accompagnatore, lasciando James con un sorriso smagliante stampato in faccia. Rachel intanto aveva osservato da lontano la scena ed era riuscita a capire dalle reazioni del ragazzo che tutto stava procedendo secondo i piani: sorrise e i suoi occhi si illuminarono della stessa luce che James aveva visto qualche giorno prima. La festa finì e tutti i partecipanti ritornarono ai loro dormitori; anche James ritornò al proprio e trovò i suoi amici che già dormivano beati tra le coperte. Non aveva sonno perciò si stese comodamente sul divano della sala comune osservando il fuoco che ancora ardeva nel camino. Tutto era come quello strano lunedì sera in cui, grazie a un singolare consiglio, aveva pensato a come poter conquistare Lily. Pensò a Rachel, la sua straordinaria amica che l'aveva aiutato come nessuno aveva fatto fino a quel momento e che gli era stata accanto: tutto era caduto così in fretta, forse troppo. James pensò di nuovo a tutte le volte che Lily aveva declinato le sue proposte per un'uscita a Hogsmeade ma ora sentiva che poteva farcela: niente e nessuno avrebbero potuto ostacolarlo. Gli occhi gli si chiusero e, lentamente, James si addormentò tranquillo.

 

La mattina seguente James era in forma smagliante: svegliò con una pacca sulla spalla Sirius che borbottò qualcosa fra i denti, poi si vestì e scese di gran fretta le scale. Preso dall'euforia non si accorse che Lily stava salendo le scale nel senso opposto e per poco non la fece cadere.
“Potter! Ci si rivede!” esclamò la ragazza non appena riprese l'equilibrio ed evitò che i libri che aveva in mano facessero un volo di tre piani.
“E-evans! Mi dispiace .. ma anche tu potresti guardare dove vai!” disse James un po' intontito.
“Ora scusa, ma vado di fretta! A presto!” proseguì.

James aveva già voltato le spalle e stava per riprendere a correre, non voleva chiederle ancora di uscire: non si sentiva ancora del tutto sicuro ma la voce di Lily lo fermò.
“James!”
Il ragazzo si voltò, credeva che si fossero detti tutto quanto e non gli sembrava di averle fatto niente di male di recente ma tutti questi pensieri furono interrotti dalla ragazza che esclamò con grande gioia:

“Sì! Sì! Sì!”
Poi scoppiò in una risata che James non aveva mai sentito prima: era pura, semplice e sincera. L'espressione che si dipinse sul suo volto fece capire a Lily che non aveva ben capito a cosa si stesse riferendo.
“Potter, me l'avrai chiesto centinaia di volte e ora ho deciso che verrò ad Hogsmeade con te: dopotutto tutti si meritano una possibilità!”
James rimase stupefatto: dopo tanti tentavi miseramente falliti ce l'aveva fatta. Lily si era accorta di lui e aveva accettato di concedergli una possibilità che non avrebbe mai sprecato per nessuna ragione al mondo. Tutto quello che circondava James sembrò fermarsi per un momento nel quale si sentiva palpitare a gran forza il cuore del ragazzo mai stato così colmo di gioia. Voleva esprimere tutta la sua gioia, ma non c'erano parole sufficienti ed esatte per descriverla; l'unica cosa che riuscì a dire fu:
“E' fantastico, non ho aspettato altro per tutto questo tempo”.
I due camminarono insieme in silenzio per qualche minuto poi Lily disse con tono pacato:

“Credo che ci sia qualcuno da cui devi andare...”
“Sì, penso proprio di sì.” rispose James.
I due giunsero così nel prato dove qualche giorno prima James aveva chiesto a Rachel di aiutarlo e la ragazza infatti era proprio seduta là a leggere un libro mentre il vento le scompigliava i capelli.

Lily rimase a qualche passo da loro poi James si avvicinò lentamente alla ragazza e le disse:
“C'è qualcosa che devo dirti...”
La ragazza tolse lo sguardo dal libro e si girò verso di lui aggiungendo con la sua solita voce melodiosa:
“Non devi dirmi niente, tu sei mio amico e questo lo sai. Per questo ti ho aiutato, perché mi importa della tua felicità: io ci sono stata e ci sarò sempre”.
“Rachel, io sento il bisogno di dirtelo lo stesso: senza il tuo aiuto non sarei mai riuscito a farmi notare da Lily e a farle capire chi sono veramente, quindi grazie! Grazie per tutto, per esserci stata e per avermi aiutato semplicemente...Grazie”
Dopo aver salutato la sua amica James accompagnò Lily in classe e qualche giorno dopo uscirono finalmente insieme: tutti e due adesso si sentivano completamente felici.



{Moonlight97.>>
Ciao a tutti!
Allora, non so che dire xD
Sono in ansia da contest ... 
credo che ogni capacità di fare un pensiero razionale
sia spartita O_O
Vabbe' dai, leggete e speriamo vi piaccia xD

Saluti!

Giudizio:
Grammatica e Sintassi: 10/8.5 
Originalità: 5/5 
Caratterizzazione dei Personaggi: 10/10 
Gradimento personale: 5/4 
Totale: 30/27.5 
James, al contrario di molti, mi è sempre piaciuto. Odio chi lo vede e lo mostra solo per i suoi difetti. Spesso leggo di lui come un ragazzo bellissimo, dispettoso e disponente (cosa vera, al di fuori del bellissimo. Quello era più Sirius) ma mai vengono mostrati a nudo le sue paure e sentimenti. Ma soprattutto pochissimi prendono in considerazione il cambiamento a cui lui si è sottoposto per conquistare Lily. Per amore lui ha cambiato se stesso, cosa non da poco. Cosa che ammiro.
Tu qui ci hai mostrato questo suo cambiamento in un modo dolce, genuino e particolare. Sei stato molto originale secondo me, quindi meriti il punteggio che ti ho dato. 
La caratterizzazione è perfetta. Il protagonista è il nostro James, non ci sono dubbi. E' proprio quel birbante di un Malandrino xD. Anche gli altri personaggi presenti sono ben caratterizzati. Molto bene! 
Per la grammatica e la sintassi vai bene. C'è da migliorare un po' la punteggiatura e da pulire il linguaggio, per renderlo più scorrevole. Cose che verranno con l'esperienza, ma sei sulla buona strada. :)

   
 
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