Our dream isn't finish





 

La stanza è avvolta in un silenzio ovattato e i fiochi raggi del sole appena sorto filtrano fra le persiane chiuse, anche se non sono abbastanza luminosi da sottrarre alla penombra della notte appena trascorsa il grande letto matrimoniale.
Stretti l’uno all’altro, così vicini da costituire una sola identità, e avvolti dalle candide lenzuola, state, ancora assopiti. Colpe non ne avete, eccetto quella del vostro amore, ma a questo non vi potete opporre e i sentimenti che provate l’uno per l’altro non possono essere negati.
Apri lentamente gli occhi, rimanendo immobile con la testa appoggiata al suo petto.
È bello destarsi al ritmo del suo cuore, pensi mentre i ricordi della notte passata sono ancora vivi in te.
Nessuno ti ha mai insegnato come comportarti con le altre persone: il compito che doveva essere svolto da una madre, non è stato adempiuto. Ed è per questo che al relazionarsi con gli altri preferivi sederti nell’angolino buio della tua stanza stringendo al petto il tuo cuscino e affondandovi il viso dentro.
Ma quella sera è stato diverso: è stata la prima volta che ti sei sentita così bene assieme a qualcun altro. Benessere che perpetua tutt’ora.
Perché quando sei insieme a lui tutte le tue paure causate da quel passato che non riesci ancora a scrollarti di dosso spariscono, come se esistesse solo un felice presente.
Ma per te la felicità non è mai esistita, Crona. Ed è per questo che adesso hai il timore che questo momento magico, perfetto possa finire in un secondo, che il tuo effimero sogno possa infrangersi come una bolla di sapone.
Lo senti sussurrare il tuo nome come se fosse la cosa più bella esistente al mondo, mentre percorre con la mano una traiettoria invisibile sulla tua schiena.
Ti stringi a lui facendoti piccola, piccola e fremendo un poco. Quella dannata paura che ti ha sempre circondata come un mantello è tornata a tormentarti.
-Hai freddo?-
Scuoti la testa.
Poi ti tiri su, sedendoti e avvolgendoti nelle lenzuola in cui è ancora impresso il vostro calore. Anche lui si mette seduto, lo senti muoversi e avvicinarsi a te.
-Tutto bene?-
Nella sua voce c’è solo sincera preoccupazione.
Annuisci, chiudendo gli occhi e reprimendo un singhiozzo. Non è vero: non va affatto tutto bene.
Ti lasci abbracciare dalle sue forti braccia che ti trasmettono sicurezza e ti ritrovi contro il suo petto. Lui affonda il viso fra i tuoi capelli, iniziando a cullarti con dolcezza.
La tua felicità è effimera, Crona. La follia è sempre in agguato nella tua mente e paventi che possa riprendere il soppravvento. Sì, hai paura, ma questa volta è diverso: non temi per te stessa, ma per lui. Temi di potergli fare del male, in balia della follia.
-Crona, non ti lascerò cadere nell’abisso della follia-
Sembra saper leggere esattamente cosa ti passa per la testa.
-Le sue spire non ti faranno di nuovo prigioniera-
-Non puoi fare nulla. È per via del mio sangue nero... L’inferno che ho in testa, non riuscirai a placarlo…-
La tua voce è incerta e senti tremare le parole direttamente in gola.
-Crona-
Alzi la testa e ti trovi a un soffio di distanza dal suo viso. Il dorato dei suoi occhi è fisso nel chiaro ambiguo dei tuoi.
-Il paradiso è ovunque una persona tenta di crearlo- sussurra con la stessa voce della sera prima e, risenti quella calda sensazione al petto, vedendolo avvicinarsi ancora di più.
-E io voglio creare il mio assieme a te- continua, prima di baciarti delicatamente sulle labbra.
Ricambi quel bacio, chiudendo gli occhi e facendo scivolare le braccia attorno al suo collo.
A volte avrai ancora paura, Crona, ma ora sai con certezza che la fine del tuo sogno non è ancora giunta.  













OMG.
La mia prima CroKid ufficiale! *^*
Il mio lato oscuro da fangirl sta per prendere il sopravvento.