I personaggi sono di Akira Toriyama. Questa storia non è scritta a scopi di lucro.

« Goku alzati!»
 

Il saiyan aprì gli occhi affaticato, e scosse la testa, restando nella stessa identica posizione: completamente sdraiato nel letto matrimoniale, con un braccio sotto il cuscino e una gamba che penzolava giù dal piccolo letto per due. Chichi a quella vista s'innervosì: camminò rumorosamente verso la finestra e aprì le sue ante, facendo risplendere il sole già alto nel cielo, nella piccola stanza, fino a qualche minuto, prima completamente oscurata. La bruna si cinse i fianchi con le mani, e picchiettò il piede sul pavimento. Che pazienza.

A passò lento si avvicinò all'orecchio del marito e dopo tre secondi di silenzio, un urlo rimbombò nella minuscola casupola. 

 

« SALTA GIU' DA QUEL LETTO, RAZZA DI SVERGOGNATO!»
 

E così dicendo, Chichi prese per bene le lenzuola e le sfilò dal corpo del marito, il quale, a petto nudo e con i pantaloni del pigiama appiccicati alle gambe, iniziò a picchiettare i denti per il freddo. In effetti, sebbene ci fosse il sole quella mattina, non faceva poi così tanto caldo. Goku, ancora con la bocca pastosa, alzò il busto e starnutì così forte da far cadere il vaso di fiori riposto con cura sul mobile della stanza perfettamente arredata dall'ottimo gusto della casalinga, e per di più, fece cascare il severo chigon quotidiano della moglie. Chichi spalancò gli occhi neri e dopo aver mandato giù quell'ultimo briciolo di pazienza mattutina, prese la rincorsa e saltò sul marito, prendendogli il viso tra le mani, con uno sguardo acceso.

 

« Se non vuoi saltare la colazione e tutti i pasti della tua vita, ti consiglio di alzarti.»

 

Silenzio. Goku guardò la moglie a così pochi centimetri da lui e improvvisamente sentì dei brividi percorrere la sua schiena, e le orecchie gli fischiavano. Un sorrise ebete gli comparve in volto. E quando Goku sorrideva ebete non si preannunciava nulla di buono. Chichi alzò un sopracciglio e riconobbe quell'espressione stramba nel viso del marito: ci era ciò passata con Goten qualche settimana prima. Portò la mano sulla fronte di Goku e con uno sguardo saccente in viso, dopo qualche secondo, sfilò via la mano, completamente calda.

 

« Lo sapevo! Tu hai la febbre.»
 

Chichi saltò giù da Goku, e si strofinò la pieghe del vestito ocra, storcendo le labbra. Quello sfaticato non le aveva dato ascolto, e ora ne avrebbe pagato le conseguenze. Portò alcune ciocche di capelli neri splendenti dietro le orecchie  e sbuffò.

 

« Ti avevo detto di star lontano da Goten, visto che era febbricitante. Ma tu no, tu non mi hai dato ascolto. E ora sai cosa ti aspetta. » disse lei, sorridendo di sfida, lasciando suo marito completamente segnato alla sua imminente sorte. Goku scosse la testa confuso, e con ancora quel rossore in viso, starnutì di nuovo, facendo cascare un quadro attaccato alla parte. Chichi, con uno scatto nervoso, strizzò l'occhio, digrignò i denti e fece un movimento ambiguo con la spalla, come cercare di reprime il nervosismo a cui i suoi poveri nervi venivano costantemente sottoposti la mattina presto.

 

« Ma no, tesoro... sto.. sto BENON–» un altro starnuto, un altro sguardo accigliato di Chichi. Oh accidenti, Goku quando aveva la febbre era impossibile. Sopratutto quando si trattava di dargli le medicine.

 

« Adesso tu stai qui, copriti, e io vado a prendere la medicina. Ok? E NON starnutire, mi hai capito bene? »
 

Goku annuì, ancora non cosciente di ciò che lo avrebbe aspettato da lì a pochi minuti. Chichi si diresse verso il bagno, e spalancando la porta, trovò Gohan lavarsi i denti, con un viso mezzo addormentato. Recuperò subito il sorriso e diede un bacetto sulla guancia del figlio e aprì l'armadietto dei medicinali.

Gohan, mentre spazzolava i sui denti, già bianchi, guardò curioso la scatoletta che la madre aveva preso tra le mani. Sputò nel lavandino l'acqua e le sorrise.

 

« Mamma, sei sicura di farcela da sola? Non sarà un'impresa facile!» scherzò il giovane saiyan, lavandosi poi la mani, guardando la madre intenta a mettere dello strano liquido nel tubetto trasparente.
 

« Oh, ce la farò. Tuo padre è troppo addormentato per rendersi conto della situazione, ce la farò benissimo da sola! Adesso vai a far colazione e fila a scuola!» rispose autoritaria la bruna sorridendo e posando con cura il piccolo filamento di metallo nel tubetto. Sbuffò e la nascose dietro la schiena, ritornando nella camera del marito, completamento ignaro della situazione. Entrò nella stanza, e trovò Goku sdraiato sul letto, completamente sballato per gli effetti della febbre: ci era già passata una volta. Quando Goku stava male raccontava un sacco di idiozie e non faceva altro che starle addosso, e a guardala con uno strano sguardo malizioso che non era affatto tipico nelle sue espressioni infantili.
 

« Goku, adesso voltati, e tirati giù i pantaloni.» affermò Chichi, autoritaria come sempre, continuando a nascondere il famigerato tubetto di plastica dietro la schiena. Goku sorrise e con uno sguardo ebete la guardò squadrandola.
 

« Chichi.. ora? Non conoscevo questo lato di te! Di solito lo facciamo quando non ci sono i ragazzi a cas–» Chichi, prontamente, gli tirò una librata in faccia. Razza di babbeo.

Arrossì dieci volte di più e mise l'arma nella tasca, togliendogli le lenzuola di dosso al marito, il quale confuso, e con il segno della copertina del libro in volto, continuò a guardare incuriosito la moglie, intenta a sfilargli i pantaloni.
 

« Ma si può sapere che cosa stai facendo?» chiese Goku, guardando la moglie abbassargli i pantaloni fino alle ginocchia.

« Insomma, voltati e non rendere tutto ancora più imbarazzante.» replicò la mora, stringendo un pugno e aiutando il marito a mettersi prono sul letto. « Bah, io non capisco!»

« Tu non capisci mai niente, Goku!» Il saiyan si portò le mani sotto il mento, e sentì degli spifferi provenire dal basso. Allora, per quale motivo Chichi gli aveva sfilato i pantaloni?

Provò a pensare, e un cassetto dei ricordi si riaprì nella sua memoria. L'ultima volta lo aveva fatto, oltre per quello, naturalmente, era per fargli una– BOOM. Un tonfo sordo alleggiò improvvisamente nella stanza.
 

« TRADITRICE! LO SAPEVO! NON VOGLIO!» Goku si riportò su i pantaloni fino in vita e cascò dal letto, correndo verso il salotto. Chichi, agguerrita come non mai, prese l'arma fra le mani e lo rincorse per casa, lanciandogli minacce feroci. Goku con un viso impaurito, volò fino al soffitto della casa e ci rimase attaccato, facendo la linguaccia alla moglie, che ovviamente, aveva sottovalutato. Infatti, Chichi, prese la scopa dal ripostiglio e iniziò ad agitarla verso il soffitto, colpendo in pieno la testa di Goku, il quale, già intontito per via della febbre, cascò sul divano; Chichi come una vera guerriera saltò sopra di lui e come se la sua arma vincente fosse un pugnale, cercò con tutte le sue forze di abbassare nuovamente i pantaloni al saiyan, e di infilzargli il suo dannato deretano. 
 

« NON VOGLIO! HO PAURA! TI PREGO, CHICHI, NO, NO! SONO TROPPO GIOVANE PER MORIRE!» strillava, urlava, con le lacrime agli occhi. Chichi, gli tirò uno schiaffetto sulla nuca, e ci stava quasi per riuscire. Ritirò giù i pantaloni azzurri del marito fino a ridurli in brandelli, lasciandoli la completa visuale di quella zona, che quella mattina, avrebbe anche fatto volentieri a meno.
 

« Sei pronto, Super Saiyan?» strillò lei vittoriosa, sedendosi sulla sua schiena, sorridendo per un'altra delle sue imminenti vittorie. « NO, SCENDI GIU' DA LI'!» urlò spaventato Goku per qualche secondo, finché non percepì una leggera pressione sulla sua leggadra chiappa sinistra. Dopo qualche istante sentì la sua schiena alleggerirsi, e sentire l'amorevole peso di sua moglie, non opprimerlo più. Sgranò gli occhi, e sentì una coperta avvolgergli le gambe rimaste nude. 

Si sbarazzò della siringa e si strofinò le mani, soddisfatta di un'altra delle sue imprese impeccabili.
Aveva vinto lei questa piccola battaglia.
 

« Uno a zero per me, Goku.»
 

––––
Hello hello hello!
Ok, sto scrinvendo una raccolta. AIUTO. Io non so scrivere raccolte, ma lo faccio lo stesso, perché non ho nulla di meglio da fare, oltre che studiare, prendere bei voti, fare commissioni, e di conseguenza sentire mia nonna sbraitare.

Non ho mai scritto una cosa così stupida, ma fa nulla. :°D

Diciamo che, boh, Goku e Chichi (<3) hanno avuta una sorta di combattimento in questa storiella idiota (?) E ne avranno tanti altri ancora! 
Diciamo che al posto di essere "Pezzi fluffusi della vita quotidiana" sono delle lotte tra loro due; perché, andiamo, Chichi non è zucchero e miele, e Goku non è di certo un angioletto. Ognuno di noi ha un lato oscuro. EBBENE, IO VOGLIO METTERE IN RISALTO IL LATO OSCURO DI CHICHI E GOKU. :'D

Ho messo “Comico” negli avvertimenti, ma non penso che questa cosa faccia ridere, anzi D:

Vabbuò, ringrazio chi ha letto questa cosa... stupida e senza senso.  Lo so che non è il massimo dell'originalità, ma io DOVEVO scriverla *w*
Insomma, Chichi che sfila i pantaloni a Goku per fargli la puntura sul culo sedere, mica è un avvenimento di tutti i giorni!
Recensioni e critiche costruttive sono sempre ben accette :)

Un bacio,

gm19961