-Maledizione Ed!
Una bella chiave inglese finì nuovamente sul cranio del giovanotto, la cui treccia ben legata si impregnò di sangue. Alphonse lo guardava pietoso e nonna Pinako ridacchiava come al suo solito al vedere la sua nipotina demolire di botte Edward Elric per i suoi auto-mail.
- Ne hai rotto un altro! Non ci posso credere, ma tu dove vai a dormire? Sotto ai carri armati?
Ed si massaggiò il bozzo doloroso che si stava gonfiando sotto la chioma biondina.
-Anzi, già tanto che un fagiolino come te sia ancora vivo con quello che fai!
Ed andò su tutte le furie.
-CHI HAI CHIAMATO FAGIOLINO, STREGA DEGLI AUTO-MAIL?
La ragazza alzò il naso e ribatté:-Se non sbaglio vieni una settimana sì e una no dalla strega a farti riparare il braccio... Vieni qui prima che cambi idea.
Ed porse esitante il braccio e poi azzardò la domanda:-Allora, ci sono progressi? Potrai farmi un auto-mail più leggero?
-Mi spiace ma ancora non ho pensato ad un metodo con cui alleggerirti definitivamente, voglio fare un salto a Rush Valley prima, nel frattempo posso al massimo togliere un paio di bulloni e cercare di reggere la struttura con meno metallo... Però non lo farò.
-Cosa?!
-Non lo farò finché non la finirai di distruggerlo ogni cinque minuti.
Entrambi si misero il muso e Alphonse non poté fare a meno di ridacchiare tra sé e sé e lanciare uno sguardo alla nonna, che guardò al cielo e si rimise dietro ai fornelli.
- Che avete fatto stavolta?-chiese Winry, che stava esaminando il braccio d'acciaio dell'alchimista di stato.
Ed e Al abbassarono lo sguardo contemporaneamente e Winry fece lo stesso dopo averli a lungo osservati. Che avevano combinato? Stavano ancora rischiando la vita per quella chimera maledetta? Perché non riuscivano a convivere con i loro corpi e godersi la vita con quello che avevano conquistato nel passato anziché vivere una vita fine a se stessa?
-Abbiamo affrontato Scar-sussurrò Ed alla fine.
Il cacciavite sfuggì di mano alla ragazza. Le vennero le lacrime agli occhi, respirò a fatica e poi lanciò un'occhiata ad Al, che annuì una volta sola. Dimentica dell'auto-mail, si scagliò addosso a Ed e lo strinse a sé senza scrupoli. Poi, lievemente imbarazzati si separarono. Si alzò in piedi e corse ad abbracciare anche la grossa armatura rovinata dall'alchimia di Scar. Al si irrigidì: da quanto tempo non era stato abbracciato? E perché non poteva sentire il calore di quell'abbraccio così bello? Sentire le lacrime cadere sul metallo così spaventoso e al contempo così impaurito?
Ecco perché non poteva rinunciare a quell'illusione.
Nonna Pinako guardò alle foto appese davanti alla finestra. Ringraziò qualunque entità avesse permesso a quei tre orfani disperati di riunirsi sotto il suo tetto e dar loro la gioia che mai altrimenti avrebbero conquistato. A dar loro una casa, un rifugio.
Un piccolo ringraziamento alla mia musa ispiratrice, Hummingbird Royaifan, che mi ha aperta al mondo di FMA e grazie alla quale ho riso e pianto con Ed e Al! Bacioni <3