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Autore: Red Fox    06/03/2012    6 recensioni
cit./ -Tua madre mi uccide se non mangi la pappa.- lo informa disperato. E Naruto si mete a ridere, sorridendogli divertito. Minato assottiglia lo sguardo: -Ti diverte tanto vedere Kushina che mi sgrida?- chiede imbronciato. Il piccolo comincia a battere le manine, ridendo.
E Minato capisce che lo odia davvero.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kushina Uzumaki, Naruto Uzumaki, Yondaime
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Dovevo scrivere qualcosa di fluff sulla famiglia Namikaze-Uzumaki, dovevo. Aww, sono troppi carini quei tre *^*
Poi: questa cosetta qui è per il mio Aniki, Yami_no_himitsu  Non so perché, l'idea di scriverti una SasuNaru c'era, ma poi è uscita 'sta roba! XD Ti voglio bene Aniki */__\*
I personaggi non mi appartengono, sono frutto della fantasia di Masashi Kishimoto e questa sotira è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
Hope you like it!
Soon! :3
Red Fox

 

La sostanza dei sogni

 

"Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni e la nostra piccola vita è

circondata dal sonno."

William Shakespeare

 

 

Urla e pianti isterici provengono dall'ufficio dell'Hokage. Qualunque ninja appartenente ad un Villaggio diverso dalla Foglia si allarmerebbe e correrebbe in aiuto del povero malcapitato che sembra sotto tortura. Ma gli abitanti di Konoha fanno finta di niente, passeggiano tranquilli e occasionalmente lasciano che un sorriso -o un ghigno, a seconda delle persone- appaia sul loro volto. Perché sanno, loro, cosa sono quelle urla e quei pianti isterici.

 

-Ti prego, fallo smettere.- supplica Minato, distrutto. Se qualcuno non toglie le pile a quel mostriciattolo immediatamente, l'Hokage è pronto a farlo tacere per sempre. Certo, poi dovrebbe fare i conti con Kushina -e la sua terribile collera, che aggiunta alla disperazione e alla perdita la farebbero diventare un vero incubo- ma almeno le urla cesserebbero.

Il grande Jiraiya ride, tirando una pacca sulla schiena del suo allievo. -E' tutto tuo.- dice, lavandosene le mani e incamminandosi velocemente verso la porta. -Io ho faccende urgentissime da portare a termine.-

Minato lo guarda assottigliando lo sguardo, poi: -Ovvero?- chiede.

Jiraiya sorride. -Cose molto importanti e segrete.- annuncia il cinquantenne, abbassando la maniglia della porta dell'ufficio. Ma il Namikaze non molla. -Talmente segrete che neppure l'Hokage può saper...- Ma viene tragicamente interrotto da un urlo parecchio più alto degli altri, assordante. Si gira verso l'oggetto della sua quasi-crisi-di-nervi, e può vedere che sta per scoppiare.

Allora si volta verso il suo Sensei, pregando. -Jiraiya, ti supplico. Aiutami a farlo stare zitto. Immobilizzalo, legalo, vai quello che vuoi ma: fallo tacere.- dice con le lacrime agli occhi. E Jiraiya cosa può fare se non aiutare il suo allievo?

Sospira, lasciando cadere la mano che stava sulla maniglia e avvicinandosi al marmocchio. Lo prende in braccio, e quello se possibile piange e urla ancora più forte. Jiraiya aggrotta le sopracciglia. -Come faccio?- chiede. Minato scuote la testa: non ne ha la più pallida idea. Allora l'uomo fa appoggiare il corpicino del delinquente al suo petto, cercando rudemente di cullarlo. Ma il moccioso continua ad urlare, a piangere, a scalciare. Al che il Grande Jiraiya rinuncia. -Minato.- dichiara serio, mollando il bambino al padre, -non esiste il modo di farlo stare zitto.-

Minato chiude gli occhi, disperato, come se gli avessero appena detto che soffre di una tremenda malattia e gli restano solo poche ore di vita.

Sta pensando seriamente di buttare il marmocchio dalla finestra, quando nell'ufficio appare un'altra persona, una donna, che lancia un'occhiataccia gelida ai due uomini. Abbassa il volto e osserva il bimbo che piange disperato tra le braccia dell'Hokage, e allora si avvicina. Quando lo prende in braccio e il piccolo le sorride, smettendo immediatamente di piangere e urlare, Minato sbotta: -Come diamine ci sei riuscita?!- esclama sconvolto. Sono tre ore che provano a farlo stare zitto, e adesso arriva lei e il piccolo semplicemente smette di fare casino sorridendo?

La donna si volta a guardare l'uomo. -Ci vuole esperienza.- dice, come se fosse una donna saggia e preparata. Poi si abbassa e schiocca un bacino alla piccola peste. -E tanta fortuna.- ammette sorridendo. Minato sospirando si infila una mano fra i capelli, scompigliandoseli, Jiraiya scuote la testa affranto. Kushina ride. -Li hai proprio distrutti, eh Naru-chan?- chiede divertita al bimbo biondo tra le sue braccia. Il piccolo si mette a ridere e affonda la testolina tra i morbidi seni della mamma. -Ti sono mancata?- chiede affettuosa, stringendoselo di più al petto. Il bimbo fa un sorrisone allegro e solare, facendo storcere la bocca a Minato.

E poi i due se ne stanno andando dalla stanza, e si stanno dirigendo verso casa, lasciando dietro di loro due uomini adulti con una bella crisi di nervi.

 

Mentre camminano per le vie di Konoha, tutti gli abitanti sorridono divertiti. Quella testolina bionda che fino a qualche minuto prima stava mandando al manicomio i due ninja più forti di Konoha, adesso se ne sta bellamente al calduccio tra le braccia della mamma a dormire.

Ma gli abitanti del Villaggio lo sanno: domani alla stessa ora, durante le tre ore che Kushina si prende per mettere a posto la casa e fare le varie commissioni, Naruto farà nuovamente disperare l'Hokage, il Sommo Jiraiya e chiunque si trovi nelle vicinanze.

Sarà per questo che, forse, il sorriso -o ghigno, a seconda delle persone- sul loro volto si allarga.

 

 

 

 

-Minato!- urla la donna, spazientita, dalla cucina. L'Hokage sbuffa, ma si alza dal divano e la raggiunge. -Sì, cara?- chiede assonnato, sbadigliando. Kushina lo guarda scocciata. -Sento tuo figlio piangere da almeno cinque minuti! Mi spieghi perché non sei ancora andato a prenderlo?- sibila irritata. Minato si imbroncia. -Tanto anche se lo prendo in braccio quel moccioso continua ad urlare.. Mi odia, lo so!- replica deluso, abbassando lo sguardo. Quel bambino proprio non lo sopporta, Minato lo sa. Perché altrimenti non urlerebbe come se lo stessero uccidendo, non gli tirerebbe i capelli per divertimento, non sorriderebbe divertito quando Kushina lo striglia perché ''Neanche sai consolare tuo figlio.'' Perciò sì: quella peste lo odia.

-Minato, non dire cavolate.- commenta la donna, tornando a controllare le cipolle a rosolare nella padella, -Naruto è piccolo, piange perché è questo che fanno i neonati.- spiega naturalmente. Il biondo si impunta. -No, quel bambino se potesse mi farebbe fuori! E poi non è un neonato, ormai ha undici mesi.- ricorda depresso. Si è mai sentito di un poppante che odia il padre? No, sicuramente. Poi Naruto sta urlando ancora più forte, e Kushina gli sta lanciando un'occhiata assassina. -Tuo figlio.- sibila inviperita. E sospirando, abbattuto, Minato si gira e va verso la cameretta del bambino

 

 

 

-Ti prego, Naruto.- supplica disperato Minato, cercando di far aprire la bocca al figlio, che però rimane serrata. Poi gli venne un'idea. -Naru-chan, guarda!- dice prendendo una forchetta. -I due ninja stanno combattendo!- afferma meravigliato, iniziando a muovere forchetta e cucchiaio come due sagome animate che lottano. -No, cucchiaio sta per essere sconfitto! Bisogna fare qualcosa!- commenta preoccupato, guardando la posata come fosse un ninja. -Rasengan!- esclama poi, tirando una cucchiaiata alla forchetta. Naruto lo guarda presissimo, quasi emozionato. Apre la bocca e scalcia con i piedini come per incitarlo. E Minato, sorridendo, ne approfitta per infilargli in bocca la minestrina. Il bambino lo guarda offeso, tradito, e sputa la pappa sul ripiano del seggiolone. L'uomo lascia cadere il cucchiaio e batte la testa sul tavolo. -Naru-chan, ti prego.- ripete ancora, afflitto. -Tua madre mi uccide se non mangi la pappa.- lo informa disperato. E Naruto si mete a ridere, sorridendogli divertito. Minato assottiglia lo sguardo: -Ti diverte tanto vedere Kushina che mi sgrida?- chiede imbronciato. Il piccolo comincia a battere le manine, ridendo.
E Minato capisce che lo odia davvero.

 

 

 

La donna guarda indispettita il pranzo intatto di suo figlio. Poi lancia un'occhiata assassina al marito: -Non dovevi farlo mangiare?- domanda inviperita. Possibile che Minato non riesca neanche a fare una cosa così semplice?, pensa. L'uomo abbassa il capo, sconfitto e umiliato. -Non ci sono riuscito..- confessa. -Naru-chan non voleva proprio saperne di mangiare!- si difende. Allora la donna allunga le braccia e passa le mani sotto le ascelle del figlio, prendendolo in braccio. Il piccolo le sorride subito, felice, e affonda il visino nel suo seno, facendole capire che lui vuole la tetta. Kushina ride. -Eh, no. Sei grande ormai, devi mangiare come un ometto.- dichiara dolce ma decisa. Naruto sembra capirla, perché gonfia le guanciotte e la guarda offeso. La mamma gli posa un bacetto sulla fronte, e si siede tenendolo sulle gambe. Prende il cucchiaio e lo affonda della minestrina, per poi avvicinarlo alle labbra del figlio. -Su, apri la bocca.- dice serena, aspettando che il bambino faccia quello che gli ha chiesto. Ma Naruto gira la testa dall'altra parte, imbronciandosi e poggiando la manina sul suo petto, per farle capire che non è la minestrina, quello che vuole. Minato geme e: -Visto?- commenta amareggiato. Kushina assottiglia lo sguardo. -Naruto.- sibila decisa, -Mangia la minestrina.- Il tono di voce è talmente minaccioso che il bambino sussulta, girandosi a guardare la mamma negli occhi. Kushina mantiene lo sguardo deciso, di una che non ammette repliche, e il piccolo, seppur controvoglia, apre la bocca. Allora la donna sorride felice, dandogli da mangiare. -Visto?- fa il verso al marito, guardandolo soddisfatta. E Minato scuote la testa, allibito.

 

 

Quando Minato prende Naruto e se lo mette sulle spalle, il bambino ride felice. E allora l'uomo comincia a girare su se stesso, facendolo ridere più forte. Kakashi lancia un'occhiata a Jiraiya, che scuote la testa. -E' andato, completamente andato.- dichiara annuendo il Sannin. Kakashi quasi sorride. -Quel moccioso lo ha letteralmente rapito.- dichiara meravigliato. Quando è con Naruto, Minato è capace a far tutto. Poi l'Hokage si mette saltare, e il bambino quasi piange dalle troppe risate. Batte i piedini sul petto del papà, divertito. -Pa-pà!- esulta felice , battendo le manine e sorridendo.

Minato si blocca, sbalordito. Guarda il suo allievo e il suo sensei come per assicurarsi di non aver sentito male, e li vede sgranare gli occhi. -Lo ha detto davvero?- chiede spaesato, battendo le palpebre più volte. Il bambino mette il broncio, arrabbiato perché il papà ha smesso di saltare. -Pa-pà!- urla offeso, tirandogli forte i capelli. E Minato sorride raggiante. -Ha detto papà. Papà! La sua prima parola sono io!- urla commosso, facendo scendere dalle spalle il figlio e riempendolo di baci. -Naru-chan, dillo di nuovo.- prega con le lacrime agli occhi. Naruto lo ha chiamato papà, non riesce proprio a crederci. Il piccolo comincia a scalciare, mettendo un broncio adorabile. Minato allenta un po' la presa, e Naruto cerca di issarsi sulle spalle, facendo ridere il genitore. -Prima ripeti ''papà'', poi ti faccio giocare.- dice sorridendogli. Il bimbo gli lancia un'occhiataccia, e: -Su, pa-pà!- dice indicando che vuole essere messo dov'era prima. Minato gli stampa un bacio sulla fronte, felicissimo.

E poi lo siede sulle sue spalle.

 

 

 

 

-Kushina, Kushina!- chiama eccitato l'uomo, correndo per il soggiorno. Dal piano superiore sente la voce della moglie che: ''Sono in bagno!'' urla. E allora Minato corre su per la scale, con Naruto stretto tra le braccia. Apre la porta del bagno e guarda sua moglie che si fa il bagno. -Che c'è, sto facendo il bagno.- avvisa ovvia, inarcando un sopracciglio. Minato le sorride. -Scusa, faccio presto!- dice euforico, abbassandosi a baciarla. -Minato, è successo qualcosa al bambino?- chiede, osservando il figlio che se ne sta tranquillo tra le braccia del padre. Non è mai successo che Naruto si faccia prendere da lui senza fare storie. L'uomo le sorride emozionato, e: -Naru-chan, fai sentire alla mamma cos'hai imparato.- dice dolce al bimbo biondo che ha in braccio. Il piccolo scuote la testa, e Minato lo guarda supplichevole. -Ti prego, Naru-chan! Solo una volta!- implora sorridendogli, sperando di convincerlo. Ma il bambino sorride divertito e scuote di nuovo la testa. E Minato è costretto a giocare la sua arma segreta: il solletico. Comincia a solleticargli le ascelle, i piedini fasciati solo dai calzini, la pancia gonfia del ramen che gli ha fatto mangiare per pranzo, come premio per aver detto ''papà''. Naruto comincia a ridere come un pazzo, cercando di mandare via il genitore spintonandolo leggermente. Minato sogghigna, aumentando il ritmo. E Naruto cede. -No, pa-pà!- esclama tra una risata e l'altra, tirandogli una manata in faccia. Il biondo sorride felice, e smette di fargli il solletico. Si gira verso la moglie e: -Sentito?- commenta commosso. La donna guarda ad occhi spalancati il piccolo, e allunga la braccia come per prenderlo. Minato storce la bocca. -Kushina, è vestito.- ricorda. Ma la donna lo guarda male e lo incita a passargli il figlio. E allora l'uomo sospira, e lo fa sedere sul lavandino, per togliergli i vestiti. Naruto si agita, allungandosi per andare in braccio alla mamma, ma Minato lo ferma. -Naru-chan, prima ti devi spogliare!- dice serio, guardando il piccolo con decisione. Naruto mette il broncio, ma si fa togliere i vestiti senza fare resistenza. Quando ha finito, Minato lo fa andare dalla donna, che lo sta aspettando contenta nella vasca da bagno. Il piccolo si mette a ridere felice, quando la donna gli soffia addosso le bolle di sapone che la schiuma ha creato. Poi abbraccia il collo della mamma e le da un bacino sul naso, facendola sorridere.

-Allora, a me non me lo dici?- chiede divertita, usando la stessa tattica del marito: il solletico. Il bimbo scoppia a ridere, e: -No, mamma!- dice subito, buttandosi nell'acqua. E Kushina sorride e lo stringe forte, felicissima. -Di nuovo.- chiede allegra. E il biondo l'accontenta immediatamente. -Mamma.- ripete ridendo, per poi sedersi in braccio alla donna e giocare con la paperella gialla che il papà gli ha regalato per giocare quando fa il bagno.

Minato si abbassa e poggia la testa sulla vasca. -Naru-chan, sei tenerissimo.- afferma orgoglioso del suo bambino.

E Naruto gli tira l'acqua in faccia.

  
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