Basta. Natsu non
poteva sopportarlo
ancora.
Lucy era
evidentemente frenata da
qualcosa o qualcuno, aveva
combattuto
in maniera superba fino a qualche momento prima e adesso si ritrovava
succube
di quella Flare. Chiuse gli occhi per concentrarsi su quello che udiva
giungere
dall’arena e all’ennesimo richiamo di Lucy
riuscì a discernere le parole.
L’unica parola, il nome della figlia di Alzack e Bisca.
“Asuka-chan”,
aveva mormorato Lucy
prima che Flare le impedisse nuovamente di emettere suono, coprendole
la bocca;
e guardandole aveva la sgradevole sensazione che quei capelli rossi le
stessero
insudiciando le labbra, facendogli desiderare di stracciarli e
baciarla,
cancellandole dalla pelle quel sentore disgustoso.
Scosse la testa
per allontanare
quei pensieri e scattò in mezzo al pubblico correndo a
perdifiato verso gli
spalti dove il resto della gilda assisteva al torneo.
Uno strappo
secco e di quella
ciocca incantata non restò che qualche capello sulla pietra;
Natsu li calpestò
affacciandosi perché la sua voce raggiungesse Lucy.
“Lucy!
Ora è la tua occasione!”,
urlò con quanto fiato aveva in gola.
Lucy lo
ringraziò e gli sorrise,
riprendendo la sua personale battaglia lì dov’era
stata interrotta; combatteva
Flare e si scontrava per il bene della gilda ma lottava soprattutto per
dimostrare a se stessa di non costituire più un impedimento
per i suoi nakama.
Era diventata forte e nessuno di loro avrebbe dovuto prestare
attenzione perché
non fosse ferita: Natsu avrebbe potuto affrontare qualsiasi nemico
sapendo di
avere in lei una valida alleata.
Evocò
Gemini e gli spiriti gemelli
assunsero le sue sembianze, raddoppiando il potere magico a sua
disposizione
perché potesse averne abbastanza da lanciare Uranometria,
l’incantesimo più
potente che conoscesse.
Flare giaceva
sulla sabbia
dell’arena, rannicchiata come un gatto, in attesa del
terribile colpo che però
non giunse mai: aveva risucchiato tutto il potere magico di Lucy ma si
era
dissolto in un baleno.
La giovane maga
degli Spiriti
Stellari si accasciò al suolo, completamente svuotata di
ogni energia e Natsu
saltò giù dagli spalti raggiungendola mentre il
conduttore annunciava la sua
sconfitta e le risate di scherno degli spettatori riempivano
l’aria. Lucy si
era raggomitolata su un fianco, le mani a coprire le lacrime che
scorrevano
incessanti sul suo viso.
“Non
piangere Lucy”, le disse
chinandosi verso di lei, una mano tesa e pronta a risollevarla.
“Ma…
è così difficile…”, rispose
Lucy tentando in tutti i modi di asciugarsi il viso.
“Risparmia
le lacrime per quando
vinceremo”, continuò Natsu. “Sei stata
fantastica! Grazie a te abbiamo capito
che si può combattere in questo mondo. 0 punti? Questo rende
le cose più
interessanti, no? Ribalteremo la situazione ora”.
Lucy gli strinse
finalmente la mano
e Natsu le mostrò il suo sorriso più smagliante,
sforzandosi di ignorare il
dolore sordo che provava nel vedere la disperazione scorrere dai suoi
occhi
sotto forma di lacrime. Era stata brava, non meritava di perdere quello
scontro
e Flare non sembrava in grado di sconfiggerla fino a un momento prima:
evidentemente qualcuno ostacolava in tutti i modi Fairy Tail.
Natsu
aiutò Lucy a rialzarsi e la
strinse fra le braccia, incurante di trovarsi ancora nel bel mezzo
dell’arena,
sotto gli sguardi di metà continente. “Andiamo Lu.
Hai bisogno di riposare un
po’”.
Lei era
arrossita sentendosi
abbracciare e riuscì appena ad annuire, seguendolo
docilmente verso gli
ambienti interni. Non trovò obiezioni da fare nemmeno quando
le strinse la
mano, intrecciando le dita con le sue.
Erza ed Elfman
si voltarono al
suono dei passi di Natsu che li raggiungeva di corsa. Sembrava
tranquillo, e
questo li faceva ben sperare sullo stato di Lucy.
“In
che condizioni è Lucy?”, chiese
Titania, diretta come sempre.
“Sembra
che stia bene”, disse Natsu.
“Ha detto che avrebbe fatto una doccia”.
Aveva
accompagnato Lucy senza dire una parola, temendo di ferirla in
qualche modo ma non aveva mai lasciato la sua mano. Lei gli stava un
passo
dietro, zitta anche lei e il silenzio era a tratti rotto soltanto dai
singhiozzi che ancora la scuotevano.
“Siamo
arrivati…”, disse Natsu quando ebbero raggiunto le
stanze
destinate a Fairy Tail A. sembrava titubante, come se temesse il
doverla
lasciare sola. “Lucy, io…”.
“Va’
pure Natsu”, aveva esordito lei, lasciandolo spiazzato.
“Io sto
bene. Passerà”.
“Ma…
io non voglio lasciarti sola Lu”.
Lucy
aveva sciolto il contatto fra le loro mani, posando entrambe le sue
sul viso di Natsu. “Vorrei fare una doccia, pensi di potermi
lasciare sola
almeno lì?”.
Aveva
trovato da qualche parte la forza di scherzare ma era perfettamente
percettibile quanto stesse male: tremava di rabbia e gli occhi le si
erano
nuovamente velati di lacrime.
“Va
bene, allora vado. Però torno subito!”,
esclamò Natsu posando le mani
sulle sue.
Lucy
annuì e si sollevò sulle punte dei piedi per
posargli un bacio sulla
guancia.
“Grazie”,
disse soltanto prima di entrare.
Lo sguardo di
Erza ancora puntato
addosso a lui interruppe il flusso dei pensieri di Natsu. “Forse
dovrei andare a
vedere come sta”.
“Adesso?!”,
esclamò Elfman puntando
il dito contro l’arena. “Proprio adesso che stanno per
iniziare i combattimenti
delle altre squadre!”.
“Non
puoi andare”.
Erza era stata
perentoria come
sempre ma quando fece per afferrare la maglia di Natsu, questi
riuscì a scansarsi
e fece un passo indietro. “Tornerò in tempo ma
devo andare! Le ho promesso che
sarei tornato a vedere come stava!”.
Le ultime parole
le aveva
pronunciate quando aveva già imboccato il corridoio che lo
avrebbe riportato
indietro, di corsa come era venuto.
Natsu
entrò nello spogliatoio con
discrezione, come mai prima di quel momento; non si era mai preoccupato
di
quali fossero le condizioni di Lucy quando faceva irruzione in casa sua
ma
stavolta era diverso. La maga era già abbastanza abbattuta
senza che lui la
sorprendesse poco vestita.
“Lucy?”,
provò a chiamare
guardandosi in giro, ma non ricevette risposta.
Quando ebbe
richiuso la porta
dietro di sé, il suo udito particolarmente fine gli
consentì di cogliere dei
singhiozzi giungere da oltre l’uscio del bagno. Lucy stava
piangendo di nuovo e
promise a se stesso che Raven Tail avrebbe pagato molto cara ognuna di
quelle
lacrime.
Percorse in
fretta la breve
distanza che lo separava da quella stanza e poggiò la fronte
sul legno, le mani
a sfiorarlo come se potesse, in quel modo, far giungere quelle carezze
anche a
lei.
“Lu,
andiamo non piangere”.
Per qualche
momento i singhiozzi
cessarono e Natsu pensò di essere riuscito a calmarla:
restò totalmente
spiazzato quando Lucy spalancò la porta e gli si
gettò fra le braccia,
piangendo più forte di prima.
“Non
ci riesco Natsu… è stato
troppo umiliante, prima la minaccia alla piccola Asuka e poi
Uranometria… sono
sicura che qualcuno ha interferito, conosco quell’incantesimo
ormai…”.
Finalmente il
ragazzo si mosse e l’abbracciò,
tentando di ignorare il fatto che fosse senza vestiti fra le sue
braccia.
“Lo so
Lucy. Sappiamo tutti quanto
vali, non abbiamo pensato nemmeno per un momento che tu fossi debole,
ho
addirittura temuto che non avresti più avuto bisogno di me!
Quell’incontro lo
hai vinto tu, hai dimostrato di essere più forte di quella
maniaca dei capelli”.
Lucy
annuì appena e sollevò il viso
quel tanto che bastava per guardare in faccia Natsu.
“Avrò sempre bisogno di
te, Natsu; lei ha… ha tentato di coprire il simbolo di Fairy
Tail sulla mia
mano con quello di Raven Tail… se fosse accaduto,
io… io…”.
“Calmati
Lucy!”, esclamò Natsu
afferrando la mano di Lucy. Sembrava volesse accertarsi di persona che
il
marchio della loro gilda fosse ancora lì, invece la strinse
nella sua. “Non
avrei mai permesso che ti portasse via da noi, fai parte della nostra
famiglia
e… io non riesco più a immaginare Fairy Tail
senza di te, mi mancheresti troppo”.
La giovane maga gli cinse
il collo con le braccia, stringendolo più che
potè; anche se Lisanna era
ritornata, dopo quello che le era accaduto Natsu aveva sempre il timore
di
perdere i suoi amici. “Natsu… io ti
starò sempre accanto, è una promessa”.
Natsu
annuì ricambiando l’abbraccio
e posò il mento sulla sua spalla. “Sei sicura di
star bene Lu?”.
“Sì.
Forse dovresti tornare da
Erza, si starà chiedendo che fine hai fatto”.
Avrebbe voluto
dirgli molto altro eppure
non ne aveva il coraggio. Temeva che se gli avesse rivelato cosa
serbava dentro
di sè avrebbe perso la sua amicizia e il pensiero le era
insopportabile; perciò
tacque, mentre il suo cuore urlava la verità,
così forte che la sentì risuonare
fra quelle pareti. Ma quella non era la sua voce. Voltò il
viso a incontrare lo
sguardo di Natsu che le sorrideva, arrossito e un po’
impacciato.
“Cos’hai
detto Natsu?”.
“Ho
detto che ti amo Lucy. E lo so
che meriti qualcuno di meglio, perciò questo non
camb…”.
Lucy lo
zittì chiudendogli la bocca
con la propria e prima di rendersi conto di cosa ciò
significasse, Natsu si
ritrovò a ricambiare il bacio con veemenza, intrappolandola
tra il suo corpo e
la porta dietro di lei; era ancora fradicia e aveva bagnato anche lui,
così
cominciò a togliersi i vestiti mentre la spingeva a tornare
all’interno del
bagno.
“Cosa
stai facendo Natsu…?”, riuscì
a chiedergli Lucy fra un bacio e l’altro. Era arrossita e
aveva il fiatone.
Semplicemente bellissima.
“La
doccia”, rispose mostrandole il
suo sorriso ferino un attimo prima di chiudere l’uscio dietro
di loro.
“Che
diavolo starà combinando, gli
avevo detto di non andare! Proprio adesso che Mystogan
affronterà Jura,
dobbiamo capire con chi abbiamo a che fare ma è inutile
parlare con lui!”.
Erza marciava
attraverso i
corridoi, i pugni stretti e l’espressione furente che non
accennò a sparire
quando spalancò la porta della stanza di Fairy Tail A. Il
suo sguardo percorse
velocemente l'ambiente e tutto ciò che vide fu un mucchio di
vestiti abbandonati
davanti alla porta del bagno chiuso, da cui proveniva il frusciare
dell’acqua e
uno strano insieme di risate e gridolini.
Non era poi
così difficile
immaginare cosa stesse succedendo in quella camera e la maga si
ritrovò ad
assumere la stessa colorazione scarlatta dei suoi capelli.
“Immagino
che potremo fargli un
riassunto…”.
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Ehilà,
popolo della notte!
Sono tornata a
tormentarvi, infesto
questo fandom come un fantasma ormai XD
Tornando a
noi… che dire, oggi ho
letto il nuovo capitolo di Fairy Tail e l’ispirazione
è arrivata come una
freccia dritta in fronte! Possibile che sia io la pazza che vede
accenni di
NaLu in qualsiasi vignetta dove compaiano insieme questi due?
Così
ho scritto questa cosa… penso
che non sia nemmeno il massimo che posso fare ma dopo un pomeriggio, ho
capito
che meglio di così non riesco a scriverla, apprezzate lo sforzo,
vi prego >.<
Un pensiero
speciale alla mia Irmy_91 che
qualche giorno fa mi ha
gentilmente contattata dicendomi una delle cose che mi rendono
più felice,
grazie tesoro <3
Che
altro posso dirvi… grazie se
avete letto fin qui e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate ^^