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Autore: _Arse_    03/03/2012    1 recensioni
L'ho scritta a scuola durante l'ora di supplenza in cui mancava la prof. d'inglese :3
Non so se continuarla,dipende se recensirete o no.
Grazie a chi leggerà,semmai qualcuno lo farà.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un tiepido raggio di sole accarezzò il viso Alex,illuminò i suoi grandi occhi castani e scivolò leggero sulle morbide labbra.
Dalla terrazza di quel vecchio edificio diroccato,la vista sul mare era a dir poco mozzafiato:il sole abbracciava il cielo con le sue calde braccia,colorandolo di un rosso fiammeggiante quasi fosse imbarazzato al contatto.
Dopo la Grande Scissione,i luoghi disabitati erano aumentati di giorno in giorno,tanto da diventare la dimora di molte persone.Alex aveva 9 anni quando tutto cambiò.Ricordava il momento in cui,mentre stava passeggiando per le vie della città in cui viveva,si era soffermata sulle vetrine di una libreria ed era rimasta ferma ad osservare un gruppo di persone che gridavano insulti contro i proprietari del negozio,bruciando ogni singolo libro che aveva come copertina draghi o elfi.Aveva capito,in seguito ad altre scene come quella,che le cose sarebbero andate molto peggio di quanto lo erano già.Persone che compivano gesti simili erano chiamate Realiste,perchè odiavano e disprezzavano tutto ciò che riguardava il fantasy.Alex non era una di quelle.Amava leggere,sopratutto libri fantasy ed era stata molto felice quando,dopo aver compiuto sedici anni,aveva ricevuto un dono:quello di riuscire a spostare gli oggetti con la forza del pensiero.
Era sicura che l'Oracolo,uno spirito fantasiano che dava loro queste doti,avesse apprezzato quello che faceva per la sua patria Fantasiana.
Poco tempo dopo la Scissione,tutte le persone che avevano più di venticinque anni caddero in un sonno profondo,che nessuno era riuscito a capire e a fare in modo che quella specie di "coma" generale scomparisse.Le cose non erano poi cambiate molto,nonostante quell'accaduto.Gli scontri tra le due parti continuavano sempre più violente.
- Alex,ci stanno attaccando di nuovo! - Gridò improvvisamente una voce.
La ragazza si alzò di scatto dal freddo pavimento della terrazza e si guardò intorno.Una fresca folata di vento l'avvolse,portandosi con sè un'odore di sangue e disperazione e facendole svolazzare i lunghi capelli castani raccolti in una scomposta coda di cavallo.
Con un balzo scese le scale,saltando tutti i gradini e quando fu al secondo piano si sporse da una delle finestre dell'edificio e saltò,atterrando molto atleticamente a terra.Intorno a lei si estendevano per kilometri soltanto case diroccate e resti di edifici.
Iniziò a correre,creando una coltre nuvola di terra ai suoi piedi.Giunse davanti ad un edificio scolastico,l'unico ancora intatto.Era sorretto da candide mura,impolverate e avvolte da edere rampicanti.I vetri delle finestre erano sporchi,molti rotti o chiazzati di sangue.
Si avvicinò al grosso cancello arrugginito che faceva da entrata all'edificio e lo aprì,accompagnata dal cigolio del ferro che strusciava sulla terra.
- Oh,eccoti. Vieni...ho già messo al sicuro gli altri,manchi solo tu! - Esclamò di nuovo la voce di prima.
Alex si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo e si voltò.Alle sue spalle c'era un ragazzo:alto,dal fisico asciutto con una chiazza di capelli rossi sul capo e dei denti bianchissimi gli facevano capolino dalle labbra sottili.
- Bene,tu rìvai da loro,io resto quì a fare la guardia. - Alex si appoggiò al cancello arrugginito e lo guardò.
- No,voglio stare con te.Non ce la farai a batterli da sola..hanno quei cosi..che possono essere letali! - Il ragazzo si oppose subito,incrociando le braccia al petto.
- Si chiamano catene,Toni.Catene. E non sono letali,sprigionano solo qualche scarica elettrica,tutto quì. - 
Toni sembrò rifletterci un momento,poi con un sospiro si allontanò dalla ragazza per dirigersi dentro la scuola.
- Sta' attenta. - 
- Sì..sì. - 
Alex aspettò che il ragazzo sparisse dietro il muro del corridoio d'entrata,poi si voltò.Sarebbero arrivati da un momento all'altro.
  
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