La partita contro l’Inazuma Japan aveva lasciato un forte dubbio nella mente di Edgar Partinus capitano della squadra inglese. Non riusciva a capire come il numero 2 della squadra avversaria gli somigliasse così tanto, lui era figlio unico per quanto ne sapeva e i suoi genitori non avevano avuto altri figli oltre lui, quindi perché si era ritrovato davanti un ragazzino del suo medesimo aspetto? Decide quindi di indagare su questa cosa. Non voleva chiedere direttamente a Mark, anche perché poi gli avrebbe di sicuro fatto milioni di domande e non gli andava di rispondere a quel portiere che pensava solamente a giocare a calcio tutto il santo giorno. Decise quindi di andare a vedere direttamente gli archivi del FFI con tutte le documentazioni delle squadre partecipanti. Era incredibile come Edgar si stesse scomodando così tanto per trovare delle semplici informazioni. Fu fortunato la responsabile dell’archivio era una sua amica stretta quindi l’aveva fatto entrare senza problemi. “E adesso scopriamo chi sei realmente.” Scorse l’elenco e finalmente trovò quello che cercava.
“Allora n°2 sei Nathan Swift e sei originario del Giappone. Non mi dice niente di nuovo. Che perdita di tempo!” uscì dall’archivio e non sapeva che altro fare, poi l’illuminazione se Swift era veramente chi pensava lui, l’unica persona che poteva saperlo era suo padre. Quindi si diresse subito verso il suo alloggio privato nella parte inglese dell’isola. Non fu difficile trovare suo padre.
“Nobile padre chiedo il consenso di conferire con voi” Il padre lo guardò e disse:
“Fa presto Edgar ho molto da fare.”
“Nella partita contro la Inazuma c’era un ragazzo, Nathan Swift si chiama, questo ragazzo mi somiglia molto e volevo sapere se ha qualche parentela con me.” Il padre di Edgar sapeva che questo giorno sarebbe arrivato e quindi pensò che dopo 18 anni fosse arrivato il momento di dire al figlio la verità che lui tanto brama.
“Vedi Edgar quel ragazzo è tuo fratello, però da parte di madre.” Edgar lo immaginava però rimase comunque in uno stato tra il sorpreso e lo sconvolto. Il padre quindi continuò il suo racconto.
“Tua madre mi aveva tradito con un giapponese e alla fine mi aveva lasciato per andare in Giappone insieme a lui e da quell’unione naque Nathan ecco spiegato perché ti somiglia tanto. Ora che hai colmato la tua sete di sapere che cosa hai intenzione di fare?” In effetti Edgar non aveva ancora pensato a questa eventualità quindi scosse la testa e alla fine si ritirò, le sue gambe però cominciarono a muoversi da sole e si ritrovò in breve tempo davanti all’alloggio dei giocatori giapponesi.
“Tanto vale ormai rivelarglielo chissà magari lascierà i giapponesi per venire a giocare nella mia squadra da quel che ho visto gioca bene, guadagnerei un ottimo giocatore.” Disse fra se e se. Mentre si dirigeva verso la porta però si sentì chiamare da una voce seccante e familiare, Mark Evans pessimo momento per incontrarlo.
“Cosa sei venuto a fare qua Edgar?”
“Devo conferire con Swift potresti chiamarlo per cortesia?” Mark era sospettoso ma alla fine entrò dentro per chiamare a Nathan il quale si sorprese moltissimo quando uscì di casa e si trovò davanti proprio Edgar.
“Come mai volevi proprio parlare con me?” Chiese confuso Nathan.
“Vedi Nathan ho fatto delle indagini sul tuo conto e alla fine ho scoperto che sei mio fratello minore.” Questa rivelazione scioccò moltissimo Nathan.
“Ma… ma come è possibile?” Edgar a questo punto gli raccontò tutta la storia e Nathan cominciò a capire molte più cose.
“Tutto ciò ha dell’incredibile, io fratello di Edgar Partinus e chi l’avrebbe mai detto.” Disse Nathan ritrovando un po’ d’allegria dopo quella rivelazione.
“Allora che hai intenzione di fare?”
“In che senso?”
“Come in che senso? Voglio che lasci l’Inazuma per unirti ai Cavalieri della Regina, voglio recuperare il tempo perduto.” Nathan non si aspettava una cosa del genere e poi non gli andava proprio di abbandonare la sua squadra e il suo amato capitano.
“Non posso farlo Edgar, non voglio lasciare il Giappone e la mia squadra, voglio anche io recuperare il tempo perso con te, ma non così. Se fosse ilo contrario tu lasceresti l’’Inghilterra e la tua squadra per venire in Giappone con me? Ovviamente non lo faresti.” Edgar pensò che Nathan non aveva tutti i torti in effetti gli aveva chiesto una cosa impossibile ma d’altro canto cosa poteva fare abitavano quasi ai sue estremi del mondo e vedersi sarebbe stata una cosa molto difficile.
“Edgar forse non è necessario vedersi tutti i giorni,ora che so che sei mio fratello possiamo sempre sentirci inun’altro modo e vederci quando sarà possibile.”
“Se è questo quello che vuoi Nathan va bene faremo così. Ora però scusami ma devo tornare al campo di allenamento ci sentiamo presto.” Detto questo si scambiarono un breve abbraccio e dopodichè si separarono. Nathan tornò dentro e trovo ad aspettarlo Mark.
“E allora?” Nathan lo guardò e sorrise.
“Niente ho solo trovato un fratello.”








Angolo Autrice: Comincio con lo scusarmi per la fine perchè forse l'ho un pò trascurata ma non sapevo che altro inventarmi quindi ho messo un finale così. Riguardo la storia devo dire che mi sono divertita moltissimo a scrivere di Edgar in veste quasi di investigatore per cercare informazioni sul fratellino. Ma poi ditemi la verità non ero l'unica a pensare che Edgar e Nathan si somiglino tantissimo. Anche voi l'avrete pensato vero? Cmq non resta che augurarvi come sempre una buona lettura ^^