Anime & Manga > Detective Conan
Ricorda la storia  |      
Autore: daxffodils    03/03/2012    7 recensioni
One-Shot in prima persona.
E' la lettera di una Shiho ormai adulta, che ricorda i felici anni della sua infanzia assieme al suo caro amico Rei, fratello minore di Shinichi.
[Tributo all'opera: "Io non credo nell'amore!" dell'autrice Yuran su EFP, categoria Detective Conan.]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio | Coppie: Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mio dolcissimo Rei,
ricordi?
Io avevo due grandi occhioni azzurri, un mucchio di lentiggini sul naso e delle ciocche ribelli ramate, che mia madre Elena cercava disperatamente di raccogliere in una improbabile coda di cavallo. Mi chiamavano ‘Scienziatina Nevrotica’, io mi offendevo terribilmente e mi rifugiavo sotto il grande salice nel giardino dell’asilo. Me ne stavo lì ad ascoltare il vento sibilare tra i rami.
Accadde così anche quel giorno.
Corsi in lacrime verso il mio albero e ti trovai rannicchiato accanto al tronco nodoso.
«Tutti mi prendono in giro perché mio fratello fa il Detective e io no…» , mi dicesti, e intanto dei grandi lacrimoni ti scendeva giù per le guance paffute. Fu l’inizio di una bellissima amicizia. Per le suore eravamo due monellacci ed era bellissimo finire in castigo insieme. Eravamo una coppia indistruttibile, abbiamo preso contemporaneamente persino le malattie infettive. Il pomeriggio, subito dopo l’asilo, guardavamo i cartoni animati, facevamo merenda e giocavamo «ai grandi».
Eravamo magici. Poi è successo qualcosa, senza che ce ne rendessimo conto.
Non mi ero mai posta il problema che io fossi una bambina e tu un bambino, forse perché io non sopportavo le bambole e tu odiavi le macchinine. Insomma, eri lontano anni-luce dall’ingenua immagine di maschio che poteva avere una bambina di cinque anni. Eppure quando ti stavo vicina mi sentivo strana. Mentre ti guardavo inzuppare i biscotti nel latte, sentivo le guance bruciare, le mani iniziavano a sudare e il cuore batteva forte come quello d’un canarino.
L’amore era una cosa da grandi, e a noi tutte quelle moine tra innamorati sembravano ridicole.
Passavamo le ore spiando tuo fratello Shinichi e la sua ragazza Ran dal buco della serratura. «Io quelle cose non le farò mai!» giuravo solennemente. Eppure ci amavamo, a modo nostro, ma ci amavamo. A noi bastava costruire una pista nella sabbia e giocare a biglie fino al tramonto per essere felici; sgattaiolare in cucina e rubare i frollini al burro, quella era la nostra più segreta perversione. Eravamo speciali: due boccioli nati su un tenero ramoscello, destinati a vivere e morire insieme, alimentati dalla stessa linfa… bastava poco perché le nostre corolle si schiudessero, lasciando accarezzare i loro petali vellutati dai raggi di sole e dalle gocce di rugiada, ma un alito di vento ha reciso quel ramo. Si è spezzato senza far rumore, la natura dormiva e nessuno se n’è accorto… nessuno tranne il mio cuore.

Te ne sei andato all’improvviso.

Che confusione quel mattino all’asilo. C’erano tutti: genitori, suore, insegnanti.
Ti cercavo per le aule:
«Dov’è Rei?», chiesi alla maestra. Lei mi accarezzò i capelli, sorrise: «Rei non c’è più, è morto.»

Ti ho odiato. Avevamo fatto un patto: insieme per sempre, nessuno ci avrebbe mai diviso… La leucemia ti ha portato via. Pensavo che fosse una delle solite malattie, che me l’avessi attaccata come era capitato con il morbillo e che sarei morta anch’io. Ma i giorni passavano e io vivevo. Non versai una lacrima al tuo funerale. Tutti gli altri piangevano, persino la Madre Superiora che ti metteva sempre in castigo. Non riuscivo a capire perché le lacrime facessero così fatica ad annegarmi gli occhi.
Non è necessario che una persona viva a lungo perché lasci un segno indelebile nel cuore di chi la ama.
Ieri ho traslocato nella nuova casa a Tokyo. In fondo all’armadio ho trovato una scatola di cartone. L’ho aperta… le biglie: una gialla e una bianca. Le ho prese e le ho sotterrate sotto il grande salice. Per sempre.

Scienziatina Nevrotica.
 





Author's little corner:
 
Seppur le FanFiction romantiche non siano esattamente ciò che
si suol dire il mio genere, ho comunque voluto cimentarmi nella stesura
di una più bozza che altro. Spero, in ogni caso, che vi sia piaciuta! .

I_Am_She.
  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: daxffodils