Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Gulminar    04/03/2012    4 recensioni
Tanya Cindy Larsson, nata a Londra da madre russa e padre scandinavo. Diplomata a Hogwarts con ottimi voti. Fra le più promettenti reclute dell’Accademia Auror londinese. Entrata giovanissima nella Squadra Phoenix, il corpo scelto del comandante Harry James Potter. Medaglia del Ministero della Magia per servizi resi alla comunità magica. Trasferitasi a Liverpool in seguito allo scioglimento della Phoenix. Incaricata ufficiale per il caso della Cacciatrice.
Sembrava proprio un angelo, stesa in quel letto d’ospedale. I boccoli biondi come un velo che copriva il cuscino, il volto sereno, lontano dalle preoccupazioni, nel sonno indotto dalla magia.

Liverpool, anno 2021. L'Auror Tanya Larsson si dibatte fra un passato che non riesce a dimenticare e un presente da incubo, può darsi che i vecchi amici ed ex colleghi di Londra siano i soli in grado di aiutarla.
Delirio post Doni della morte, escludendo l'Epilogo "19 anni dopo".
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salvare Hermione

Harry era corso di sopra senza dare spiegazioni e poco dopo era ridisceso con una piccola fiala dorata, recuperata da un cassetto del suo studio. Tanya e Ginny avevano convenuto che la Felix Felicis poteva essere una buona idea. Harry, sotto l’effetto della pozione, aveva deliberato che la cosa giusta da fare era andare subito a parlare con Ron, quindi si era smaterializzato, lasciando le due donne piuttosto perplesse.
Un silenzio pesantissimo calò nella stanza, gravido delle implicazioni, delle speculazioni fatte. Ginny era sconvolta da quanto appreso e non sapeva che comportamento adottare. Quella ragazza, tornata all’improvviso a scombinare le loro vite di nuovo, era stata l’allieva prediletta di Ron e Hermione, con tutto ciò che questo significava.
Tanya guardava risolutamente il pavimento, cercando di metabolizzare le notizie appena ricevute da Leo. La Cacciatrice che andava a cercarla a casa era una novità inquietante, sapeva di scelta definitiva, di chiusura dei giochi. La sensazione di pericolo imminente, di cui si era sentita circondata prima di partire, non era stata casuale.
“Tu lo pensi davvero? Che Hermione sia…”
“Sì!” Tanya le impedì di finire la frase.
Ginny, che si era accostata a una finestra per gettare uno sguardo nella notte, tornò a sedersi accanto a lei. Nel tono di Tanya c’era una convinzione che spaventava.
“Ho sperimentato sulla mia pelle la forza della Cacciatrice, Hermione è la sola strega che conosco con le capacità per essere lei.” Ribadì.
Senza ragionare se fosse necessario o meno, aprì i primi bottoni della camicetta e scoprì una porzione di torace, percorsa da cicatrici palesemente dovute a ferite magiche.
“È così anche il resto.”
Ginny inorridì. Lasciò andare un sospiro di sollievo, quando Tanya nascose nuovamente quelle ferite terribili. Harry aveva ragione, non si poteva immaginare cosa avesse dovuto soffrire.
“Parlami di Golconda.” Buttò lì, cercando di allentare la tensione.
“Come ha detto Harry, fu un abilissimo stregone del Quindicesimo secolo. Si dice che il suo sogno fosse liberare maghi e streghe dal vincolo della bacchetta, permettere alla gente di fare magie senza il limite contingente dello strumento.”
Ginny capì che stava citando quasi a memoria, per un momento le ricordò il tono accademico di Hermione, quando spiegava qualcosa a Harry e a suo fratello.
“E ci riuscì! Scoprì un tipo di magia che non necessitava della bacchetta. Riesci a immaginare cosa avrebbe significato per il mondo magico?”
“Non ne sono certa.”
“Il problema, come lo stesso Golconda spiega nei suoi libri, è che per fare veri incantesimi senza l’ausilio della bacchetta occorrono capacità enormi, e gli individui abbastanza dotati da riuscirci sono pochissimi. Si stima che ne nascano non più di quattro o cinque ogni cento anni, soprattutto donne. Minerva McGranitt doveva aver intuito che Hermione poteva essere una di loro, per questo le affidò il libro di Golconda, dopo il suo settimo anno a Hogwarts. Scomparso Voldemort, la situazione era abbastanza tranquilla perché un manufatto di tale importanza lasciasse la scuola, ovviamente con le dovute cautele.”
“Se era a Hogwarts, perché Voldemort non tentò di impossessarsene?”
“Forse ne ignorava l’esistenza.”
“Tom Riddle era uno studioso troppo attento per lasciarsi sfuggire una cosa del genere.”
“Prima Silente poi Severus Piton lo tennero al sicuro, come la spada di Grifondoro e altri oggetti importanti di Hogwarts. Oppure Voldemort lo ignorò volutamente, sapendo di non poterlo padroneggiare, almeno così pensava Hermione.”
Ginny si sentì indispettita dal fatto che la sua più cara amica, nonché moglie di suo fratello, non le avesse mai parlato di quelle cose, poi un pensiero fece sparire tutto il resto. Non lo aveva fatto con lei, ma con la ragazza che le stava di fronte. Cosa c’era in Tanya di così speciale? Era un’ottima Auror, una strega superiore alla media, ma quanto stava scoprendo andava ben oltre.
“Quando vidi la Cacciatrice usare Golconda ne rimasi sconvolta, non pensai subito che potesse essere Hermione, ma poi arrivarono quei maledetti incubi e alla fine l’orecchino…”
Ginny le prese la mano, sentì che tremava. Tanya si stava facendo distruggere, nella sua guerra privata con la Cacciatrice, e se effettivamente c’era di mezzo Hermione, occorreva trovare un modo per salvarle entrambe.
Salvare Hermione.
Il loro pensiero fisso negli anni successivi alla sua scomparsa, che con il passare del tempo era stato messo da parte, seppur con riluttanza. Per quanto il tutto apparisse improbabile, se non assurdo, ora c’era una possibilità di riaccendere la speranza. Se si fosse abbandonata a quella consapevolezza, sarebbe svenuta lì dov’era.
“Troveremo una soluzione.”
Non doveva dimenticare che quella più scossa dagli eventi era Tanya. La ragazza le rivolse uno sguardo velato di lacrime, di colpo parve più una bambina spaventata che una guerriera Auror scampata miracolosamente a vari massacri.
“Lei è così potente…” L’autocontrollo di Tanya cedette di schianto. “Fuori da ogni categoria… non posso batterla… come non ho mai battuto Hermione!”
Si sciolse in lacrime nell’abbraccio di Ginny che, seppur sorpresa da quel crollo improvviso, fu pronta a reagire.


In meno di un’ora, sentirono il suono di una doppia materializzazione sconvolgere la quiete dell’anticamera. Tanya, sfogata la crisi contro la spalla di Ginny, si era ripresa e ricomposta rapidamente, non ne avrebbero fatto parola con nessuno.
Due uomini comparvero nel salotto. Harry abbracciò la moglie con entusiasmo, mentre il secondo restava sulla soglia, a disagio.
“Hai visto? Ci sono riuscito!” Proclamò euforico il padrone di casa.
Ginny avrebbe voluto prendere a sberle il fratello, non lo vedeva da mesi, ma Harry era ancora sotto l’effetto della Felix Felicis e andava perlomeno assecondato. Fu Tanya ad alzarsi in piedi come a rallentatore. Maestro e allieva si scrutarono in silenzio, per un lungo momento parvero doversi abbracciare ma rimasero immobili.
“Quel pazzoide lì mi ha raccontato una storia assurda su Hermione.” Disse alla fine Ron, con un tono che faceva paura.
Tanya inorridì interiormente, affrontare l’argomento con Ron sarebbe stato molto diverso da com’era stato con i coniugi Potter, per di più non aveva alcuna voglia di raccontare tutto di nuovo.
“La storia di Tanya può avere un fondamento.” Disse Ginny per smorzare la tensione, mentre cercava di fare bere a Harry un po’ di succo di frutta, giusto perché avesse qualcosa da fare che non fosse arrampicarsi su per le tende.
“No.” Disse Ron categorico, passando accanto alla ragazza, che rimase al suo posto come congelata. “La storia di Tanya è senza dubbio vera.”
Si tolse dal collo una catenina, che posò accanto all’orecchino della Cacciatrice.
“È tutto ciò che rimase di Hermione, quel giorno al Ministero.”
A Ginny cadde il bicchiere di mano, l’impatto con il pavimento fu come un’esplosione nel silenzio attonito del salotto.
Appeso alla catenina di Ron, c’era il gemello dello Schrieger Lang.

 

*
 

Next time: New Phoenix.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Gulminar