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Autore: shelovesrock    02/03/2012    0 recensioni
Syria è una donna del Nord... e adesso si trova su una nave diretta al Sud. Scritta per la challange "La Casa degli Specchi". Specchio allungante.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Some things never change
Autrice: SyriaStark
Rating: Verde
Genere: Generale, Introspettivo
Fandom: Game of Thrones
Contesto: un anno o due dopo i fatti narrati in ′A Storm of Sword′
Pairing: nessuno
Specchio: specchio allungante 
Personaggio protagonista: Syria Snow 
Avvertimenti: What if? Flash-fic, Missing Moments
Disclaimer: tranne Syria, i personaggi non sono miei ma di George R.R. Martin, David Benioff e D.B Weiss. La storia non è scritta a scopo di lucro.
NdA: il personaggio di Syria è la protagonista della mia fan-fiction, ′Never forget what you are′, e qui racconto un momento che poi riprenderò nella fan-fiction. Partecipa alla challenge "La Casa degli Specchi" indetta dalla pagina Facebook "Cirque de Mots {FF Challenge and Contest}
 
So che lo specchio allungante dovrebbe mandare almeno dieci o vent’anni avanti nella storia, ma mi era impossibile più che altro perché non ho idea di cosa potrebbe accadere ai vari personaggi, quindi ho ripiegato sugli uno o due anni nel futuro.



La chiglia della Silence scivolava sulle acque scure, silenziosa come sempre. Sulla sua prua si stagliava una figura, nera contro il nero della notte stellata.
Avvolta nel suo mantello grigio, Syria fissava di fronte a sé, in attesa di vedere le frastagliate coste dorniane apparire dal buio della notte, mentre Shadow era accucciato ai suoi piedi, gli occhi semichiusi. All’improvviso, la Silence virò e lei venne sbilanciata a destra: si resse contro il legno della polena, e udì il suo meta-lupo scattare in piedi.”Mi scusi, milady” ridacchiò Crow’s Eye dal ponte di comando.
“Avverti la prossima volta” gli rispose, rimettendosi bene in piedi.
“Manderò uno dei miei uomini” la canzonò. Syria non rispose nulla, si voltò e fissò la notte: chi l’avrebbe mai detto, solo due anni prima, che lei si sarebbe trovata su una nave, su ′quella′ nave soprattutto, diretta a Sunspear, capitale di Dorne. Il mare era qualcosa di estraneo per gli Uomini del Nord, un ambiente in cui non avevano fiducia e che non comprendevano.
“Le cose stanno cambiando” le sussurrò Crow’s Eye, apparendole accanto.
“Le cose cambiano sempre” fece lei, senza stupirsi di non averlo sentito arrivare.
“Lo stanno facendo più velocemente” rispose lui, indicando le prime propaggini della costa che si avvicinava.
Syria prese un grosse respiro: era il momento di essere un lupo, ora. Certe cose, al contrario di altre, non sarebbero mai cambiate.
  
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