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Autore: M4RT1    03/03/2012    2 recensioni
Primo anno ad Hogwarts per Albus e Rose. Una colazione che si trasforma in guerra, una Mappa particolare e alcune domande. Risultato? La fuga.
Storia partecipante al "Albus S. Potter's Contest" indetto da Fight4 e classificatasi quarta su... quattro.
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Rose Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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-Albus! Ehi, Albus!
-Cosa vuoi, James?
-Indovina un po’? Me l’ha data!
Mi giro svogliatamente verso quello scemo di mio fratello, che con quella sua ultima affermazione ha scatenato le risate di numerosi studenti, non solo Serpeverde.
-Cosa?- domanda Rose, che mangia la sua colazione seduta accanto a me.
-La Mappa!
-La Mappa?
-Quella Mappa?
Io e Rose ci giriamo insieme, nello stesso momento, in stile Balletto.
-Sì! Papà l’ha data a me! Perché mi hanno preso nella Squadra di Quidditch!
Sbuffo e prendo mentalmente nota di scrivere una gran brutta lettera a mio padre: perché mai la gara per la Mappa deve essersi conclusa con la vittoria di mio fratello?
-Cosa c’entra! Io non posso giocare a Quidditch!- protesto, mentre Rose si lancia sulla Mappa strappandola dalle mani di James.
-E’ solo perché si chiama come i creatori della Mappa!- lo accusa Rose, che anche se non è figlia di mio padre si sente in diritto quanto me di avere la creazione dei Malandrini.
-No, è solo perché sono meglio di voi due messi insieme!- si pavoneggia mio fratello, mentre gli altri ragazzi ci guardano in stile partita di tennis.
 -D’accordo!- risolve Rose, lanciando un’occhiata a Neville Paciock, che si è alzato e viene pericolosamente verso di noi –Vi propongo una sfida. Chi vincerà si terrà la Mappa!
Annuisco e accetto, come anche mio fratello, ma non vedo nessuna scappatoia: anche se Rose, da quando è iniziata la scuola, mi ha sempre aiutato con mio fratello, non vedo come io possa battere uno del secondo anno.
Aspetto che quel Troll ignorante corra a lezione con due dei suoi amici e mi rivolgo a mia cugina:
-Come ti è saltato in mente? Non riuscirò mai a battere James!- grido bisbigliando (è una specialità di Lily quando mi fa i dispetti).
-Non preoccuparti… sarà facile e indolore!- mi tranquillizza lei, trascinandomi verso l’aula di Trasfigurazione.
Quarantacinque minuti dopo, al suono della campanella, ci avviamo verso la torre dei Corvonero.
-Emh… Rose? Sai che noi siamo Grifondoro, vero?
-Ma certo che lo so, credi che sia scema?
Taccio. Quando Rose fa così è meglio lasciarla perdere.
Arranchiamo su per varie (troppe) rampe di scale, fino ad arrivare alla porta di ingresso del dormitorio dei Corvonero.
-Cosa ci facciamo qui?- domando, mentre alcuni ragazzi con le cravatte azzurre ci guardano stupiti.
-Osserva!- mi suggerisce mia cugina, mentre uno dei più grandi bussa alla porta.
Mi giro e immediatamente una voce (proveniente dal nulla) chiede:
-Dove vanno le cose che scompaiono?
I tre ragazzi fuori dal dormitorio si consultano per qualche secondo, poi uno risponde:
-Nel non-essere, giusto?
-Potevi essere più completo, ma per questa volta va bene!- risponde la stessa voce, quindi la porta si apre.
-Non hanno una parola d’ordine?- domando stupito, ma prima che Rose possa rispondermi, James è dietro di noi.
-Allora, pivellino?- mi stuzzica, tirando fuori la bacchetta –Fammi vedere quello che sai fare! Tira fuori i muscoli!
Guardo Rose disperatamente, in cerca di appoggio, ma lei si limita a strizzarmi l’occhio:
-Veramente ho indetto io la gara, mi pare! Quindi sta a me decidere la sfida.
James sbuffa e ripone la bacchetta nella veste.
-Dunque: come avrete notato, i Corvonero devono rispondere a una domanda per entrare. Voi dovrete fare altrettanto: chi risponderà per primo alla propria, vincerà! Che ne dite?
Annuisco, incerto.
James ridacchia:
-Che possibilità hai di battermi, Al?
-Nessuna…- farfuglio io, ma Rose mi da un pugno sul braccio e strilla:
-Comincia James!
Mio fratello bussa alla porta dei Corvonero e aspetta:
-E’ nato prima l’uovo o la Fenice?- chiede la voce suadente.
James fissa la porta per qualche altro secondo, poi sbotta:
-Ma papà ha dato a me la Mappa! Non ho bisogno di una gara!
-Ormai hai accettato!- protesta Rose guardandomi –Al, tocca a te!
-Ehi!- continua James –Non ho detto di non saper rispondere!
-Allora fallo!- lo incita Rose.
-Ma certamente… è nato prima… emh…
Mi intrometto.
-Penso che sia un cerchio senza inizio.
Non ho idea di come questa risposta mi sia saltata fuori, ma penso sia giusta.
-Esatto!- esclama la voce, prima di lasciare che la porta si apra.
Ovviamente non entriamo.
James mi guarda storto.
-Beh…- commento io –c’è chi nasce senza muscoli e chi nasce senza cervello, non credi?
-E chi fra poco non si ricorderà più di aver vinto!- mi minaccia lui, la bacchetta sfoderata.
-Vorresti farmi un Incantesimo di Memoria?- lo derido.
-Sì!
-Ma se non sai neanche qual è la formula!
-E’ Oblivion!
La sa.
E la cosa non mi piace affatto.
-Iniziate a correre, ragazzini!- ci mormora.
Obbediamo.
Correremo fino alla Foresta Proibita, me lo sento.
 
4° classificata:
 
"Albus vs James" di M4RT1
 
Grammatica 9/10
Originalità e contenuti 11.5/15
Lessico 7.5/10
Tema 7.8/10 
Uso degli elementi del pacchetto 4.2/5
Totale: 40/50
 
Grammaticalmente hai fatto solo un errore <> anzichè <>, però c'è anche un'imprecisione, quando hai scritto <<(proveniente dal nulla)>> avresti dovuto scriverlo tra virgole e non tra parentesi. In compenso però ci sono delle frasi di cui non hai curato molto la forma: quando dici <> non è propriamente corretto perché stai parlando di una persona sola quindi avresti dovurto scrivere << solo perché si chiama come uno dei creatori della Mappa>>. Stesso discorso per <> semmai <> o <>.
La storia in sé è mediamente originale ma molto divertente e scorrevole!
Il lessico che hai utilizzato è semplice e d efficace, ma hai fatto alcune ripetizioni "in stile balletto" e non molto dopo "in stile partita di tennis.
Mi è piaciuto come hai utilizzato sia la frase che l'incantesimo, ma forse il riferimento al luogo è stato un po' troppo velato, ma molto simpatico.
È una storia che nel complesso mi è piaciuta molto, devi solo migliorare la forma.
  
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