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Autore: Lau2888    05/03/2012    4 recensioni
primo tentativo di ff.
Buio. Intorno a lui non c’era altro che il buio. Cercava disperatamente un’uscita, cercava disperatamente una luce, cercava disperatamente un segnale di vita, ma non trovo nulla, sennonché la più completa oscurità.
“”c’è qualcuno?”” chiamava, ma nessuna risposta lo raggiungeva.
‘sono di nuovo in questo posto ’ pensava ‘e sono di nuovo solo’.
( presenza di un lato comico dal terzo capitolo in poi)
Coppie: tai x matt , kari x tk, Davis x ken.
Genere: Angst, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Non possiedo la serie ne i personaggi.
Ambientata dopo la sconfitta di malomyotismon, in un futuro dove i prescelti mantengono le loro digipietre. I più giovani hanno 13-4 anni mentre la vecchia squadra ha 16 anni tranne jou che ne ha 19 e izzy che ne ha 15.
 
Inizio.
 
Buio. Intorno a lui non c’era altro che il buio. Cercava disperatamente un’uscita, cercava disperatamente una luce, cercava disperatamente un segnale di vita, ma non trovo nulla, sennonché la più completa oscurità.
“”c’è qualcuno?”” chiamava, ma nessuna risposta lo raggiungeva.
‘sono di nuovo in questo posto ’ pensava ‘e sono di nuovo solo’.
Finché un rumore improvviso sembrava chiamarlo fuori da quel luogo, dapprima era un suono lento poi divenne sempre più veloce e fastidioso.
Il ragazzo si svegliò. La luce che proveniva dalla finestra della sua stanza gli bruciava gli occhi.
Si lamentò tornando a rifugiarsi sotto le coperte, voleva tornare a dormire, ma quel suono fastidioso non se ne voleva andare.
“”Tai!”” lo chiamò la sorella dal letto sopra al suo “” spegni quella cavolo di sveglia!””
Senza nemmeno tirare fuori la testa da sotto le coperte, alzò il braccio e andando a tentoni riuscì a spegnare quel fastidioso suono.
“”forza dormiglioni”” gli chiamò la signora yagami “” in piedi dovete andare a scuola””
‘che cavolo!’ urlò nella sua mente Tai ‘sono stanco, ho davvero bisogno di dormire… stupidi incubi’
La sorella nel frattempo, era già scesa dal suo letto e si era fiondata in bagno. La ragazza canticchiava, era felice, tutto nella sua vita stava andando alla grande: aveva un fidanzato che l’amava, andava a digiword regolarmente e aveva tanti amici che frequentava ogni giorno.
Una vita frenetica, insomma, che non lasciava spazio a nient’altro.
Quando uscì dal bagno, notò che suo fratello non si era ancora alzato ‘strano’ pensò ‘di solito è così energico’. Stava per avvicinarsi e indagare, ma il suo cellulare squillò. Aprì il display, era tk, sorrise all’idea di parlare con il suo ragazzo. Così si allontanò dalla stanza dimenticando totalmente le sue preoccupazioni per il ragazzo ancora sotto le coperte.
 
Tai guardò la sorella uscire dalla camera, che avevano in comune, con un luminoso sorriso sul volto, poco dopo la sentì urlare alla madre che stava uscendo per andare a incontrare i suoi amici. 
 Il volto del ragazzo, già sciupato dalla notte insonne, divenne ancora più cupo. ‘anche tu’ si disse ‘ti stai allontanando da me e mi lasci solo?’
 
Si sedette sul letto e guardò fuori dalla finestra. Da quanto tempo lui e kary non passavano del tempo insieme? Da quanto tempo non facevano una chiacchierata fratello-sorella?
Ora kary era grande, aveva tredici anni, non aveva più bisogno di lui. Non aveva più bisogno di un guardiano o di un baby-sitter. Non veniva più da lui se aveva un problema. No, non più.
Ora aveva tk, il suo ragazzo, aveva Davis, Ken, Yolie e Codi, i nuovi digiprescelti e aveva anche Gatomon, che vegliava sempre su di lei.
Combatteva da sola le sue battaglie a digiword e nella vita reale. Non era più la spaventata bambina che si attaccava ai pantaloni del fratello perché la proteggesse.
 
Tai sospirò, si alzò dal letto e si diresse verso la finestra. Da li aveva una perfetta visuale del parcheggio, dove kary stava ridendo e scherzando con i suoi amici.
Il ragazzo mise un sorriso triste mentre guardava quella scena. ‘almeno lei è felice’ pensò.
Gli mancava la sua sorellina, gli mancavano le avventure a digiword, gli mancava agumon e soprattutto gli mancavano i suoi amici.
 
Chiuse le tende e si sedette nuovamente sul letto, strinse le ginocchia al petto e appoggiò la testa.
Senza accorgersene chiuse gli occhi e venne trascinato nuovamente nel mondo dei sogni.
 
Buio. Tutto intorno a lui era nuovamente buio. ‘che cavolo due volte in un giorno’ maledì mentalmente.
Inutile. Una voce agghiacciante improvvisamente sussurrava. Inutile. Ripeté più forte.
“”che??...”” non ci poteva credere finalmente qualcosa di diverso “”chi sei?? Chi c’è??””
Inutile. Continuava a ripetere la voce
“”che cosa?? Che cosa è inutile?”” chiese il ragazzo
La voce cominciò a ridere forte “”TU!”” gli rispose
Tai sbiancò, ora anche nei suoi sogni c’era qualcosa che lo voleva far sentire a terra.
La voce continuava a ridere. Inutile. inutile. inutile. Ripeteva all’infinito.
“”SMETTILA!”” gli urlò alla fine Tai.
Ma la voce continuava e le urla del ragazzo sembravano divertirla ancora di più. Inutile. Inutile .inutile.
“”smettila!”” urlò cercando di lanciarsi alla cieca verso il luogo dove quella voce pareva provenire, ma tutto quello che ottenne fu trovarsi improvvisamente con il volto sul pavimento della sua stanza.
Dolorante nel corpo e nello spirito si alzò a fatica e si rimise sul letto. Alzò lo sguardo solo per trovarsi davanti la figura della madre che lo fissava con uno sguardo severo.
“”non sei ancora pronto?”” gli chiese “” devi andare a scuola farai tardi, forza sbrigati!”” gli disse indicando il bagno.
Anche se a malincuore e senza energia, il ragazzo fece come gli era stato detto, prese la sua roba e cominciò  a prepararsi. Appena si trovò davanti allo specchio, rimase sconvolto per quello che vide. Dove era finito quel ragazzo energico e pieno di vita che aveva condotto i digiprescelti nelle battaglie passate?
Di sicuro quel ragazzo non era più lui.
Negli ultimi mesi non era riuscito a dormire, ogni volta che chiudeva gli occhi, si ritrovava avvolto nel buio più totale e quando si svegliava era più stanco di prima. Le profonde occhiaie che aveva intorno agli occhi erano la dimostrazione delle sue notti insonni.
Il suo volto che era sempre stato abbronzato e paffutello, era ora pallido e smunto.
Fece per vestirsi. Sospirò. La sua divisa scolastica, che fino a due mesi prima gli andava a pennello, era ora molto larga. Stava perdendo rapidamente peso e lo sapeva bene, ma che ci poteva fare?, nell’ultimo periodo il suo famoso appetito era sparito completamente. Neanche il cibo riusciva più a tirarlo su di morale.
Si diede un'altra occhiata allo specchio. La cosa che era cambiata di più in lui erano i suoi occhi. Così brillanti e pieni di vita fino a poco tempo fa, erano ora vuoti e senza luce.
Ma la cosa che lo rattristava di più in tutti questi cambiamenti era che nessuno se ne era accorto. Né i suoi genitori, né sua sorella, né i suoi amici. ‘Ma come potevano?’ pensava ‘praticamente non ci vediamo più’.
Tutti erano occupati con le loro vite.
 Da quando la nuova squadra aveva preso il loro posto nel proteggere digiword, loro non servivano più. ‘io non servo più’ si ripeté mentalmente.
Proprio come quella voce aveva detto, si sentiva inutile, dimenticato, usato e poi gettato via.
Lui che c’era sempre stato per tutti e che sempre c’era tutt’ora ogniqualvolta qualcuno aveva bisogno.
Era stato un mentore per Davis, gli aveva insegnato a essere un leader, lo aveva guidato e lo aveva protetto. Quel ragazzino che veniva da lui ogni giorno per un consiglio, che guardava a lui come un fratello maggiore, che giocava a calcio con lui, che fine aveva fatto? Semplice lo aveva abbandonato, ora che non gli serviva più lo aveva lascito da parte. Faceva quella che facevano tutti gli altri: lo ignoravano la maggior parte del tempo e venivano da lui solo quando gli serviva qualcosa.
Sora la sua migliore amica era troppo presa tra tennis e ragazzi per passare un po’ di tempo con lui. Alla fine, poi, era sempre da lui che andava, anche se erano le quattro del mattino, per trovare conforto quando le sue storie andavano male, era sempre lui che chiamava quando aveva problemi per sfogarsi e avere consigli. Ma anche questo era diventato l’ennesimo rapporto a senso unico, la ragazza prendeva e pretendeva, senza dare nulla in cambio.
Esattamente lo stesso tipo di ‘ amicizia ’ che si era venuto a creare con il resto del gruppo. Mimi, ora cheerleader, era troppo presa dalla sua popolarità, Jou, era concentrato esclusivamente sui suoi studi, Izzy, si divideva tra digiword e la scuola e tk che era troppo preso da kary.
E infine c’era matt, il suo migliore amico. Si erano allontanati quando ha cominciato a uscire con Sora, tutti pensavano che tai fosse geloso per lei, ma non era così, per lui la ragazza, altro non era se non una sorella, non avrebbe mai provato nulla di più. Ma anche quando Sora e matt si lasciarono, il rapporto tra i due ragazzi non si riprese, anzi, si allontanarono sempre di più, per via degli impegni del biondo ragazzo nel mondo della musica, 'o forse per qualcosa d’altro’ tai sospettava, ma era solo un suo pensiero.
Ognuno di loro lo aveva lasciato da parte, escludendolo dalle loro vite. Certo si vedevano ancora a scuola, ma sembrava quasi che a loro non importasse se lui c’era oppure no, se stava bene o se era felice. Lo davano semplicemente per scontato, lui doveva esserci sempre per loro, ma non doveva essere un peso. In fondo lui era il loro coraggioso leader che li aveva condotti a digiword, era il loro sostegno e la loro forza. Lui non poteva essere ammalato, triste o avere qualunque problema.
Tai sospirò, non era giusto, pensava, anche lui avrebbe voluto avere qualcuno su cui contare, qualcuno con cui confidarsi o solo con cui parlare senza doversi assorbire problemi non suoi.
Tutte queste persone, compresi i suoi genitori, hanno sempre dato per scontata la sua presenza. Hanno sempre dato per scontato che lui sarebbe stato bene. Sempre dato per certo che lui non aveva bisogno del loro aiuto. Bene, tutti loro si sbagliavano. Ma lui non avrebbe detto niente. Voleva disperatamente un po’ di appoggio, ma non lo avrebbe chiesto. Non voleva essere un peso, non voleva essere più inutile di come lo era già ora, non voleva deluderli e mostrare le sue debolezze.
Così non ebbe altra scelta, se non quella di mettere su un falso sorriso e decidersi ad andare a scuola. Dove avrebbe passato un'altra giornata a fingere che andava tutto bene.
 
CAP 1 piani
 
“”GOAL. Odaiba vince 2-0. grazie allo splendido goal del capitano yagami.””
Tai corse verso la sua squadra per festeggiare. Avevano concluso un ottimo gioco arrivando a vincere il primo posto nel campionato. Il ragazzo sorrideva mentre guardava i tifosi esultare con loro.
Il gioco del calcio era sempre stato molto importante per il prescelto del coraggio, era un modo per sfogare la sua energia, le sue frustrazioni e per dimenticare, anche se solo per poco, i proprio problemi.
Nelle ultime settimane, grazie all’impegno che aveva messo nello sport, era stato un po’ meglio. Certo, i suoi incubi non se ne erano andati, ma ora non sentiva più quella fastidiosa voce che rideva di lui.
Tuttavia fu proprio lo sguardo alle tribune che riportò il ragazzo alla sua realtà. Aveva cercato ovunque, ma nessuno dei suoi amici era venuto a sostenerlo.
Il suo volto divenne nuovamente cupo e i suoi occhi si spensero, quando vide che invece tutti i suoi compagni di squadra avevano qualcuno da cui correre per festeggiare.
‘perché?’ si chiese. Lui era sempre andato ai giochi, concerti o altri eventi che erano importanti per i suoi amici. Era sempre andato alle partite di Sora o ai concerti di matt. Perché loro non potevano fare lo stesso?
 
“”yagami. Grande gioco!”” lo chiamò l’allenatore.
Tai scosse il capo e tentò di mettere i suoi pensieri negativi nel dimenticatoio della sua mente.
“”grazie mister”” rispose cercando di mettere su una faccia allegra abbastanza credibile
“”ehi ragazzo tutto bene?”” gli chiese l’uomo con un aria preoccupata
“”certo mister””
“”sai non si direbbe che hai appena vinto una partita importante… “”
“”scusi e che sono solo un po’ stanco”” mentì cercando di mantenere la calma.
“”forse è meglio che ti fai vedere dal medico della scuola… di recente ti ho visto senza energia… sei sicuro che vada tutto bene?””
 
Tai stava per rispondere, ma la squadra si fiondò improvvisamente sul capitano e sul mister per festeggiare la magnifica partita, così non ne ebbe l’occasione. ‘per fortuna’ pensò.
L’ultima cosa che voleva era che qualcuno venisse a sapere dei suoi incubi, lo avrebbero creduto pazzo, e di certo al momento non ne aveva bisogno.
 
“”forza capitano... facciamo festa… siamo i campioni!”” urlò un suo compagno mentre lo trascinava fuori dal campo.
Tai, si voltò verso il mister e guardando l’uomo, mise un mezzo sorriso. ‘almeno c’è ancora qualcuno che si preoccupa per me… e poi ci sono anche i miei compagni di calcio che mi sono ancora amici… forse’ si diceva ‘forse sono stato un po’ troppo negativo… devo almeno cercare di godere di questa giornata’. Così facendosi coraggio cercò di risalire da quel baratro di tristezza in cui stava inevitabilmente sprofondando.
 
Nel frattempo altrove
 
“”maestro”” nell’oscurità la voce rispettosa del servo si rivolse al suo potente padrone “” il ragazzo cerca di reagire””
Il padrone sorrise da dietro la sua maschera, sorrise al pensiero del suo maligno piano“”il coraggio è una delle digipietre più forti… spinge sempre il suo proprietario a combattere… ma “” fece una pausa lasciando udire solo il suono della sua agghiacciante risata “” questa volta non basterà””
“”già””la voce di un altro servo si aggiunse “” anche perché questa volta abbiamo il grande aiuto involontario dei suoi compagni””
L’uomo mascherato rise ancora più forte“” quegli idioti non si sono nemmeno resi conto di quello che stanno facendo al loro capo””
“”il piano del maestro è geniale… quando si accorgeranno cosa succede sarà già troppo tardi per salvare coraggio””
“”questa volta non ci fermeranno! La nostra vittoria sarà totale!””
Le loro risate risonavano forti nell’oscurità, mentre si pregustavano la vendetta sul gruppo dei bambini prescelti.
 
Digiword
 
Un vecchio era in piedi immobile in una grande stanza senza finestre, dove l’unica fonte di luce era rappresentata da otto simboli che galleggiavano in cerchio al centro della stessa.
L’uomo sospirava, per qualche strana ragione a lui sconosciuta, i simboli avevano cominciato a indebolirsi e con loro anche la barriera che proteggeva il mondo digitale e la terra.
 
“”Gennai”” la voce possente di un drago millenario lo chiamò
“”possente Azulumon”” rispose con un tono di rispetto
“”ci sono novità?”” chiese il digidio
“”i simboli continuano a indebolirsi… in particolare coraggio è quello che ne risente di più””
“”pensi che il ragazzo stia perdendo il suo stemma?”” chiese preoccupato il dio
“”non lo so… ma non penso… credo sia qualcosa di diverso…. È un evento che non ho mai visto””
“”spiegati Gennai””
“”sembra quasi che qualcosa lo stia assorbendo… privandolo della forza vitale””
“”cosa pensi che sia?””
“”…””
“”Gennai?”” lo richiamò mancando una risposta “” cosa è?””
“”ecco”” proseguì l’uomo “” in parte è qualcosa di esterno… però non ho ancora individuato la fonte””
“” che altro?”” tentò di forzarlo vista la sua reticenza a concludere
“” ma la maggior parte dell’energia di coraggio è assorbita dagli altri stemmi””
“”cosa?”” il drago era allibito “”come è possibile ?””
“”non ho una spiegazione… ma altri stemmi si comportano come dei parassiti e stanno togliendo energia vitale a coraggio””
Un silenzio improvviso cadde tra i due esseri digitali mentre tenevano lo sguardo fisso sui simboli.
“”che devo fare?”” chiese poi Gennai
“” non c’è altra scelta… chiama la vecchia squadra e cerca di capire che succede!””
“”che cosa gli devo dire?””
“” analizza la situazione e poi decidi per il meglio… mi fido del tuo giudizio”” così dicendo scomparve in un lampo di luce.
Il vecchio Gennai continuava a mantenere lo sguardo fisso sugli emblemi, in particolare su coraggio che si indeboliva ogni giorno di più ‘che cosa vi succede bambini prescelti?’
 
 
 
 CAP 2 una piccola crepa
 
Il prescelto del coraggio rientrò a casa dopo aver concluso la partita e aver festeggiato come si deve con la squadra. L’allenatore, alla fine della giornata, gli aveva comunicato che era stato notato da degli osservatori di squadre importanti e che se andava tutto bene sentiva nell’aria una borsa di studio per il suo capitano. La notizia ebbe un effetto decisamente benefico sul ragazzo, riuscendo così a risollevare il suo umore, tanto che quando tornò a casa, sentì per la prima volta dopo molto tempo, i morsi della fame. L’appartamento era fortunatamente deserto, quando il ragazzo rientrò, così ne poté approfittare per riposarsi, inoltre preferiva tenere ancora un po’ per se la notizia della probabile borsa di studio, giusto per scaramanzia.
Cadde addormentato nel momento esatto in cui si sdraiò sul divano e, incredibile ma vero, non ebbe nessun tipo di incubo. Nessuna voce che rideva, nessun luogo buio senza uscita, nessun senso di inutilità, niente di niente, era un sonno libero. Che sfortunatamente durò ben poco.
Tai si svegliò di soprassalto quando, un suono, che non sentiva da un paio d’anni, rimbombò nella stanza. Il suo digiterminal si era illuminato. Il ragazzo non ci poteva credere, da tanto aspettava che questo avvenisse.
Ora, non è che il prescelto avesse una passione guerre, combattimenti, distruzioni di mondi o roba simile. Solo che desiderava tanto essere di nuovo utile e di avere nuovamente uno scopo.
Se c’era un’emergenza significava che la squadra sarebbe dovuta tornare insieme, unita e forte, come erano fino a poco tempo fa. Significava riavere tutti i suoi amici e in particolare agumon, che non vedeva da tanto tempo.
Sorrise, prese in mano il suo digiterminal, era un messaggio da parte di Gennai, ‘meglio’ pensò ‘almeno verranno tutti’, il testo diceva: bambini prescelti prestatemi ascolto, problemi alla barriera. Che i detentori delle otto creste vengano da me al più presto. Appena leggete il messaggio sarebbe meglio. Gennai
 
 
 In pochi minuti, tai, era già a digiword. Il suo spirito era al massimo, aveva percorso la strada dal portale alla casa di gennai di corsa, tanto era eccitato all’idea di vedere agumon.
Arrivò alla casa del vecchio mentore, si guardò intorno alla ricerca della sua squadra, ‘strano’ pensò ‘ dove sono tutti?’. Era decisamente confuso. Si aspettava un’assordante rimpatriata tra i prescelti e i digimon, invece, quello che aveva davanti era un luogo assolutamente solitario. ‘forse sono in anticipo ’ si rispose, in fondo aveva fatto tutto il tragitto di corsa, gli altri, probabilmente, erano ancora tutti per strada.
 
“”benvenuto prescelto del coraggio!”” un uomo anziano dall’aria saggia e un buffo codino, uscì dalla casa
“”Gennai!”” urlò felice “” quanto tempo””
“”TAAAIIII!!”” una strana creatura fece la sua comparsa da dietro il vecchio
“”Agumon!”” tai gli corse incontro.
 
Il dinosauro arancione saltò in braccio al suo digiprescelto, facendolo inevitabilmente cadere a terra.  “”tai tai tai “” continuava a ripetere agumon saltando su e giù.
“”ho capito agumon… ma adesso smettila di saltarmi sullo stomaco o mi disintegri”” disse cercando di contenere il suo digimon impazzito.
Il dinosauro si fermò e tornò ad abbracciare forte il suo prescelto. Nel farlo, tuttavia, provò una sensazione strana, che lì al momento non riusciva a spiegarsi. Come se tai fosse improvvisamente diventato un oggetto delicato, da maneggiare con cura, un oggetto che rischiava di rompersi da un momento all’altro. Agumon, contrasse il muso, non riusciva a capire, il suo prescelto gli aveva sempre dato una sensazione di sicurezza e solidità, quando gli stava vicino gli dava carica e forza, mentre adesso aveva paura a stringerlo, paura di fargli male.
“”agumon? Tutto bene?”” lo richiamò tai
“”oh si scusa…”” scosse il muso, cosa andava a pensare?, ora che finalmente il suo prescelto era di nuovo qui lui si perdeva in altri pensieri senza senso “” che bello che sei qui”” alla fine rispose con un sorriso luminoso.
Tai si alzò senza tuttavia staccarsi dal suo digimon “”Gennai”” chiamò il vecchio “” allora che succede? E dove sono gli altri?””
“”ecco…”” prese il suo tempo “” è un po’ complicato””
“”beh non è un problema”” rispose sicuro di se “” appena arriverà Izzy capirà tutto e qualunque cosa sia la risolveremo in fretta… la nostra squadra è la migliore!””
 
Gennai mise un mezzo sorriso mentre guardava il ragazzo di fronte a lui. Il suo carattere non era cambiato per nulla: era pronto come sempre a combattere per ciò che amava, aveva fiducia nei suoi compagni e naturalmente amava ancora digiword e agumon. Quindi gennai era giunto alla conclusione, proprio come aveva sospettato, che il ragazzo non stesse perdendo il suo stemma, il coraggio era una qualità che brillava ancora forte in lui.
Tuttavia, più il prescelto si avvicinava a lui, più la preoccupazione del vecchio cominciò a riemergere.
“”prescelto del coraggio”” gli chiese “” va tutto bene? Perché, senza offesa ma non hai un bell’aspetto””
Il vecchio aveva notato subito che davanti a se non c’era più l’energico leader che aveva condotto i prescelti attraverso il mondo digitale. Due occhi stanchi e privi di vita, un viso pallido e un corpo, anche se ben nascosto da larghi vestiti, troppo magro, era ciò che vedeva e preoccupava gennai.
 
 
Nel frattempo nel mondo reale alcuni ragazzi fissavano combattuti lo schermo del loro digiterminal. L’ennesima richiesta di aiuto da parte del mondo ditale risuonava nelle loro menti portandoli di fronte alla scelta tra andare e rischiare il culo o restare e lasciare che se ne occupi qualcun altro. Quasi in contemporanea la decisione fu presa e prendendo delicatamente nelle mani il piccolo computer lo chiusero con uno scatto deciso. ‘tanto ci penserà Tai’ fu il pensiero comune.
La scelta fatta portò subito delle conseguenze nel mondo digitale. Nella stanza delle creste, quelle che avevano appena preso la loro decisione cominciarono ad assorbire ancora più energia da quella che centrale le sorreggeva. E fu così che sul potente simbolo del coraggio comparì la prima piccola crepa…
 
Tai non capì cosa gli stesse succedendo, un momento prima stava bene mentre parlava con Gennai e Agumon, mentre adesso si sentiva improvvisamente svuotato, come se avesse corso a una maratona. Fece per avvicinarsi verso il vecchio mentore, ma sentì le sue gambe cedere. Si dovette aggrappare con forza ad agumon per non cadere per terra, mentre il suo mondo girava velocemente.
 
“”tai tutto bene ? che hai?”” chiese preoccupato il dinosauro quando sentì il suo compagno appoggiarsi a lui con tutto il suo peso
“”prescelto del coraggio? Prego mi risponda”” anche Gennai si era fiondato accanto al giovane
Tai faceva fatica a tenere gli occhi aperti, ma sapeva che doveva rimanere lucido, non voleva destare preoccupazioni in capo ai due esseri digitali presenti, in fondo era venuto per aiutare e non per creare problemi.
“”s-si… non è niente... solo un capogiro”” tentò di rispondere
“”vieni dentro così ti puoi sedere”” gli ordinò il vecchio preoccupato
“”si forse è meglio”” e lo seguì in casa sorretto dal fido agumon.
 
Tai rimase per diversi minuti in uno stato di semi-coscienza, quando la sua mente tornò del tutto lucida e presente, notò di essere nel soggiorno di Gennai sdraiato sul suo divano con un panno freddo sulla testa. Quando fece per rialzarsi il vecchio mentore e il suo digimon corsero accanto a lui.
“”tai”” gracchiò agumon “” come ti senti?””
“”è ok. Non ti devi preoccupare”” disse mettendosi seduto.
“”fermo prescelto “” lo bloccò Gennai “” devi riposare ancora un po’””
 
Il vecchio guardava il ragazzo con preoccupazione, ora che lo aveva incontrato cominciava a mettere insieme i pezzi del puzzle e anche se non aveva ancora il quadro completo, iniziava a capire cosa stava succedendo.
Dei suoni provenienti dall’esterno risvegliarono il vecchio dai suoi pensieri. “”voci”” disse “” è arrivato qualcun altro”” . mentre fece per dirigersi verso la porta per accogliere gli altri prescelti, fu bloccato da una mano che gli afferrò la manica.
“”senti”” due occhi color cioccolato chiedevano imploranti “” non dire a nessuno che non sono stato bene… ci sono cose più importanti in questo momento””
“”ma”” replicò il vecchio
“” ti prego”” lo bloccò subito
 
Il vecchio sospirò e si arrese, voleva aiutare questo ragazzo, ma ancora non sapeva bene come fare, così decise di aspettare e vedere l’evoluzione delle cose.
 
“”Gennai scusa il ritardo”” tk entrò nella stanza con patamon allegramente appoggiato sulla sua testa
“” eravamo in missione con Davis e gli altri … siamo venuti appena abbiamo potuto”” kary lo segui con Gatomon che le camminava a fianco.
“”prescelto della speranza… prescelta della luce benvenuti!”” gennai sorrise, almeno altri 2 erano venuti.
“”ciao tai”” lo salutò allegramente tk “” ma… “” poi si bloccò di colpo quando vide la stanza vuota “” e gli altri? Il messaggio chiamava tutti i portatori delle 8 creste o sbaglio?””
“” proprio così “” confermò Gennai abbassando il capo
“”beh magari hanno avuto un contrattempo”” disse tk speranzoso “” hanno lascito messaggi?””
Tai cercò il suo digiterminal, con quello che era successo, non aveva avuto il tempo di controllarlo.
“” si”” gli rispose “” uno di Izzy “”. Ma la delusione, mentre leggeva il messaggio, era evidente sul suo volto.
“” che dice?”” chiese kary
“” dice che è a disposizione se serve aiuto, solo che è occupato e preferisce lavorare dal suo computer a casa. Chiede di mandargli una mail per i dettagli.”” Tai sospirò mentre nella sua mente leggeva la parte finale del messaggio che si era tenuto per se ‘sono sicuro che te la caverai benissimo tai. Affido tutto a te!’
“”ah”” kary era senza parole
“”beh almeno ha dato la disponibilità, non ci ha piantati del tutto!”” cercava il lato positivo tk
“”tk la tua speranza è incrollabile”” sorrise kary “” nessun altro?”” chiese poi al fratello
“” no, solo Izzy…””
“”allora che facciamo ?”” chiese tk
Tai si alzò e dirigendosi verso l’uscita “” vado a telefonare… intanto voi cominciate… se trovo qualcuno ve lo faccio sapere””
 
“”d’accordo”” disse a se stesso appena uscito dalla casa “” ragazzi non mi deludete”” e cominciò a comporre il primo numero.
 
Musica alta in sottofondo, un gruppo di ragazze che si allenava sotto le urla incitanti del loro capo dai rosa capelli e un telefono, che dimenticato in un angolo, suonava a vuoto.
 
Un serio ragazzo dai capelli blu è chino sui suoi libri in una biblioteca pubblica mentre la vibrazione del suo cellulare, per un attimo, lo distoglie dai suoi studi. Sbuffando lo estrae dalla borsa accanto a lui. Lo apre, un numero che conosce bene e che sapeva per certo che entro sera avrebbe chiamato. Ma ormai aveva già deciso ‘no, oggi no’ si disse mentre chiudeva il telefono e lo spegneva.
 
Uno, due e tre squilli, poi una rossa rispose al telefono. “” pronto sono Sora”” disse allegramente
“” ciao sono Tai””
La ragazza si irrigidì di colpo “” ciao Tai è un po’ che non ci sentiamo. Come stai?””
“” Sora”” la richiamò in tono grave “” sei a casa? Perché? Non hai visto il messaggio di Gennai””
“” si ecco…”” cercava una scusa mentre in sottofondo si sentivano delle voci
“” sei a una festa?”” chiese arrabbiato
“” beh si ho organizzato una festa a casa mia… non potevo certo andarmene via””
“” ma Sora digiword è nei guai e tu fai una festa? Potevi rimandarla tanto ne fai una a settimana””
“” digiword è sempre nei guai e noi non siamo più la squadra in carica… e per la festa… no non ho intenzione di affondare la mia immagine sociale solo perché il vecchio Gennai pensa che ci sia qualcosa che non va””
“”ma siamo una squadra e siamo amici … come puoi piantarci così? Per una festa poi con gente che nemmeno ti apprezza”” tai faticava a trattenere tutta la sua delusione
“” come osi? Anche questi sono miei amici”” toccato un punto dolente, sora rispose a tono.
“” non è vero e tu lo sai… ti sfruttano per la popolarità e basta””
“”sei solo geloso… lo sei sempre stato… ecco perché non siamo più amici”” la rabbia di Sora stava per esplodere
“”come puoi dire così… ci sono sempre per te… e tu sei sempre stata la mia migliore amica””
‘già ma per te niente di più’ urlava dentro di se la ragazza
“”adesso basta”” gli urlò la rossa “” torno alla festa con i miei amici””
“” ma Sora chi penserà a digiword e chi si occuperà di piomon?”” ultimo tentativo per farla ragionare
“” tu!”” gli rispose in modo secco
“” cosa??”” chiese inorridito
“” sei il nostro leader no? Allora comportati come tale… ciao!”” la linea si chiuse e tai si ritrovò anche questa volta con nulla in mano, se non l’ennesima delusione.
‘ultimo tentativo’ disse fra se e se.
 
Anche questa volta il telefono fece un paio di squilli “” pronto?”” una voce seccata rispose al telefono
“” matt?”” chiese tai incerto
“” si ovvio… chi cavolo è?””
‘bene ‘ pensò tai ‘ è già di malumore’
“” sono tai… ti chiamo perché…”” ma non riuscì a finire
“” non vengo sono impegnato””
“”matt qualche problema?”” chiese preoccupato “” posso aiutarti?””
“” no… non fare nulla””
“” voglio sapere che ti succede… prima non avresti mai piantato i tuoi amici per fare dio solo sa che cosa””
“”tsk! Non sono affari tuoi!””
“” perché ti comporti così? Negli ultimi mesi non hai fatto altro che evitarmi… voglio sapere perché? Che fine a fatto il mio migliore amico che veniva da me tutti i fine settimana? “”
“”lascia perdere tai e vai avanti con la tua vita””
“” quale è il tuo problema matt?
“”tu!””
“” cosa?? Non sarà ancora per quella faccenda di Sora vero? Non so più in che lingua dirti che lei non mi piace in quel modo… “”
“”tsk! Certo come no…””
“” e soprattutto”” gli urlò il leader “” smetti di dare la colpa a me se vi siete lasciati o come hai detto al nostro ultimo scontro se non esci più con una ragazza…. Che poi che cazzo volevi dire??””
“” non sono affari tuoi… e si è tutta colpa tua!””
“” ma che cosa ho fatto??”” ormai era disperato, era da mesi che cercava di capire il perché dello strano comportamento di matt
“” ho detto che non sono affari tuoi e che non ne voglio parlare, ora smetti di scocciarmi””
“” te lo scordi… siamo amici e fino a che non capisco cosa non va in te io non mollo””
“” cazzo tai … lascia perdere … non siamo amici, non lo saremo e non lo siamo mai stati… e smetti di rompere perché tanto non ti rispondo più””
“”va bene allora… se non per me allora fallo per Gabumon … vuoi piantare anche lui?””
“” lui starà benissimo… e poi c’è wargraymon che può combattere no? Quindi io non servo… “”
“” aspetta matt”” ma fu inutile perché il prescelto dell’amicizia aveva già chiuso la chiamata
 
“”cazzo!”” disse ad alta voce.
 
Non si era reso conto che stava piangendo fino a che non aveva sentito cadere sulle sue mani un liquido caldo.
Si sedette e appoggiò la testa sulle ginocchia, gli serviva tempo per calmarsi, non poteva rientrare da kary in quello stato.
 
Nel frattempo nella casa kary, tk e i loro digimon aspettavano che il leader tornasse con delle informazioni, non avevano ancora perso la speranza, quindi volevano aspettare gli altri.
 
Nel frattempo, il vecchio Gennai scendeva velocemente per le scale che portavano alla stanza dove erano custodite le creste. Un improvviso brutto presentimento lo aveva portato a lasciare i due prescelti nel suo soggiorno da soli e allontanarsi con una scusa.
Entrò nella stanza, ma quello che vide lo sorprese molto. Una crepa. Sullo stemma del coraggio c’era una piccola crepa. ‘ma come è possibile?’ si chiedeva.
 
Non siamo più amici…
“”ma cosa…? Chi c’è?”” gennai si guardava intorno, sentiva delle voci, ma nella stanza c’erano solo lui e le creste.
Sei il leader occupatene tu…
Conto su di te…
È colpa tua…
Le voci continuavano a rimbombare nella stanza, ma il vecchio non riusciva a capire cosa stesse succedendo, finché, con orrore, vide quella piccola crepa sullo stemma del coraggio diramarsi fino ad arrivare ad occupare la metà inferiore dei raggi del simbolo.
 
“”Azulumon! Azulumon! Presto ti invoco”” urlò il vecchio.
 
  
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