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Autore: Rubber Soul    04/03/2012    5 recensioni
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Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: John Lennon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vide sulla porta una figura minuta,piccolissima.
Un’ombra inquieta. Nel buio si notava che l’ombra indossava un pigiamone troppo grande e che aveva una quantità smisurata di capelli.
 
John si aspettava ciò che sarebbe successo tra qualche istante.
Dopo qualche secondo,l’ombra si mosse,incerta. Ma preferì rimanere dov’era,sulla porta.
 
Non aveva scampo. Si tirò a sedere sul letto e aprì la luce.
 
Una figura tremante gli comparve davanti.
 
- Eccolo qui,-pensò. 
 
Il caschetto biondo era fin troppo voluminoso per il suo faccino. La maglia che usava come pigiama era di suo padre,che lo stava osservando sospettoso appoggiato alla spalliera del letto. Era troppo grande per lui,si sa,ma quello era il suo pigiama da un bel po’ di tempo a questa parte.
 
- Che succede qua,giovanotto?
 
Gli occhioni castani del piccolo si fecero ancora più grandi,fino a scoppiare in lacrime.
 
- Papà… Lì,nell’armadio… c’è un’ombra! Un’ombra grandissima,io penso che è un mostro!
- Penso che sia,piccolo.
- Ho paura caccialo via! Chiama mamma!
- Shhhhh! Smettila di urlare! Non si può chiamare mamma. Dorme.
- Toglilo via papà! Ho paura!
 
Il piccolo si precipitò sul letto,tra le braccia del padre.
 
- Sean… AHIA!
Il piccolo strinse suo padre in una morsa letale.
- PAPA’!,- disse guardandolo dritto negli occhi,- se non vieni subito a vedere,io lo dico ADESSO alla mamma!
John guardò Yoko che gli dormiva accanto. Si chiese come faceva a dormire con quel piccolo vulcano in attività che aveva tra le braccia,ma ne dedusse soltanto che aveva il sonno molto pesante.
Sorrise,osservando il suo bimbo guardarsi attorno.
- Papà… sospetto che anche qui ci sia qualcuno.
- Andiamo ad attaccare!
Tastò il comodino per cercare gli occhiali,e dopo averli trovati li indossò.
Prese il New York Times e lo arrotolò a mo’ di spada.
Sean in spalla,partivano alla ricerca del mostro.
 
- Aspetta qui,-disse al piccolo.
Sean si coprì gli occhi con le mani.
John avanzò nella penombra con fare combattivo. Avanzando,si girò più volte verso Sean facendogli occhiate preoccupate.
Sean si accucciò sulle ginocchia,con le mani alle orecchie e gli occhi chiusi.
 
- Sean! – bisbigliò. – Vieni qui! Corri!
Il piccolo aprì un occhio e poi,aggrappandosi alla mano del  padre,si sollevò e lo accompagnò nella sua stanza.
 
- Il mostro vuole parlare con te! Ma devo dirti una cosa: non è un mostro cattivo! Mi ha detto che vuole dirti una cosa.
- D-d-dov’è?
- E’ questo il problema… è invisibile.
 
- Ah ah…. Si… Ho capito. Ok. Uhm. Glielo dico subito,Signor Mostro. Sean,il Signor Mostro dice che tu sei un bimbo buono e che non voleva spaventarti. Dice che i mostri cattivi qua non ci sono. Lui è un mostro buono. Vuoi sapere di che colore è? Verde. E’ un mostro verde. Pure con qualche sfumatura arancione.
Sean inclinava la testa,stava riflettendo.
- Cosa gli rispondo?
- Ma quindi è un mostro verde?
- E pure arancione.
- Non lo so…
- Non verrà più. Lo ha promesso. Però mi ha detto che non devi avere paura. Altrimenti lui tornerà a proteggerti.
- No,papà! Io non ho paura!
- Sei un ragazzo! Guarda che bel ragazzo che sei.
Sean fece un gran sorriso.
 
- Allora,Signor Mostro… Lei mi sta dicendo che non tornerà più? Oh,si,anche Sean sentirà la sua mancanza. Va bene. Glielo dirò. Arrivederci,Signor Mostro. Arrivederci,abbia cura dei suoi mostriciattoli.
- Che ti ha detto?
- Sono commosso… Ok,ci proverò. Ha detto che sei un bimbo così bello che voleva abitare con te. Però,tutti i mostri hanno una famiglia… Non possono stare a casa di un bimbo.
- Ho capito papà…
- Dice che sentirà tanto la tua mancanza… Però ha detto che da te i mostri cattivi non ci verranno mai. Sei il mio piccolo,i mostri cattivi non possono prenderti. E poi sei troppo forte. Guarda qui!- disse nel sollevargli la maglia,scoprendogli la pancia. – Che muscoli!
- Ti piacciono?
- Si.
- Davvero davvero?
- Si,Sean. Però un giorno andiamo a tagliare i capelli. Quasi non ci vedi,con questa zazzera.
- No,io i capelli li voglio come i tuoi!
- Va bene,va bene. Vuoi essere brutto come me? Va bene.
Sean si fece una risata di gusto. Il papà lo prese in braccio e lo rimise a letto.
- Papà.
- Dimmi piccolo mio.
- Quanto c’hai messo,per farti i capelli in questo modo?
- Uhm…più o meno tre mesi.
- E la barba?
- Beh,per la barba il discorso è più complicato. Adesso dormi.
Diede un bacio sulla testa a Sean e si allontanò verso la porta.
- Hey,John Lennon!
- Hey,Sean Lennon!
- Domani devi farmi la barba come la tua!
- Va bene.
Disse John ridacchiando.
  
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