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Autore: GirlOnFire    06/03/2012    6 recensioni
Death-song-fic ispirata a Moments dei One Direction.
Finn scopre il corpo di lei senza vita, non capisce, è distrutto, ma loro erano per sempre, e niente lo cambierà.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Finn Hudson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Shut the door
Turn the light off
I wanna be with you
I wanna feel your love
I wanna lay beside you
I cannot hide this
Even though I try

 
Come è successo tutto? Quando è potuto accadere senza che me ne accorgessi? E perch
é non me l'ha detto?
"Rachel... perch
é? PERCHE'?!"
Gridavo davanti il suo corpo senza vita che avevo trovato in camera sua dopo che avevo provato a chiamarla tutto il giorno senza ricevere una riposta.
Piangevo nel vederla pallida, con gli occhi chiusi e le labbra, quelle labbra che baciai cercando forse di svegliarla come fosse una principessa delle fiabe, che erano l'unica cosa che aveva ancora un po' del suo colore naturale.
Perch
é non avevo capito quello che stava succedendo?
Stava male da mesi, non veniva a scuola da settimane ormai e i suoi padri non me la facevano vedere, dicendomi che non mi amava e che lei non sapeva come dirmelo.
Era tutta una bugia, avrei dovuto capirlo fin dall’inizio.
Mi stesi al suo fianco e la tenni stretta a me, come se potesse sentire ancora il calore del mio corpo, le mie braccia che la stringevano forte.
 

 

If we could only have this life for one more day
If we could only turn back time

 
"Finn... alla fine dell'anno non saprò se potrò più partire..."
Sembrava triste e preoccupata quando me lo disse a metà anno, mentre si mordeva il labbro e io diedi la colpa al fatto che non poteva andare a New York per non so quale stupido motivo che neanche mi presi la briga di chiedere.
Le risposi con una scrollata di spalle e un sorriso: "Resteremo qui a Lima, insieme".
Mi ricordo il suo sorriso debole e quelle due parole sussurrate piano: "Per sempre".

Dov'è adesso il nostro per sempre, Rachel? Dov'è?

 

Close the door
Throw the key
Don't wanna be reminded
Don't wanna be seen
Don't wanna be without you

 
Non appena i suoi genitori tornarono a casa io era ancora lì, steso sul suo letto, a stringerla e li vidi, entrambi con le lacrime agli occhi, mentre gli si spezzava il cuore.
Mi diedero la sua lettera e mi mandarono a casa per potersi chiudere nel loro lutto, che era anche il mio.

"Caro Finn,
quando leggerai queste parole io non ci sarò più, e forse tu mi odierai perché ti avrò lasciato con una scusa banale, escluso dalla mia vita perch
é non volevo che sapessi della mia malattia.
Sapevo che sarei morta prima o poi, la leucemia non ha dato scampo, e sapevo che stavo sbagliando ad innamorarmi di te, ma egoista come sono, ho lasciato che tu mi ricambiassi, che credessi che avevamo un futuro 
assieme.
E  adesso ti sentirai solo tradito.
Sappi che non l'ho fatto in cattiva fede.
Se avessi potuto ti avrei davvero sposato, dato una famiglia. Ti sarei stata al fianco. Per sempre.
Il nostro per sempre Finn, te lo ricordi?
Quello che ci immaginavamo sotto le stelle quella sera d'estate.
Ricordami come in quella sera, te ne prego. 
E perdonami.
Ti amo,
per sempre.
Rachel."
 

And a silent
Voice is numb
Trying to scream out my lungs
It makes this harder
And the tears stream down my face
If we could only have this life for one more day
If we could only turn back time

 
La lessi tutta d'un fiato, più e più volte, solo per vedere la sua calligrafia, l'unica cosa, l'ultima cosa, che mi rimaneva di lei in quel momento.
Leucemia. Ecco perché non avevo capito.
Odiavo me stesso per essere stato così ingenuo, per non aver avuto il minimo sentore di nulla.
E lei, che fino alla fine si era preoccupata che potessi odiarla. Come avrei potuto anche solo pensato di odiare lei?
L'unica cosa che avevo sempre fatto era amarla, e l'avrei amata anche nei suoi ultimi attimi di vita, se solo me l'avesse permesso.
Ha provato a proteggermi, proteggermi da cosa poi? Non riuscivo a capirlo.
Non riuscivo a vedere il suo egoismo, perché l'egoista era io che l'avrei voluta tutta per me sino alla fine, solo per poterle ripetere quanto era importante per me.
In tutto questo non mi accorsi neanche che avevo tutta la maglietta bagnata per via di tutte le lacrime versate fino in quel momento. Sentivo solo un senso di vuoto dentro e una stretta al cuore che mi stava soffocando. Non volevo stare lì, in camera mia. A Lima.
Per la prima volta in vita mia presi una decisione di cui non mi sarei mai pentito: avrei parlato ai genitori di Rachel, gli avrei chiesto di far cremare il corpo di Rachel, con quale coraggio e quale faccia tosta non lo sapevo neanche io, ma dovevano darmi il permesso perché volevo spargere le sue ceneri a New York. Un po' a Broadway e un po' nei luoghi che lei avrebbe voluto vedere non appena avesse messo piede nella sua città dei sogni.
 

Flashing lights in my mind
Goin' back to the time

 
Durante il funerale, dopo la cremazione, ognuno di noi iniziò a fare tanti bei discorsi su Rachel, proprio come in quei film americani.
Peccato che questa era la realtà, la mia realtà.
Avevo perso l'amore della mia vita e nessuno me l'avrebbe riportata indietro.
Decantavano tutti i bei momenti passati e ognuna di quelle immagini era vivida nella mia mente.
Sì, l'avrei ricordata con il suo bel sorriso e i suoi occhi vispi proprio come voleva lei.
 
La mia Rachel.
E l'avrei fatto per sempre.
   
 
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