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Autore: soundslife    03/03/2012    6 recensioni
Primo risultato di una riflessione nata pensando alla coppia Goku/Chichi.
Estratto: "Senza indagare oltre Goku ricambiò il sorriso, felice di vedere la moglie così sorridente e bella."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice

Saaaalve, vi volevo augurare una buona lettura per la mia prima one-shot dedicata alla coppia Goku/Chichi. Recensioni di qualunque tipo sono ben accette. ;)


 




“Chichi, avrei una certa fame.” – disse come ogni volta il giovane saiyan.

Era ormai storia di tutti i giorni.
Come sempre, la moglie stava per inveire contro di lui. Non aveva scritto in viso “Disponibile a pranzo e cena”, pensò.
Non che Goku non avesse diritto al cibo: questo Chichi non lo avrebbe mai pensato. E’ solo che, il suo era un arduo compito: dar da mangiare ad un saiyan.

Di certo, le pietanze che Goku poteva vantare di ricevere quotidianamente, non venivano dal nulla. Pensava a tutto la cara mogliettina, la quale ormai si poteva dire una assidua cuoca.
D’altra parte aveva un certo talento nel cucinare e non poteva gettarlo via, come le diceva spesso il suo Goku.
Lei si dilettava nello stupire quello stomaco senza fondo, ma era decisamente stancante per lei, anche dopo tanti anni di esperienza.

Proprio nell’attimo in cui stava per dare sfogo, per l’ennesima volta, alla sua rabbia accumulata, si fermò.
Le ineleganti parole che avrebbe voluto dirgli, non riuscivano più ad uscirle di bocca. La sua innata capacità di scatenare un putiferio, trovò la strada sbarrata.

Per un istante, i suoi occhi rimasero smarriti.

Si soffermò a guardare il marito. Aveva un’espressione beata.
In modo particolare, notò il suo viso: una fonte immensa di gioia, nonostante non ci fosse un motivo ben preciso. Sapeva che quell'entusiasmo non era dovuto al fatto che fosse a conoscenza di ricevere, di lì a poco, il suo cibo.

Semplicemente, per lui, non esistevano momenti tristi.

Se il giorno dopo ci fosse stato un combattimento in cui avrebbe potuto perdere la vita, sarebbe rimasto comunque sorridente.
Era il suo modo di affrontare la vita. Una vita che meritava in pieno di essere vissuta, dati gli sforzi e gli atti eroici a cui doveva continuamente sottoporsi.
Molte volte l’aveva perso, aveva sacrificato la sua vita per lei e per i suoi amici.
Per quanto sbadato potesse sembrare, sapeva perfettamente che Goku era un uomo davvero prezioso e consapevole di quali fossero i valori da perseguire. In qualsiasi modo fossero andate le cose, l’importante era proteggere i suoi cari.
L’amicizia, l’amore, l’altruismo erano delle qualità che solo pochi possedevano e il suo Goku soddisfava a pieno questi canoni.
Lo invidiava.
A volte desiderava avere anche lei la capacità di saper affrontare con tanta forza qualunque cosa.
Invidiava il suo profondo attaccamento a quel pianeta, che dopotutto non era nemmeno quello di origine.

In fondo era così che lui le mostrava di amarla. Ogni allenamento, ogni sacrificio, ogni sorriso alla fine di una scorpacciata di prelibate pietanze, ogni secondo passato accanto a lei erano un’immensa dimostrazione d’amore.

Lui era la sua forza, era convinta di potergli stare accanto e di non correre alcun pericolo.
Era una sensazione che la faceva sentire la donna più felice del pianeta e si sentiva in colpa per aver, il più delle volte, denigrato quell’immensa fortuna che le era capitata.
Il suo corpo le avrebbe fatto da scudo, da spalla su cui piangere.
Ogni volta che provava ad abbracciarlo, rimaneva stupita della differenza tra le proprie delicate braccia e quelle del marito, robuste e forti.
Lui era il suo fuoco nelle notti di gelo, il suo sole nelle giornate di pioggia.
Ormai non trovava più nemmeno gusto nel rimproverarlo, in quanto sfoderava dei sorrisi che avrebbero sciolto chiunque.

Sul viso di Gohan e Goten riusciva a scorgere la stessa vitalità del marito e la sua stessa forza. Avevano tirato su due bei ometti ed era incredibilmente fiera di aver costruito insieme a Goku una famiglia.

Una lacrima le uscì istintivamente, accompagnata da un sorriso.
Al suo “Cos’hai Chichi?”, chiesto con apprensione, lei si voltò mostrandogli il suo sorriso per vederlo ritornare anche sul viso del marito, che ora palesava dei lineamenti rigidi e poco rilassati.
Chichi tornò in cucina per soddisfare la sua richiesta, mettendo nel piatto che stava per preparare tutto l’amore che poteva.
Senza indagare oltre Goku ricambiò il sorriso, felice di vedere la moglie così sorridente e bella.

Quella notte un “Ti amo”, in quella casa, accese una serie di emozioni che legarono ancora una volta i due innamorati nella dimostrazione più eccelsa dell’amore. Lì nel loro letto, dove nessuno avrebbe potuto scalfirli, dove valevano solamente i loro sussurri.
Niente guerre, né rivalità: solamente amore.

  
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