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Autore: xXx_Whatsername    02/03/2012    2 recensioni
Lui la supplicava, correva e gli sembrava sempre di andare troppo piano. Lei non era stanca, correva via, seguendo strade che Jimmy non conosceva, leggera, sicura e sorridente com'era sempre stata. Non sembrava sentire le urla di lui, le suppliche non la intenerivano, non vedeva le sue lacrime.
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Piccolissima Shot ispirata a un verso di "Whatsername" per l' appunto: "Thought I ran into you down on the street,Then it turned out to only be a dream ". Vorrei scrivere proprio tutta la storia di Jimmy e Whatsername per intero ma ho preferito provare prima con una one-shot, quindi, spero che vi piaccia. ♥
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Fuori da quella camera di dannazione la madre di Jimmy con l'orecchio premuto alla porta ascoltava disperata, consapevole di non poter fare nulla per alleviare, anche solo un po', il dolore del figlio.
Sapeva come si sentiva e sapeva per certo di essere la madre di un condannato.
Quanto tempo sarebbe potuto andare avanti prima d' impazzire?
Settembre era finito, e lui non aveva smesso di piangere.
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Whatsername

"Thought I ran into you down on the street
Then it turned out to only be a dream "



« Aspettami! Cazzo, non correre! » La strada era buia, il rumore dei passi di Lei riecheggiava nella notte insieme al fiato affannoso di Jimmy; nessuno sembrava accorgersi di quello che stava succedendo, di quanto Jimmy urlasse e fosse disperato.
Lui la supplicava, correva e gli sembrava sempre di andare troppo piano. Lei non era stanca, correva via, seguendo strade che Jimmy non conosceva, leggera, sicura e sorridente com'era sempre stata. Non sembrava sentire le urla di lui, le suppliche non la intenerivano, non vedeva le sue lacrime.
Eppure gliel' aveva detto tante volte. "Ti amo Jimmy, ti amo". E lui le aveva risposto sempre. "Anche io ti amo. Ti amo più di ogni altra cosa al mondo".
Allora perché Lei correva via e non si fermava? Volava via, come il fumo di una sigaretta che lui aveva fumato troppo velocemente, non tornava in dietro, lui non poteva convincerla per quanto lo potesse desiderare. Ma Jimmy aveva bisogno di Lei,  con quei suoi capelli nero corvino perennemente spettinati, gli infiniti occhi azzurri e la risata cristallina era diventata vitale. Jimmy ne aveva bisogno, ma non come necessitava del fumo, dell' alcool e della droga, non era una dipendenza, era molto di più.
Per lui Lei era l' amore, la vita, la leggerezza, la luce sotto quei vestiti neri e la matita esagerata.
E stava correndo via, troppo lontano da lui.
Il tempo di urlare.
Urlare un "Ti amo" strozzato e svegliarsi.


Jimmy si alzò di scatto, terrificato come ogni volta da quella verità massacrante che ti dice malignamente: "Coglione, l' hai solo sognata."
E come ogni volta che succedeva Jimmy ce l' aveva con il mondo intero. Urlava, e piangeva preso da una rabbia incotrollabile, da una malinconia straziante, che toglieva il respiro.
E puntualmente si ritrovava seduto per terra, occhi rossi e umidi, schiena a pezzi, mani in una scatola che teneva come un tesoro sotto il letto.
Guardava ogni mattina ogni singola fotografia, riviveva ogni attimo e lo rimpiangeva ogni giorno di più.
Vedeva il ragazzo nella foto che sorrideva, che la baciava, che rideva, felice come non era mai stato e con tristezza Jimmy si diceva che quello non era più lui.
Poi guardava Lei.
Guardava i suoi occhi azzurri, ma di un azzurro tremendamente diverso da quello di MaryJane o di qualsiasi altra ragazza con gli occhi di quel colore avesse amato prima; guardava il sorriso spontaneo, il modo in cui in ogni foto, anche in quella in cui Lei era presa più di sorpresa risultasse sempre bellissima a i suoi occhi bagnati.
E allora piangeva ancora di più, preso da un tormento che non avrebbe mai spento per quanto di potesse sforzare di ricordare quelli che erano stati i giorni più belli della sua vita.
Ricordava ogni singolo centimetro del suo viso ma non ricordava il nome della ragazza che aveva amato più di qualsiasi altra al mondo.
Un nome.
Gli sarebbe bastato un nome e l' avrebbe cercata in capo al mondo.
Ma non aveva neanche quello.

Fuori da quella camera di dannazione la madre di Jimmy con l'orecchio premuto alla porta ascoltava disperata, consapevole di non poter fare nulla per alleviare, anche solo un po', il dolore del figlio.
Sapeva come si sentiva e sapeva per certo di essere la madre di un condannato.
Quanto tempo sarebbe potuto andare avanti prima d' impazzire?
Settembre era finito, e lui non aveva smesso di piangere.





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Angolo Autrice:

Hello! °w°
Allors, comincio col dire che ho scritto questa storia perché mi piacrebbe tanto, ma davvero tanto,
scrivere una long-fic sulla storia di Jimmy e Whatsername, quindi, ci tenevo a sapere se la cosa
poteva interessare a qualcuno.
Poi, altro motivo per cui  ho scritto questa shot... beh, io adoro questa coppia. Amo Jimmy e
odio il fatto che Whatsername l' abbia lasciato. Ma si sa', se non l' avesse fatto probabilmente non
mi sarebbero piaciuti così tanto.
Spero che la fic vi sia piaciuta, recensite, vorrei sapere cosa ne pensate riguardo la long ♥

Whatsername.


  
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