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Autore: CarbonDioxide    06/03/2012    1 recensioni
-hai mai visto un cuore distruggersi solo perché non ha mai amato?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Pioveva, era pieno Dicembre non si vedeva la luce del sole da una settimana.

Mia zia era in cucina a cucinare con la tv accesa mentre mia sorella intonava la sigla del cartone animato che passavano a quell’ora.
La mia camera, invece, era silenziosa. Non c'era nulla che potesse distrarmi dalla lettura del mio libro preferito, giusto qualche CD e qualche disco in vinile lasciatomi da mio padre.
Avevo passato i miei diciassette anni a leggere ,ad ascoltare musica e gli ultimi due a sentirmi un vuoto dentro.
-Amore, è pronto-  Sentii urlare mia zia dalla cucina.
-Arrivo- risposi.
Mia sorella, Rebekah mi accarezzò la guancia. La guardai negli occhi, era bellissima, come sempre. Aveva del capelli biondi ,biondissimi, gli occhi coloro ghiaccio e la pelle candida; l'unica cosa che avevamo in comune.
-Jul, ti stai dimagrendo troppo-
-Zia, lo sai che odio quando mi chiami Matty.-
Avevo il nome di mia nonna: AmethystMariee, e come lei odiavo profondamente il nomignolo di mia zia, ma mi ci chiamavano tutti ormai.
Mi sorrise e mise la pasta nel piatto. Mangiammo in silenzio, eravamo di poche parole tutte e due, mentre mia sorella era ipnotizzata dal cartone animato. Troppo silenziose, con la testa sempre immersa nei pensieri senza mai distogliere gli occhi dalla realtà.
Mia zia Emily era la nostra famiglia, quando i nostri genitori morirono in un incidente stradale lei era l’unica persona che decise di venire a vivere a New Ville.  Lavorava come cameriera al bar della città, e io cercavo di aiutarla con il mio lavoro alla biblioteca comunale.  

 Finii in fretta di mangiare e le dissi -vado a studiare- .
Accennò un sorrisetto.Ero all’ultimo anno di liceo, e con il college che si avvicinava le mie paure aumentavano. Sapeva che alla fine finivo a rileggere il libro che mi regalò mia madre poco prima di morire. Era come se per un po’ potessi fermare il tempo, e vederla ancora lì che mi sorrideva mentre si pettinava i capelli biondi. Mio padre era sempre a lavoro, ma amava mia  madre in un modo smisurato. Il fatto che adesso stavano insieme mi rendeva più tranquilla. 
Mentre sfogliavo il libro  sentii picchiettare la pioggia sulla finestra, vidi un'ombra nel buio. Non riuscii a identificare il volto, ma mi fissava in un modo che mi metteva a disagio. Chiusi la tenda, senza alcun motivi e chiusi il libro che stavo leggendo. Avevo il cuore a mille, e il panico negli occhi causato da troppi film horror e le innumerevoli serie con morti che amavo vedere. Vedevo un possibile assassino in chiunque. E questo non era affatto normale. 

Mi agitai troppo ed iniziai a leggere il libro che avevo preso nella biblioteca comunale.
"Miti" si intitolava. Mi aveva affascinato la descrizione sul retro della copertina "Miti che non avete mai nemmeno immaginato". Adoravo la Grecia antica, amavo la sua cultura e la sua religione.
Mi sembrò affascinante quel libro ;iniziai il primo mito ma il sonno ebbe il sopravvento sulla storia di Afrodite e Psiche, e mi abbandonai tra le braccia di Morfeo

  
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