Prologo
The World Turned Upside Down
Helen è inglese. Helen vive in Francia. Helen adora l’Italia. Helen vorrebbe andare in Grecia.
Helen sogna...che cosa sogna Helen?
Niente.
Helen non sogna.
Helen si sveglia ogni mattina con un buco di sette ore della sua notte.
Si dice che i sogni siano lo specchio dei desideri più intimi di ognuno.
Helen allora non desidera niente?
Helen non sogna?
I suoi occhi sono spenti, pallidi come il sole d’inverno.
Nonostante siano neri.
Helen ha gli occhi neri. Non castano scuro o quasi nero.
Nero.
Come la sua anima, come i demoni che pullulavano l’Inferno e che sembra ora si siano gettati in massa nel mondo dei mortali.
Come la notte, come il mistero, come il buio, come la paura.
Gli occhi di Helen a volte fanno paura, il niente dentro quegli occhi neri, fa paura.
Occhi così profondi, ma che riescono a nascondere alla vista di tutti ciò che la mente dietro di essi prova, così profondi ma pieni del nulla.
O vuoti del niente.
Helen a volte fa paura.
Helen è misteriosa, Helen non ha amici.
Solo un gatto.
Ovviamente bianco.
Helen incute timore, dal suo metro e ottanta di gambe lunghissime.
Helen è bellissima, ma nessuno lo sa.
Neppure lei.
I capelli di Helen sono lunghi, scuri, morbidissimi e profumati.
Ma nessuno lo sa perché nessuno è mai riuscito o ha mai avuto il coraggio –o l’intenzione- di avvicinarsi a lei tanto da poter toccare i suoi
capelli o sentirne il profumo.
Le gambe di Helen sono chilometriche, pallide e affusolate.
Ma nessuno lo sa perché nessuno si è mai curato tanto di lei da guardarle le gambe o da provare ad avvicinarsi.
La pelle di Helen è pallida, madreperlacea e sembra quella delle bambole di porcellana, tanto è perfetta.
Ma nessuno lo sa perché nessuno ha mai osato tanto da toccarle una guancia o da prenderla per mano.
Nessuno le ha mai voluto bene.
Nessuno.
Helen vive da sola, scappa da un passato che non ha, rifugiandosi in una sperduta cittadina nella Francia centrale, il cui nome non è segnato
neanche su Google Maps.
Helen scappa da sé stessa, rifugiandosi in altri mondi, alcuni quasi reali, altri totalmente surreali ed altri ancora in un futuro che mai ci immagineremmo.
Helen legge.
Helen vive di libri.
Helen mangia libri, divora libri, compra libri, scrive libri, disegna libri, ama i libri.
Il suo mondo alternativo e sempre migliore, dove i sogni, anche quelli che non hai, si realizzano.
In un modo o nell’altro.
Helen disegna e legge, legge e disegna.
Che cosa? Di tutto, anche libri.
Ma mai sé stessa.
Mai.
Helen fugge da sé stessa.
Helen odia gli specchi.
Helen è diversa.
Helen è bellissima e nessuno lo sa.
Helen sta morendo dentro.
Salvatemi.
****
Note
Salve a tutti. Questo piccolo prologo è l'inizio di una storia.
Della mia storia.
Vi metto già in guardia, non sono affatto veloce ad aggiornare, anzi sono piuttosto incostante. Spero comunque che ciò non vi scoraggi a leggere la mia storia.
Un bacio.
eloise
e.d.w.