Coppia: FidioxHaruna
Genere: Fluff, Slice of life , sentimentale
“Non è né la carne , né il sangue ma il cuore che ci rende padri e figli.”
(J. Schiller)
A family man
Aprì gli occhi non appena il primo mugolio raggiunse il suo orecchio.
La mente e il corpo ancora intorpiditi dal sonno.
Guardò il viso della moglie profondamente addormentata affianco a lui.
Sospirò , scostando le coperte e mettendosi seduto sul materasso.
Cercò a tentoni , nel buio , le ciabatte.
Si alzò e , cercando di fare meno rumore possibile , si avvicinò alla culla affianco a loro , dove i lamenti giungevano sempre più forti.
-Shhh.- sussurrò dolcemente prendendo in braccio e cullando quella cosina così piccola che l'aveva fatto commuovere la prima volta che l'aveva stretta tra le braccia.
Gli occhi chiusi , sporca di sangue , la bocca che emetteva strilli a non finire.
Era stato il primo a prendere in braccio la loro bambina.
Dopo averla avvolta più volte nella coperta si diresse con lei verso la cucina accendendo la luce , guardando con sconforto l'orologio a pendolo ,
che segnava le tre di notte.
La bambina , dal canto suo , strepitava tra le sue braccia cercando di attirare l'attenzione del padre.
-Hai fame vero?- le sussurrò accarezzandole con un dito la guancia rosa.
Una manina paffuta strinse la presa sul suo dito cercando di portarlo alle labbra.
-Ok , ho capito , è meglio che ti dia da mangiare se non voglio essere io la tua cena.-
Così , Fidio Aldena , mentre scaldava il latte dentro un pentolino,pensò con un sorriso amaro ,
che sei anni prima la sua unica preoccupazione era segnare il goal decisivo per portare la sua squadra ai mondiali.
Era vero quello che si diceva: il futuro riserva per noi il destino più sorprendente.
Si lasciò cadere sul divano portando il biberon alle labbra della neonata che iniziò a succhiare avida il contenuto.
-Sbrigati , tesoro , che domani papà deve andare a lavorare presto- disse , distrutto, lasciando cadere la testa contro lo schienale del divano.
In quel' esatto istante la porta della camera da letto si aprì , ed una figura con gli occhi rossi e assonati , i capelli scompigliati e uno scialle buttato malamente
addosso , scivolò silenziosa alle spalle delle due figure sedute sul divano.
Haruna accarezzò i capelli del marito che si ridestò dal dormiveglia in cui stava sprofondando.
Si girò verso di lei e pensò che anche così era bella la sua Haruna.
-Ti ho svegliata?-chiese premuroso.
Gli strinse le braccia attorno al collo baciandogli una tempia – non fa niente, non preoccuparti...- disse prima che la frase venisse troncata a metà da uno sbadiglio.
Fidio ridacchiò tornando a guardare la creaturina che ora dormiva placida tra le sue braccia.
Le sue braccia.
Haruna scivolò affianco a loro, scostando un poco la copertina per guardare meglio il viso della piccola.
La matassa ribelle di capelli neri , il naso piccolo , le guance lisce e paffute, le labbra rosa socchiuse.
Il colore degli occhi non era ancora chiaro , ma lei era sicura che tendessero al blu di Fidio.
Lui , però , continuava a insistere che , tra i due, assomigliava di più a lei.
Sorrise inconsciamente al ricordo di Fidio che l'aveva fatta volteggiare per il reparto dell'ospedale , sotto gli occhi esterefatti di tre ostetriche,
non appena aveva avuto la notizia che era una femmina.
Avevano il cuore che traboccava di gioia , lui e Kidou , che tanto avevano sperato perché fosse una lei.
Haruna invece aveva sperato fino alla fine in un maschio , ma sua figlia era stata un dono dal cielo e non avrebbe potuto chiedere di meglio.
Appoggiò il viso contro la spalla di suo marito giocherellando con la fede nuziale.
-Sei contento?- gli chiese a bruciapelo, con una punta di preoccupazione nella voce e le parole che da tanto tempo premevano per uscire.
-Di cosa?- chiese lui confuso da quella domanda così strana e improvvisa.-Di questo...- disse indicando le pareti e gli oggetti attorno a loro con un gesto generico della mano
- di quello che abbiamo , di me e della bambina...- le ultime parole le sussurrò , continuando a rigirare l'anello che , appena un anno prima ,
Fidio le aveva posto sull'anulare e dove, molto probabilmente, sarebbe rimasto per l'eternità.
Lui sorrise a quella domanda , la cui risposta riteneva essere così evidente.
- Come potrei non essere felice di essere qui , con le mie donne?-
E Haruna lo baciò.
Un bacio puro e casto , come quello che si erano scambiati per la prima volta,ma che racchiudeva tutto l'amore , tutta la fiducia e il rispetto che avevano l'uno per l'altra.
Sarebbero rimasti assieme , qualunque cosa fosse accaduto.
Anche se a vent'anni non sai mai cosa la vita ti possa riservare.
Anche se a vent'anni ci sono una marea di sogni che vuoi realizzare.
Anche se , a vent'anni , si ha già una famiglia a cui dover badare.
Ma era proprio lì , la loro forza.
L'amore per la propria famiglia.
E , Fidio Aldena , che sei addietro aveva guardato per la prima volta il dolce sorriso di Otonashi Haruna ,
non avrebbe potuto desiderare nulla di meno e nulla di più dalla propria vita.
*Angolo sclero di Cip la baka*
Posso solo dire che questa dhot mi è venuta in mente quando ho saputo che una ragazza della mia scuola aveva partorito
e quando ho visto il fiocco azzurro sulla porta della sua classe.
E il bimbo si chiama Kevin *_*
La coppia invece... non nè ho proprio idea , solo vedo molto bene Haruna e Fidio come genitori..non so perché ma quando immaginavo
il figlio di Fidio mi veniva una bambina XD
Bene , lascio lo spazio ai vostri pareri e ricordate che le recenioni sono più che gradite ;)
Baci.
Annalisa