06/03/2012
5 recensioniHeaven
can wait, we're only watching the sky
— atto unico —
— atto unico —
Scritta con il prompt #04 di 1odisneyfic
@ lj
Let's dance in style,
let's dance for a while.
Heaven can wait,
we're only watching the sky.
«Ci pensi mai alla quando saremo vecchi?»
Sono sdraiti sul prato, le dita intrecciate, gli occhi rivolti al cielo terso.
Louis alza un sopracciglio perplesso, guardando Harry senza capire se sta scherzando o no. Quando vede che il viso dell'altro é privo del solito cipiglio giocoso che prende quando non é serio, intuisce che per una volta gli sta ponendo una domanda sincera.
«Non lo so,» risponde sospirando, «a volte penso alla fine delle cose, ma non come alla vecchiaia.»
Dopo qualche secondo passato in silenzio, Harry mugugna un incerto «anch'io».
Non osa girare lo sguardo verso Louis, e questi capisce che c'é dell'altro.
Non fiatano per qualche minuto, in lontananza le risate di Zayn, Liam e Niall che si rincorrono senza pensieri.
«Noi saremo ancora giovani per molto, vero Lou?» riprende Harry con una leggera nota di panico nella voce, diversa dalla solita leggerezza con cui affronta le cose, «perché essere giovani significa avere un sogno, giusto? E noi che l'abbiamo già realizzato, il nostro? Stiamo già invecchiando?»
Louis scioglie la mano dalla stretta dell'altro per posare il braccio attorno alle sue spalle e spostargli il capo sul proprio petto.
Lo stringe forte, in modo protettivo, inspirando forte il profumo dei suoi capelli.
«Forse,» mormora, «ma invecchiare non significa crescere, e quello puoi sempre decidere tu quando farlo. E anche se decidessi di diventare grande, Harry, non smettere mai di sognare.»
Sorride alle sue stesse parole, che suonano strane dette da uno che non prende mai niente sul serio. Louis si domanda se siano davvero uscite dalla sua bocca, e dentro di sé ride della propria assurdità.
«Possiamo non crescere insieme, Lou?»
«Io ho smesso di farlo tanto tempo fa.»
«Quando?»
«Quando ho conosciuto te.»
Il palmo di Louis, che nel frattempo é scivolato sul petto di Harry, inizia improvvisamente a bruciare per l'aumento del battito dell'altro, tangibile anche da sopra la maglietta.
«Sei sdolcinato e mi fai venire il diabete, Boo.»
«Si chiama romanticismo.»
«Si chiamano carie quelle che mi stanno per venire.»
«Immaturo.»
«Smielato.»
Harry sposta il viso in modo da guardare in faccia l'altro, adorazione e speranza riversate nei suoi occhi così chiari, e sa benissimo che quando Louis é sdolcinato lui si scioglie dentro. É come se il miele delle sue parole andasse a contaminargli ogni fibra del corpo.
E Harry non é il tipo di ragazzo che spesso si prodiga in questo genere di metafore, e in questo momento é abbastanza fiero di sé stesso.
Louis gli restituisce lo sguardo con eguale intensità, stampandogli un bacio leggero sulle labbra.
Torna a guardare il cielo, ancora limpido, nessuna traccia di nuvole in arrivo.
Se questo non é un buon segno, beh, allora il mondo può anche andare a farsi fottere.
Let us die young
or let us live forever,
we don't have the power
but we never say never.
or let us live forever,
we don't have the power
but we never say never.
—
Io davvero non lo so da dove mi escano queste cose, ma va bene lo stesso.
E visto che sto scrivendo una bella Larry angst che sta diventando un parto, in un momento di nostalgia del fluff tenero tenero ho scritto questa cosa.
Uao. Tra l'altro, l'ho finita qualche giorno fa e l'ho riletta adesso e prima mi piaceva molto di più ma fa niente, perché sono una persona incoerente e sinceramente... sinceramente niente.
Io chiedo scusa in ogni caso ma non riesco a scrivere al passato da un po' di tempo a questa parte, e questo asfissiante vuoto di anteriorità rispetto alla reggente potrebbe darvi fastidio.
Boh, penso di aver finito.
Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione, oppure su twitter (davvero, scrivetemi, mi annoio spesso e non mordo) o su tumblr.
A very Larry goodbye,
B
Io davvero non lo so da dove mi escano queste cose, ma va bene lo stesso.
E visto che sto scrivendo una bella Larry angst che sta diventando un parto, in un momento di nostalgia del fluff tenero tenero ho scritto questa cosa.
Uao. Tra l'altro, l'ho finita qualche giorno fa e l'ho riletta adesso e prima mi piaceva molto di più ma fa niente, perché sono una persona incoerente e sinceramente... sinceramente niente.
Io chiedo scusa in ogni caso ma non riesco a scrivere al passato da un po' di tempo a questa parte, e questo asfissiante vuoto di anteriorità rispetto alla reggente potrebbe darvi fastidio.
Boh, penso di aver finito.
Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione, oppure su twitter (davvero, scrivetemi, mi annoio spesso e non mordo) o su tumblr.
A very Larry goodbye,
B