Anime & Manga > Captain Tsubasa
Ricorda la storia  |       
Autore: CowgirlSara    14/04/2004    5 recensioni
I ragazzi della nazionale giovanile giapponese hanno appena vinto un’amichevole e la loro federazione ha deciso di concedergli una vacanza, lasciando che trascorressero alcuni altri giorni nello splendido albergo che ha ospitato il loro ritiro, in una ridente località termale del Giappone. Le ragazze, che come sempre li hanno seguiti per fare il tifo, decidono di restare anche loro. Vediamo che cosa stanno facendo…
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Hikaru Matsuyama/Philip Callaghan, Jun Misugi/Julian Ross, Taro Misaki/Tom, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pensò che sia doverosa una piccola introduzione a “A short holiday”, prima cosa perché è la prima fanfiction che scrivo su Cap

Pensò che sia doverosa una piccola introduzione a “A short holiday”, prima cosa perché è la prima fanfiction che scrivo su Captain Tsubasa, forte solo della lettura di altri racconti e della mia, ormai, annebbiata memoria dell’anime; perciò perdonate se sarò vaga o lacunosa.

Credo che sia inutile dire che mi interessano più i personaggi delle partite di calcio (anche perché, in vita mia, ne ho viste pure troppe).

Questa storia era cominciata come una cosa goliardica, visti i primi due capitoli, ma poi pian piano si è leggermente trasformata, anche se spero che sia rimasto un racconto simpatico e leggero; qualche battuta un po’ volgare, diciamo da spogliatoio, c’è (bisogna sempre vedere quanto uno è sensibile alla volgarità!).

In questo racconto sono presenti alcune citazioni cinematografiche; i capolavori citati (dai, almeno uno lo è!) appartengono ai loro legittimi autori. Leo Di Caprio appartiene solo a se stesso, ed è dunque responsabile di ogni sua interpretazione…

Veniamo all’unico personaggio creato da me. Miky Thompson è una mia creatura, quasi un mio alter ego, anche se io non possiedo il suo fisico né la sua faccia tosta, né tanto meno ho mai avuto i suoi voti a scuola. Avevo bisogno di una figura forte e, in un certo senso, anomala; diciamolo chiaramente: una che un calciatore non si sarebbe mai sognato di filare, nonostante fosse carina. Forse le dedicherò un racconto tutto suo… forse racconterò il suo incontro con quel famigerato calciatore… vedremo.

La canzone canticchiata da Miky è “Captain Crash and the Beauty Queen from Mars” di Jon Bon Jovi e Richie Sambora (che ne detengono ogni diritto) ed è contenuta nell’album “Crush”.

Per il resto, probabilmente, questo racconto risulterà un po’ noioso, non succede quasi nulla! Beh… forse due o tre cosine succedono… Ma dovete leggere, sennò non se ne fa di nulla!

 

*****

 

I ragazzi della nazionale giovanile giapponese hanno appena vinto un’amichevole e la loro federazione ha deciso di concedergli una vacanza, lasciando che trascorressero alcuni altri giorni nello splendido albergo che ha ospitato il loro ritiro, in una ridente località termale del Giappone.

Le ragazze, che come sempre li hanno seguiti per fare il tifo, decidono di restare anche loro. Vediamo che cosa stanno facendo…

 

IL METODO CALLAGHAN-ROSS

(OVVERO: COME AMMORBIDIRE MENTI PARTICOLARMENTE ROCCIOSE)

 

Il corridoio era silenzioso e deserto; Mark lo percorse a passi lenti, fino all’unica porta aperta, da cui provenivano delle voci e la luce di un televisore acceso. Il ragazzo ficcò la testa nella stanza: stravaccati sui letti, le poltrone e le sedie c’erano i suoi compagni di squadra; il capitano era particolarmente concentrato, davanti al video. Mark si avvicinò a Becker, che era appoggiato alla parete.

“Che state facendo?” Chiese, senza particolare curiosità.

“Guardiamo Titanic.” Rispose il compagno con un sorriso divertito.

“E… perché?” Aggiunse preoccupato Landers, aggrottando le sopracciglia.

“Fa parte del Metodo Rapido Callaghan-Ross per la Comprensione dell’Universo Femminile…” Spiegò Becker, sempre col suo sorrisetto.

“E a chi dovrebbe servire?”

“A Holly.” Mark sorrise ironico, alla risposta di Tom.

“Tsé… prima che quel capitello di Hutton comprenda l’universo femminile, gli asini si saranno messi a volare!” Affermò Landers ridendo, mentre andava a sedersi vicino a Ed Warner; Tom continuava a sorridere divertito.

“Com’è?” Domandò Mark al portiere; il ragazzo si voltò inespressivo e rispose:

“Boh! A me, tutta quest’acqua, mi mette solo voglia di pisciare…” Poi si alzò, dirigendosi verso il bagno; il cannoniere spostò lo sguardo sullo schermo: c’era Di Caprio che disegnava.

Disteso dietro a Holly si agitava Price, con la faccia di uno che deve dire assolutamente qualcosa. “Ma quando si decide?” Sparò poi, indicando il biondo attore.

“A fare che?” Chiese Hutton, senza distogliere gli occhi dallo schermo.

“A portarsela a letto, che cazzo!” Esclamò il portiere; Ross e Callaghan, seduti a fianco di Holly, lo guardarono.

“Certo che hai una delicatezza…” Affermò Philip, mentre Julian sorrideva divertito.

“Tanto è lì che vogliono andare a parare, no?” Continuò Benji.

“Sentite.” Si levò la voce di Landers, gli altri si voltarono verso di lui. “Ma quand’è che crepa?” Chiese.

“Chi?” Domandò preoccupato Holly, osservando le facce dei compagni.

“Di Caprio.” Risposero in coro gli altri ragazzi; lui li guardò allibito.

“No! Muore davvero?” Chiese poi il capitano.

“Holly…” Cominciò comprensivo Julian, posandogli una mano sulla spalla. “…lo sanno anche i sassi…”

“Oh, no…” Sussurrò il ragazzo, tornando a guardare il film.

“Vabbé!” Disse Tom. “Io vado a prendere una boccata d’aria, chi viene?”

“Io!” Rispose subito Philip. “Tanto il film l’ho già visto…”

“Ti ci ha trascinato Jenny, eh?” Gli chiese Tom, sorridendo malizioso; Callaghan chinò la testa.

“Sì.” Rispose.

I due ragazzi lasciarono la stanza, che, vista la concentrazione di persone, non profumava certo di campagna in fiore; percorsero il corridoio, fermandosi vicino alle scale.

“Il metodo funziona?” Domandò Tom all’amico.

“Bah! Ho dei dubbi…” Sorrise Philip. “Ma tanto era così, per divertirsi.” Aggiunse allargando le braccia e sbadigliando.

“Holly, delle volte, è veramente un testone…”

“E’ solo che non ci pensa, a certe cose. È troppo concentrato sul calcio, ancora.” Affermò Callaghan.

“Sì, ma se non si scuote, arriverà qualcuno più deciso e gliela porterà via.”

“In ogni modo, se non riesce a conquistare Patty dopo la nostra cura, può sempre tornare al metodo manuale…” Suggerì Philip.

“Dici che… anche Holly…” Intervenne Tom, guardando l’amico di sottecchi e cominciando a ridacchiare.

“E chi è che non l’ha fatto!”

“Beh, hai ragione.” Confermò Becker. “…ma, pensi, anche Landers…” Aggiunse ironico il ragazzo.

“Eccome!” Rispose l’altro, ridendo.

“Mellow?”

“Il campione del mondo!” Ormai stavano ridendo senza freni, quando udirono una voce dalla stanza di Holly e si voltarono.

“Lo sapevo!” Gridava Benji. “Lo sapevo che se la sarebbe fatta! Lo sapevo!” Continuava trionfante, uscendo dalla camera. “Ora possono pure affogare tutti!” Aggiunse raggiungendo Beker e Callaghan.

“Solo quelli con la donna, possono andare a vedere una stronzata simile!” Affermò il portiere guardando Philip.

“Secondo me…” Intervenne Tom. “…sei solo invidioso, perché lui ce l’ha… la donna.” Aggiunse sorridendo.

“Senti bello!” Scattò Price. “Io sono autosufficiente!” Dichiarò; gli altri due si guardarono negl’occhi e poi scoppiarono a ridere come matti, allontanandosi lungo il corridoio, lasciando il povero Benji totalmente spiazzato.

 

I due ragazzi, in preda ad una irrefrenabile crisi di riso, si gettarono nella stanza di Holly, dove erano rimasti solo lui e Julian a guardare il film. Philip, già col mal di pancia dalle risa, si appoggiò alla parete, mentre Tom si gettò sul letto, nascondendo il viso tra le braccia, il tutto sotto lo sguardo allibito degli altri due.

“Ma che succede?” Domandò Holly.

“Oddio… hm… Devo mettere la testa sotto il rubinetto…” Riuscì soltanto a mormorare Philip, dirigendosi in bagno.

“Questa me la dovete spiegare.” Invitò Julian, alzandosi dalla poltrona.

“Ah, ah!” Continuava a ridere Callaghan in bagno. “Tom, io non ci riesco… ah, ah, ah!”

“Oddio! Ah, ah, ah!” Anche Becker, però, non riusciva a smettere di ridere. “Scusatemi ragazzi, uh, uh, uh!” Aggiunse battendo il pugno sul materasso.

“Sono impazziti tutti e due…” Affermò Holly, tornando a seguire il film.

“Via, che cosa è successo?” Domandò Ross, sorridendo. “Muoio dalla curiosità!”

“Upf… forse ce la faccio… hm.” Callaghan sembrava aver recuperato una parvenza di controllo, dopo essersi bagnato la faccia; ora, asciugandosi il viso si sedeva sul letto vicino a Beker.

“Eravamo fuori a parlare…” Iniziò Philip, ravviandosi i capelli bagnati.

“Hm, hm!” Rise Tom; Holly e Julian li guardavano, ancora basiti.

“…e siamo entrati in un argomento un po’… insomma… un po’…”

“Oh, insomma!” Protestò Hutton. “Si può sapere di che cosa parlavate?!”

“Sì, dicevamo che tutti i ragazzi prima o poi si sono… insomma…” Philip era un po’ imbarazzato, ma non poteva togliersi il sorriso dalle labbra. “Che si sono fatti le… insomma…”

“Cosa?!” Intervenne Holly spazientito, guardando gli altri tre e soffermandosi poi su Julian. “Ross, ma che cosa sta cercando di dire?”

“Che si sono…” Cercò di finire Philip.

“Masturbati.” Affermò Julian, accompagnando la parola con un inequivocabile gesto della mano stretta a pugno, sempre senza perdere la sua proverbiale calma.

“Ah…” Commentò Hutton, cui finalmente si rivelava il significato delle parole di Callaghan.

“Questo vuol dire avere proprietà di linguaggio, Ross!” Disse invece Tom, ancora disteso sul letto; e giù, lui e Philip, di nuovo a ridere.

“Ora basta, finite di raccontare, così possiamo ridere anche io e Holly!” Ordinò Julian.

“Beh, è arrivato Price, che, come al solito, ha fatto una battutaccia su quelli che hanno la ragazza…” Raccontò Callaghan, sempre ridendo.

“E io gli ho detto che era invidioso, perché lui non ce l’ha…” Aggiunse Becker, trattenendo a stento le risate.

“E… e Benji ha detto di essere… autosufficiente! Ah, ah, ah!”

“Capite! Ah, ah, ah!” Julian cominciò a ridere anche lui, mentre Holly pareva non aver del tutto afferrato che, il suo amico portiere, aveva appena dichiarato di essere un estimatore dell’autoerotismo; gli ci volle qualche secondo, ed un’ulteriore spiegazione, per riuscire a ridere come i suoi compagni.

“Ma che succede qui dentro? Avete tolto Titanic e vi state guardando un film comico?” Chiese Everett entrando in camera di Holly; i quattro ragazzi ridevano all’impazzata: Tom sul letto, rannicchiato, Philip ai piedi dell’altro letto, si reggeva la pancia, Holly sulla sedia, si tappava la bocca e Julian, carponi sulla moquette, batteva il pugno a terra, tutti con le lacrime agl’occhi.

 

CONTINUA...

 

 

 

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: CowgirlSara