Capelli biondi, corti. Occhi azzurro ghiaccio. Seduta sul divano a vedere la televisione.
Le aspettava una noiosissima serata o forse no..

Da un momento all’altro suonò il campanello alla porta.
Lei si alzò, guardò l’ora e notò che era ormai tardi. Andò alla porta e l’aprì piano piano.
-Hey-
Si ritrovò un ormai uomo. Occhi azzurri, capelli castani e barba. Vestito non tanto elegante ma era guardabile.
-Jared?- chiese lei stupita.
-Yes, yes I am.. How are you Cameron?- (Sì, sono io. Come stai Cameron?).
-I’m..-
La donna non riuscì a finire di parlare che fu interrotta da un lungo bacio. Un bacio che entrambi cercavano da tempo. Un qualcosa che fece aumentare quel sentimento che era rimasto ad entrambi nel loro cuore oltre al ricordo.
Lei, dopo aver ricambiato il bacio, si staccò velocemente da lui.
-What are you doing?- (che stai facendo) chiese Cameron.
-Tonight I will love you and you’ll do the same thing- (stanotte ti amerò e tu farai la stessa cosa) rispose Jared.
I due ripresero a baciarsi. L’uno aveva fame del corpo dell’altro. Non fame di sesso ma fame di amore. L’amore che cercavano in chiunque e che non riuscivano più a trovare da ormai troppo tempo.
Lui entrò in casa e riuscì a chiudere la porta dando un calcio. I due, dopo una serie di baci, andarono in camera da letto.
-Do you ever listen my song “The Kill”?- (Hai mai sentito la mia canzone “The Kill”?)
-Yes, I did-
-So…- lui si avvicinò all’orecchio di lei, le tolse delicatamente la maglia a maniche corte lasciandola in reggiseno e le si avvicinò all’orecchio e le sussurrò -… Bury me, bury me-. Quella doveva essere una notte indimenticabile per entrambi. Una notte da lottatori, una notte dove vivevano nel loro mondo dei sogni e non nel mondo reale. Una notte dove la loro guerra, il loro odio e le loro preoccupazioni si trasformano in un improvviso amore reciproco mai scomparso.
L’uomo, rimanendo delicato, le tolse il resto per poi fare adagiare la sua donna per una notte sul letto. Cameron non ci pensò su due volte e ricambiò il tutto spogliandolo. Quella notte i due corpi arrivarono a fondersi come se non si conoscessero da ormai un’intera vita.
Lei riuscì a dimenticare la realtà per tutta la notte.
Lui riuscì a guarire tutte le delusioni prese nella vita. Una di queste era Cameron.



-Why don’t you marry me? Why?- (perché non mi sposi? Perché?) disse lui quasi sussurrandolo mentre Cameron dormiva.
Erano entrambi stanchi, sotto le coperte dove qualche ora prima si era consumata la loro guerra. Lei era abbracciata a lui. E l’uomo l’osservava attentamente. Quei lineamenti del viso a lui troppo familiari ma non si era mai stancato di vederli
-I love you-(ti amo) sussurò lei.
Jared cercò di dimenticarsi immediatamente di quelle parole, quelle parole che , dopo tutto, gli sarebbero rimaste in testa e addio pace.
-For me, it’s time to go..- (per me, è ora di andare..) le disse accarezzandole i capelli. Cameron si era svegliata nel sentire quelle parole che l’avrebbero ferita.
-No, please. Stay with me. Do you do it for me?- (no, per favore. Rimani con me. Puoi farlo per me?) disse lei –I’m so sorry for everything. You know that…-(Mi dispiace per tutto. Sai che..)
Fu interrotta.
-…I love you too- (ti amo anch’io) rispose prontamente Jared –I will stay- (rimarrò).
Le diede un bacio. Un bacio dolce, sicuro, romantico. Un bacio che diceva “assaporerò le tue labbra per il resto della mia vita e tu potrai fare lo stesso”.
L’uomo strinse a se Cameron trasmettendole affetto e calore e rimasero lì per il resto del giorno ma in quella casa ci rimasero per il resto della vita.