La battaglia era finita, Harry aveva vinto. Seppur il dolore per le perdite echeggiasse, Ron non aveva forza per piangere, né tanto meno ne aveva per gioire. Con Harry e Hermione, si diresse verso la torre che li aveva ospitati nelle loro tante avventure. Stranamente, la Torre di Grifondoro era ancora in piedi. C'era molto da ricostruire, ma i loro dormitori erano inspiegabilmente intatti.
Mentre Harry andava verso le scale, Ron sentì la mano di Hermione stringersi attorno alla sua e si fermò. Harry si girò e capì al volo. Sorrise e riprese a salire le scale. Erano rimasti soli.
Quella poltrona che tanto avevano amato quando erano più piccoli, quella vicino al camino, sembrava chiamarli a gran voce: Ron fece cenno ad Hermione di seguirlo. Finalmente tranquillo, il ragazzo si sedette, mentre Hermione prese posto tra le sue braccia.
Era incredibile quanto, dopo tutto quello che aveva passato, Hermione potesse essere così bella. Guardandola bene, Ron poteva vedere ogni piccola cicatrice, ogni piccola macchia, ogni piccola imperfezione sulla sua pelle, ma per lui, lei era la più bella al mondo; pur stanca, con i capelli arruffati e i vestiti sporchi e impolverati, Hermione brillava di una luce che, Ron pensò, era destinata solo a lui. Che ragazzo fortunato, rifletté. E che ragazzo stupido, fu il suo secondo pensiero, mentre la sua mente vagava indietro negli anni, a tutti quei momenti in cui l'aveva fatta soffrire gratuitamente, senza neanche riflettere, solo perché aveva paura di essere ferito nell'orgoglio e nei sentimenti. Perché mai, in nessun caso avrebbe creduto che una ragazza come Hermione, la perfetta Hermione, potesse innamorarsi di uno sciocco come lui, Ronald Weasley. Strinse la ragazza in un abbraccio dolce, mentre la sua mente vagava ancora, tra gli orrori di quello che aveva dovuto affrontare e i desideri che ricominciavano a colmare la vita che aveva davanti. E, piano piano, la sua testa si appoggiò a quella della sua ragazza, il sonno che, finalmente, lo portava lontano.

Writer corner: Grazie di aver letto, per prima cosa... Non molto da dire, ho sempre paura di andare fuori dal personaggio quando scrivo di figure più principali della storia, o comunque ben delineate nei libri... Beh, spero di non averlo fatto. Recensite!
GoldSil